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domenica 27 luglio 2014

Stretta finale sulla riforma del Senato per Cambiare l’Italia

Siamo ormai alla fine del mese di luglio, quindi già è trascorso il primo mese del semestre europeo presieduto dall'Italia, ne rimangono altri cinque. A pensare che il nostro premier Matteo Renzi, con la larga vittoria ottenuta alle elezioni europee del 25 maggio scorso, si era proposto di cambiare l’Europa  mentre ancora non riesce a cambiare l’Italia, basta vedere la riforma del Senato che vorrebbe chiudere prima delle festività di ferragosto. Ormai sono mesi che si trascina questa vicende, e se si dovrebbero votare tutti gli 8000 emendamenti presentati, ci vorrebbe molto ma molto molto tempo…….. per arrivare al voto finale.
Risulta quindi che c’è una parte che cerca di prendere tempo o meglio guadagnare tempo “chi sa perché…...” ed una altra invece che vuole stringere i tempi e chiudere nelle prossime settimane.
Ovviamente la parte che si oppone a questa riforma del Senato vuole allungare e far passare del tempo sperando nella caduta del governo…… così che non se ne faccia più nulla…... salvando così la poltrona…..., mentre quella che vuole chiudere presto i conti è Renzi con il suo governo, per dimostrare ed apparire all'opinione pubblica che questo è il governo del fare perché sta finalmente facendo realmente le cose programmate, che siano buone o cattive non importa…... <l’IMPORTANTE è FARLE>!
Beh a noi cittadini italiani non ci interessa molto la riforma del Senato, si sta perdendo troppo tempo i problemi sono altri. Se le intenzioni erano di abolire il Senato per diminuire i costi della politica e rendere più snella la “macchine politica” l’intenzione sarebbe stata buona! Invece visto che il Senato non verrà abolito è inutile tutta questa discussione. Nel momento in cui si decide che il Senato non deve essere abolito è logico che dovrebbe rimanere come è adesso un organo elettivo, cioè i cui senatori devono essere eletti dagli elettori italiani e non nominati da altri organi o figure politiche. Altrimenti non avrebbe senso, perché sarebbe come un “organo onorario” che comporterebbe solo dei costi e non delle vere e proprie decisioni politiche.
Ed allora?
Semplice, se davvero c’era l’intenzione di iniziare un percorso per Cambiare l’Italia si sarebbe dovuto procedere come volevano la maggior parte dei cittadini italiani.
Far rimanere i due organi elettivi Senato e Camera dei Deputati, modificare termini e modi di votazione, ma soprattutto, ripeto, come ha chiesto più volte il popolo italiano a gran voce, ridurre notevolmente il numero dei deputati da 600 a 300, ed i senatori da più di 300 ad un 150 ed i loro stipendi e benefici, oltre che alle modalità di elezione degli stessi, se davvero si voleva essere credibili agli occhi dell’opinione pubblica.
 In questo modo si che si sarebbe ridotto davvero il costo della politica ed i “franco tiratori o traditori” che spuntano ogni volta fuori dagli schieramenti politici, votando a favore o contro a seconda chi offre di più….... e non se è una legge giusta o non giusta!
NON hanno ancora capito che DEVONO pensare al Popolo Italiano e non al tornaconto personale!

Chi vuole partecipare ad una petizione contro queste tipo di riforme che vanno contro l’interesse del popolo italiano visitate questo link Petizione Popolare su Change.org e se volete firmate così Cambiamo la Nostra Italia.  


Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia


Roberto Di Stefano 

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