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venerdì 3 marzo 2017

L’eutanasia di Dj Fabo speriamo che svegli le coscienze di chi legifera!

L’Articolo 32 della Costituzione Italiana recita così:
La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell’individuo e interesse della collettivita`,
e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno puo` essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non puo` in nessun caso violare i
limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Quanto c’è di vero in questo articolo? Tutto e niente, vista la passività e l’intransigenza del governo attuale e dei governi passati italiani nell’affrontare quei casi del tutto eccezionali di salute, come il caso dell’amico Fabiano Antoniani, alias Dj Fabo che ci ha lasciato a soli 39 anni per aver volontariamente scelto di non soffrire più per se stesso, ormai da quasi tre anni immobilizzato perché cieco e paraplegico in seguito ad un grave incidente in auto nel 2014, e di non voler far soffrire più le persone care che gli stavano vicino.
Sapendo del disagio e problemi che la sua condizione fisica comportava nei confronti di chi gli stava intorno e non lo lasciava mai solo, Dj Fabo ha deciso di spegnere il bottone off della sua vita con l’eutanasia, il suicidio assistito.
Ma per fare questa la cosa vergognosa è dovuto andare in Svizzera, supportando un ulteriore lungo viaggio di 5 ore che nelle sue condizioni sarà stato un agonia, questo perché in Italia non esiste ancora nessuna legge che riguarda l’eutanasia ed il testamento biologico, nonostante siano state anche depositate proposte di legge a riguardo.

Dj Fabo, prima del fatidico 27 febbraio scorso, del suo ultimo giorno su questa terra per passare a miglior vita, pienamente cosciente e lucido mentalmente ha fatto un accurato appello al Presidente della Repubblica italiana di poter morire senza soffrire, che ha toccato il cuore di tutti noi italiani (L’appello per l’eutanasia di dj Fabo).

Solo Fabiano poteva conoscere il suo dolore fisico e mentale, per prendere una decisione del genere, non lo si può accusare di nessuna colpa. Il Vaticano e i politici condannano questo gesto perché non accettano l’eutanasia. Qualche politico di spicco ha parlato di “suicidio di stato”!
I cattolici del Vaticano o i politici che si esprimono in questo modo, dovevano trovarsi loro nella condizione fisica in cui si trovava Dj Fabio e penso che il loro pensiero sarebbe stato completamente diverso.
In risposta al politico che ha parlato di “suicidio di stato” perché non si parla anche di “omicidio di stato”?
Quante volte le persone che sono malate ed hanno bisogno di cure per vivere ma non avendo le condizioni economiche per farlo e lo Stato non le aiuta, così finiscono per morire perché non possono curarsi?
Quante volte sentiamo di notizie in ospedali di persone che muoiono nei corridoi perché non curati o per lunghe attese?
Quante volte le persone che vorrebbero vivere, si suicidano a causa dello “strozzinaggio” dello Stato che per recuperare quattro soldi porta le persone all'esasperazione fino al suicidio?
In questi casi l’Articolo 32 della Costituzione non esiste?
Perché non aiutiamo le persone che vogliono vivere?
Invece si vuole a tutti i costi far vivere persone in gravi condizioni fisiche che vogliono morire spontaneamente in pace senza soffrire?
Persone che sono in condizioni simili a quelle che aveva l’amico Fabiano, che non vogliono più vivere "nella gabbia delle loro condizioni fisiche" perché ormai senza speranze e per non essere un peso per le persone che amano che gli stanno accanto, possono liberamente e serenamente scegliere il loro futuro?

Si fanno tante leggi strani, quali la legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, che va contro la stessa "Natura", persone che alla fine possono anche crescere dei figli proveniente da loro matrimoni "naturali" precedenti. Ma com’è possibile che un figlio o una figlia abbiano due papà o due mamme? Questo comportamento non danneggia proprio i figli?
Non ho nulla contro queste persone, è una loro scelta che rispetto, sono affari loro se vogliono condividere le loro vite e le loro intimità con una persona dello stesso sesso, ma che lo Stato in cui vivo legalizzi tutto questo non l'ho accetto! Uno Stato che poi invece si ostina ad utilizza la "morale" nei confronti dell'eutanasia o testamento biologico verso quelle persone che terribilmente soffrono e consapevolmente vogliono mettere fine alla loro agonia ma non possono perchè la "legge" a tutti i costi vuol mantenerli in vita!
Ma in quale paese viviamo? O meglio da chi siamo governati?

Quant'è vero che

Ciao DJ e grazie della tua lezione di vita.

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

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