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venerdì 8 novembre 2013

La BCE abbassa i tassi al 0,25% - A chi giova tutto questo?

Notizia di ieri 7 novembre è la decisione a sorpresa della BCE di abbassare il costo del denaro ancora una volta, portandolo allo 0,25%. L’ultima intervento della BCE era stato il maggio scorso con la riduzione del tasso di riferimento al 0,50%.
In teoria questo abbassamento dovrebbe favorire una “certa” ripresa… sarà così?
Però a vedere gli effetti economici e finanziari successivi all'abbassamento dei tassi della BCE del maggio scorso, gli unici vantaggi sono andati come al solito alle banche. Succederà la stessa cosa anche stavolta?
Probabilmente sarà proprio così, come sembra che abbia fatto capire lo stesso Mario Draghi presidente della Banca Centrale Europea, che teme che sulla crescita dell’eurozona pesano rischi al ribasso, quindi l’intervento è stato necessario per rafforzare la solidarietà delle banche dell'eurozona.
Quindi ancora una volta è un intervento a favorire le banche dell’eurozona, che continuano a fare operazioni finanziarie di acquisto di titoli di stato ed altre….., che piuttosto concedere crediti alle imprese o prestiti alle famiglie.
A questa punto la domanda nasce spontanea……
Si diceva fino a poco tempo fa che a preoccupare l’Europa era rimasta solo l’Italia (escludendo la Grecia) perché non c’erano stati e non si vedono tutt'oggi segnali di ripresa, mentre anche la Spagna “sembra”, così ci viene detto, che stia uscendo fuori dalla crisi….. 
Ed allora come mai questa decisione improvvisa di ridurre ulteriormente il tasso allo 0,25%???
Lo si fa solo per l’Italia???
O c’è altro???
Notizia poi di oggi, il giorno dopo la riduzione del costo del denaro allo 0,25%, è che Standard & Poor's ha tagliato il rating sul debito pubblico a lungo termine della Francia da AA+ ad AA.
Coincidenza?
Oppure non ci dicono tutta la verità che ci sono paesi che stanno come noi e forse anche peggio di noi?
E’ che la stessa Germania cominci a risentirne di tutta questa “Austerità” che ha voluto fortemente, forse per avvantaggiarsi ed ora gli si sta ritorcendo contro?
Infine, ma questi paesi osservano ed applicano quanto previsto nel Fiscal Compact? Oppure le regole valgono solo per l'Italia, Grecia, Spagna e qualche altra nazione?

A che gioco si sta giocando?
A chi giova tutto questo?

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto  

lunedì 4 novembre 2013

La storia infinita…... “Decadenza di Silvio Berlusconi – Voto palese o segreto”?

E’ passato soltanto un mese dal voto di fiducia al governo Letta, che già si ricomincia con il solito balletto, fiducia si, fiducia no, a causa, sembra della Legge di Stabilità da approvare e votare entro fine anno, ma non condivisa da tutte le forze politiche che sostengono il governo sia del centro destra che dello stesso centro sinistra. Ma forse, il motivo è ben altro, se il governo comincia di nuovo a “traballare”, sarà ancora una volta a causa di Berlusconi?
Ma la partita non sembrava definitivamente chiusa? Invece no!

Infatti il centro destra mentre prima si impugnava sull'applicabilità della Legge Severino che non dovrebbe essere adottata in maniera retroattiva, adesso si impugna sulla modalità di votazione sulla decadenza di Berlusconi se deve avvenire con voto segreto o palese. Ed anche, ancora una volta non c’è accordo tra il centro sinistra ed il centro destra.
Infatti, da un lato il PD chiede il voto palese per la decadenza di Berlusconi, per evitare una nuova “fregatura” da parte di possibili traditori come è avvenuto nel post-elezioni del febbraio scorso, quando il centro sinistra non è riuscito a far eleggere Romano Prodi a Presidente della Repubblica, mentre dall'altro lato il PDL chiede invece che si voti in maniera segreta, perché così previsto dal regolamento.  

Finalmente però proprio negli ultimi giorni del mese scorso è arrivata la decisione della giunta per le autorizzazioni a procedere, che alla fine, per un solo voto di differenza, sette a sei, decisivo il voto della Lanzillotta di Scelta Civica, ha sancito che la votazione per la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore deve avvenire con voto palese. Subito sono iniziati attacchi e contrattacchi tra PDL e PD, così probabilmente continuerà fino al giorno del “giudizio universale” per Berlusconi, che potrebbe avvenire proprio in questo mese o al massimo il mese prossimo, sempre che non ci siano altri “colpi a sorpresa” della politica italiana che ci sorprende sempre di più fuori da ogni logica ed immaginazione!

Sembra ormai che il destino politico di Silvio Berlusconi sia segnato, guarda caso proprio a due anni da quando fu costretto a scendere dai gradini……. e lasciare le redini di Palazzo Chigi a Mario Monti, era il novembre 2011 quando la febbre dello spread era salita alle stelle, ed adesso addirittura sta per essere messo fuori porta………

La domanda nasce spontanea……. Ma è proprio necessaria la votazione delle Camere per decidere sulla decadenza dell’onorevole Berlusconi? Non bastano le condanne definitive pronunciate già dalle massime Corte di Giustizia italiane???   

Si vede che siamo in Italia, si cercano sempre “escamotage” di salvataggio, continuando a perdere tempo sempre e solo sulle stesse cose….. distogliendo ogni volta l’attenzione della gente dalle cose concrete e serie che dovrebbero essere affrontate, che davvero preoccupano e che possono portare a conseguenze sempre più gravi nel tessuto finanziario, economico e sociale nel paese.     

 Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto  

giovedì 17 ottobre 2013

Ecco le cose che non funzionano in Italia e non solo – Stipendi (seconda parte)

Prosieguiamo il discorso sugli stipendi del post precedente Stipendi (prima parte)
Non solo nel pubblico ci sono stipendi elevati, nel privato la situazione è forse anche più accentuata, con manager ed amministratori delegati, di istituti di credito e di società S.p.A. che guadagnano davvero stipendi milionari rispetto alla maggioranza dei loro colleghi di lavoro nella stessa azienda inquadrati in categoria inferiore.
Uno su tutti, giusto per fare un esempio, è Sergio Marchionne amministratore delegato della FIAT S.p.A. che guadagna non so quanti milioni di euro all'anno  riferita alla parte intesa come stipendio. Che sia giusto che lui o altri come lui percepiscono stipendi così alti non lo so, so solo che c’è troppa iniquità. Infatti, invece un operaio metalmeccanico che lavora nella FIAT o in un’azienda dell’indotto per arrivare a guadagnare quello che guadagna Marchionne in un anno dovrebbe lavorare quanti anni? 100 anni o più? 
Fate voi un pò i conti!
Una cosa è certa.  Se per costruire un auto non c’è l’operaio che manualmente porta a compimento l’opera, “quella bella auto” rimane solo un “bel” disegno su carta. Stessa cosa si può dire che per costruire una bella villa, o un palazzo o un grattacielo, se non c’è il muratore, il manuale, comunque l’operaio edile ad eseguire i lavori, anche a decina di metri di altezza, quel progetto rimane solo un “bello” schizzo su carta. Ma così anche per qualsiasi altra grande e piccola infrastruttura che richiede poi in “concreto" per essere realizzata che ci siano persone che manualmente realizzano l’opera.
Secondo voi è giusto quindi che chi realizza materialmente un opera, guadagna un centesimo o millesimo di chi invece ha solo teoricamente realizzato la stessa opera su carta? Non è la differenza di stipendio che è sbagliata, è giusto che ci sia tale differenza, siamo in un sistema capitalista, ma è la troppa diseguaglianza tra gli stipendi delle varie categorie e dei tipi di lavoro dipendente che non va bene.

Ed ancora? Quanto guadagnano personaggi della TV sia pubblica che privata, mentre noi siamo “costretti” a pagare il canone? Ed i calciatori professionistici di massimo livello? Quest’ultimi guadagnano da qualche milione di euro fino a 5, 10, 15 milioni di euro all'anno ed anche di più. Non c’è l’ho con i calciatori o con gli altri sportivi milionari, anzi mi piace il calcio e lo sport in generale, ma questo non vuol dire che mi piace <questo sistema>. 
Noi “comuni mortali” per guadagnare la cifra che guadagnano “loro” in un anno dovremmo lavorare qualche centinaio di anni. Se poi vogliamo vedere e toccare quei soldini tutti insieme, oltre a lavorare per 100 e più anni, “Padre Eterno” permettendo, non dovremmo nemmeno spenderli, cioè né mangiare, né bere e nemmeno andare al bagno!

Questa è giustizia economica?
Questa è giustizia sociale?
QUESTA è GIUSTIZIA MORALE?

Il paragone si è voluto limitare solo ad un anno di reddito di questi stipendi esorbitanti rispetto ai nostri “stipendini”, figuriamoci se facciamo i conti per tutti gli anni…..! Dovevamo essere su questo pianeta a lavorare da quando? Già da oltre 2000 anni fa? Cioè prima dell’avvento del “Messia”? “Fooorse” oggi avremmo potuto avere anche noi tanti milioni di euro… però l’euro “allora” ancora non esisteva…..!

Mi fermo qui, altrimenti se consideriamo la situazione a livello mondiale, ci sono pochi, per fortuna, grandi ricchi dell’intero pianeta, che guadagnano in un anno il corrispondente PIL di una nazione, mentre in quegli stessi Stati dove ci sono questi “magnati” c’è gente che muore di fame. Rispetto a questi sceicchi, ai padroni dell'oro nero, ai proprietari di multinazionali, ai capi di imprese finanziarie, ecc....., le categorie milionarie citate precedentemente in questi post, sia nel pubblico che nel privato, risultano addirittura dei “poverini”!

Così si esce fuori da ogni proporzione che nemmeno la matematica “scienza esatta” riesce a spiegare!

Ma, la ricchezza di un pianeta, non dovrebbe appartenere a tutti e non a pochi?
Mi sa che abbiamo <sbagliato mestiere e pure pianeta>!

Alla prossima

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto 

martedì 15 ottobre 2013

Ecco le cose che non funzionano in Italia – Stipendi (prima parte)

Mentre nella politica italiana all’inizio di questo mese è successo di tutto con la Resa dei conti tra PD e PDL ed all’interno dello stesso PDL, con l’ennesimo “ripensamento” e colpo a sorpresa di Berlusconi che mercoledì 2 ottobre ha votato la fiducia al Governo Letta, praticamente abdicando come si sente dire in giro, rafforzando in questo  modo almeno in “apparenza” la grande intesa PD e PDL, mentre le intenzione erano ben altre…. riprendo il discorso che ho iniziato nell’ultimo post di settembre Ecco le cose che non funzionano in Italia – Stipendi ed Euro .

L’argomento che tratterò in questo post saranno gli stipendi. Come già anticipato nel post precedente Ecco le cose che non funzionano in Italia – Stipendi ed Euro da quando è subentrato l’euro gli stipendi medi e della maggior parte dei lavoratori dipendenti si sono “sgonfiati”. Lo stipendio medio in genere si aggira intorno ai 1000 euro e poco più al mese, riferendomi alla maggior parte dei lavoratori dipendenti sia pubblici che privati. Stipendio, a detta di tutti, non basta il più delle volte, per arrivare a fine mese, ovviamente la situazione è diversa da soggetto a soggetto, in base alla propria famiglia ed ai propri consumi e spese. Il paradosso è che però ci siano persone che invece guadagnano migliaia di euro al mese e milioni di euro all’anno. 
E’ giusto che ogni persona guadagni in base al proprio lavoro, titoli e responsabilità, ma è ingiusto che la sproporzione tra i vari stipendi sia così esagerata. Questo incide anche sulla pensione, con persone che con quarant’anni e più di contributo prendono meno di 1000 euro al mese se va bene, altri invece prendono poco più di 500 euro di pensione al mese, rispetto poi a persone che prendono, 3,4,5 ed anche oltre i 30 mila euro al mese.

Escludendo i politici, che di sicuro non sentiranno e non toccheranno mai con mano la crisi economica che stiamo vivendo tutti, per gli stipendi esagerati prima e pensioni strabilianti dopo che percepiscono, di cui si è parlato e riparlato. Ci sono molti altri che incassano guadagni enormi che fanno raccapricciare chi guadagna 1000 euro al mese. Infatti ci sono presidenti e dirigenti di Enti Statali, Corte di cassazione, Corte Costituzionale, Magistratura, capi e dirigenti delle forze armate, ma anche di molte società pubbliche e parastatali, che guadagnano in un anno quello che guadagna un lavoratore dipendente in 30-40 anni.

Questa è giustizia economica?
Questa è giustizia sociale?
Questa è giustizia morale?

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto 

martedì 1 ottobre 2013

Resa dei conti “PD contro PDL e PDL contro PD, arbitro l’M5S”


Beh tutti state seguendo ciò che sta accadendo nella politica italiana, praticamente siamo alla resa dei conti “economici e non”, con le dimissioni dei ministri del PDL e con la conseguente “nuova” crisi di governo!
Premetto che io non sono simpatizzante di nessun partito politico, il mio voto lo destino in base ai programmi proposti, alla fattibilità degli stessi, alla serietà ed alla coesione di una coalizione, cose che purtroppo che non ci sono mai stati. Credo che molti di voi come me vedono questo azzuffarsi tra politici italiani come qualcosa di davvero ridicolo, mentre il paese vive una situazione difficile se non proprio disastrosa economicamente, che rischia di far saltare anche l’equilibrio sociale, questi si attaccano a vicenda perdendo tempo ed arrecando danni agli italiani ed all’immagine dell’Italia.
Da una parte c’è il centro sinistra che non vede l’ora di togliersi di mezzo Berlusconi, visto che proprio nel PD molti esponenti hanno digerito male la “grande intesa” con il PDL del dopo elezioni dell’aprile scorso, dall’altra parte c’è il centro destra che vuole salvare Berlusconi a tutti i costi rischiando di affossare il paese Italia. Infine troviamo l’M5S che non fa altro che chiedere solo elezioni anticipate, deludendo molti di coloro che l’avevano votato!
Prima o poi doveva arrivare questo scontro, non poteva essere rinviato all’infinito! Come anche non si possono rinviare ogni volta i provvedimenti che riguardano IMU, IVA, TARES ed altri provvedimenti urgenti che riguardano la detassazione del lavoro. Una decisione “definitiva” bisogna pur prenderla, ed il gioco di rinviare ad altri la “patata bollente” è vecchio ormai da decenni!
Allora qual è il punto?
Che la sinistra politica italiana deve smetterla di impegnare tutte le forze solo per togliere di mezzo una volta per tutte Berlusconi. Che la destra politica italiana invece deve smetterla di correre dietro e di voler salvare a tutti i costi il loro leader Berlusconi.
Berlusconi ormai dovrebbe spontaneamente ritirarsi, avrebbe maggiori elogi e porterebbe vantaggi al suo partito, invece il suo ultimo comportamento sta arrecando danni ancora di più sia a se stesso che alla sua coalizione del centro destra. Questo non vuol dire che Berlusconi sia colpevole o no dei reati che gli sono stati ascritti, la “verità” la sa solo lui, i suoi fedeli, i giudici ed i PM, mentre noi possiamo solo “assorbire le verità” che ci vengono comunicate tramite i mass media. Forse tra 20 o 30 anni o più avremo la verità.
Però quando una “persona di onore” dice che le proprie vicissitudine personali non influiranno il lavoro del governo di cui fa parte, per poi avere capricci e cambiare idea, come fanno i “bambini….”, non è una persona di parola quindi non ci si può fidare, in questo modo si fa da solo del male ed in un certo senso si auto incolpa.      
Elogi comunque ad Enrico Letta, che con il suo governo qualche provvedimento nell’interesse del paese l’ha adottato, anche se molti, citati sopra, sono stati rinviati ed altri neppure abbozzati.  
Che stia arrivando il momento davvero di Matteo Renzi? Sempre che il centro sinistra lo “lascia fare”!
Forse rimane l’unica ultima nostra “speranza” che qualcosa di buono “finalmente” possa essere fatta così che arrivi il cambiamento che tutti auspichiamo ma che “molti” non vorrebbero perché intaccherebbe i loro interessi. Ma per questo dovremo aspettare le prossime elezioni che ormai sono inevitabile nei prossimi mesi. Ormai la “destra italiana” si sta danneggiando da sola, con il comportamento del suo leader e dei suoi fedeli, alludendo che possa ancora vincere le prossime votazioni pensando forse di ribaltare di nuovo il risultato nel finale promettendo chi sa cosa…. come è successo nelle ultime elezioni di febbraio!  
Intanto???
L’IVA  riferita all’aliquota del 21% è passata proprio oggi al 22%, con tutto quello che ne conseguirà……
Lo Spread sale, poi scende, poi risale, sembra quasi qualcosa di ricettevole Il Ricatto dello Spread.
Bruxelles che ci tiene sotto osservazione stretta attentamente, perché rischiamo di sfondare di nuovo il tetto del 3% del rapporto del nostro Deficit/Pil, con rischio addirittura di essere commissariati dalla troika europea.
Ed infine ma non per ultimo è iniziata la “svendita italiana” basta vedere cosa è successo negli ultimi giorni di settembre per Telecom Italia.
Comunque, “finche c’è vita c’è speranza”, perché proprio in questa serata è in corso il vertice del PDL tra "falchi" e "colombe" con il loro “capo” come in un consiglio di guerra, perché domani si vota la fiducia al governo Letta o forse la sfiducia!! Probabilmente non lo sanno nemmeno loro!!

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto 

domenica 29 settembre 2013

Ecco le cose che non funzionano in Italia – Stipendi ed Euro

Eccomi di nuovo qua, dopo qualche mese a riparlare, secondo il mio punto di vista, delle cose che non funzionano in Italia e forse non solo in Italia, mentre i nostri politici si azzuffano se far o no decadere Berlusconi.
I miei precedenti post su questo argomento sono stati:
In questo post invece l’argomento sono gli stipendi, che con l’introduzione dell’euro hanno perso molto del loro potere di acquisto.
Voglio iniziare raccontando una situazione reale, la mia personale, che c’era prima dell’euro e dopo con l’euro.
Il mio è appunto un racconto personale di come viveva la mia famiglia quando c’era la lira, e di come vivo io adesso che c’è l’euro.
Io sono il quarto dei cinque figli della mia famiglia oltre a mia madre e mio padre (defunto ormai da più di dieci anni). Quando mio padre era vivo era l’unico sostentamento economico continuo che c’era in famiglia, mentre mia madre, adesso in pensione, lavorava a giornate come bracciante agricola. Mio padre lavorava come bidello nella scuola media di secondo grado, quindi come potete immaginare lo stipendio che prendeva non era gran ché, si aggirava intorno ad un milione e mezzo di lire mensile. Ma nonostante tutto in famiglia non è mai mancato nulla, considerando anche le spese fisse di acqua, luce, gas, telefono, affitto casa e costi per l’auto. Addirittura, grazie alla buona gestione economica di mia madre, i miei genitori riuscivano a mettere da parte qualcosa.
Oggi invece?
Vediamo di rispondere a questa domanda facendo riferimento alla mia situazione reale adesso.
Per quanto riguarda il mio caso, oggi io prendo uno stipendio in euro di poco più di mille euro mensile corrispondente a poco meno di due milioni delle vecchie lire. In teoria dovrei stare molto meglio, togliendo le spese fisse di acqua, luce, gas, costi telefonici, auto e casa,  in pratica invece non è proprio così. Vero non mi manca nulla ma allo stesso tempo non riesco a mettere nulla da parte come facevano i miei genitori, mentre sempre in teoria dovrei riuscire a mettere più soldi in salvadanaio visto che vivo da solo.
Questo perché?
Bhè la risposta è semplice! Vuol dire che i poco più di mille euro al mese che guadagno io, come potere di acquisto sono molto lontani dal milione e mezzo di lire che guadagnava mio padre negli anni novanta.
Vuol dire che gli stipendi non sono stati adeguati ragionevolmente con l’introduzione dell’euro, anzi hanno subito una contrazione, basti pensare che già dal 1992 è stata abolita la scala mobile dei salari, guarda caso proprio in quegli anni si è avuta un'altra crisi finanziaria risolta in parte con il prelievo forzoso del 6x1000 sui conti correnti e depositi degli italiani da parte del governo “tecnico” di Amato. Quindi con gli stipendi fermi da oltre venti anni e con l’arrivo dell’euro non si poteva di certo sperare in un miglioramento, anzi……. poi è arrivata anche quest’altra crisi economica a peggiorare la situazione.
Per il momento mi fermo qui, ma riprenderò presto ad approfondire questi argomenti.
Chiudo questa piccola introduzione sugli stipendi ed euro dicendo che sono stati fatti dei sacrifici per entrare nell’euro per stare meglio, invece stiamo peggio, costretti adesso a  fare sacrifici maggiori!
“Forse era meglio quando stavamo peggio? “.


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Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto 

venerdì 16 agosto 2013

Card Bonus Idrocarburi – Come scippare una regione “La LUCANIA” (La Questione Meridionale continua……)

Notizia di questi giorni di agosto, è che il Consiglio di Stato ha dato ragione alle regioni (scusate il gioco di parole) Liguria, Veneto e Toscana respingendo il ricorso del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico riguardante l’attribuzione della Card Bonus Idrocarburi ai cittadini lucani. Di fatto la terza trance del bonus che sarebbe stata assegnata in autunno ai patentati residenti in Basilicata, quest’anno sarebbe stata poco meno di 200 euro quindi più cospicua rispetto agli altre due trance degli anni precedenti, la prima di 100 euro e la seconda di 140 euro che erano pur sempre un “contentino”.  Paradossalmente ora la terza trance appunto sarà ridotta addirittura a meno di 100 euro cioè meno di quella della prima trance che era stata considerata una “elemosina”, perché una parte andrà a favore anche delle regioni sopra citate, che secondo il Consiglio di Stato spetta anche a “loro” il bonus, che pur non avendo coltivazione di idrocarburi hanno solo dei rigassificatori utilizzati non per la produzione ma solo per la trasformazione da uno stato fisico ad un altro cioè da quello liquido a quello gassoso. Che questo sia uno “scippo” come molti hanno scritto è VERO, non solo nei confronti dei lucani ma anche nei confronti degli stessi cittadini liguri, veneti e toscani perché credo che non prenderanno una lira (è un modo di dire) cioè non prenderanno nessun euro poiché dividendo la somma, da determinare, destinata a queste regioni, diviso i patentati residenti (molto molto di più di quelli presenti in Basilicata), alla fine toccherebbero poche decine di euro; quindi tecnicamente la distribuzione della card bonus idrocarburi verrebbe meno perché sarebbero più i costi per la realizzazione e la distribuzione delle card stesse che del microscopico contentino che verrebbe dato ai cittadini delle regioni citate. Soldi che andrebbero a questo punto in quali tasche di chi sa chi…… (tirate voi le somme)!

Ma probabilmente l’errore e a monte, fatto dai politici lucani all’epoca quando decisero di dare un contributo ai lucani come risarcimento per lo sfruttamento del sottosuolo, dei loro terreni e dell’inquinamento che ne sarebbe derivato. L’errore è stato nell’attribuire un bonus ai soli patentati residenti in Basilicata, di fatto tagliando fuori i non patentati di cui moltissimi anziani (la maggior parte della popolazione lucana è composta di anziani). Questa è stata una grande discriminazione all’interno della stessa popolazione lucana, se si pensa che ci sono anziani che coltivano ancora i campi, vanno ancora con gli animali in campagna, ed alcuni hanno anche le proprie masserie vicino ai pozzi petroliferi, però non hanno la patente! Ma che peccato hanno fatto? Non era meglio, non dico proprio dare il gas gratis, ma fare uno sconto sulla bolletta del gas visto che ormai il gas metano è arrivato in tutti i paesi lucani ed inoltre quasi tutte le famiglie hanno una caldaia a gas sia per l’acqua calda che per il riscaldamento? Di sicuro sarebbe stato più giusto e più equo.
Oppure si sarebbero potuto utilizzare tutti quei soldi, che sono ancora pochi rispetto quello che davvero dovrebbe rimanere in Basilicata per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi lucani, per realizzare finalmente le infrastrutture necessarie per provare a dare l’avvio al motore lucano, ed evitare così lo spopolamento che ancora oggi continua nonostante la crisi economica nazionale ed europea.
Disperdendo così quelle somme in “gocce di elemosina” non si è dissetato nessuno, invece considerandole tutte insieme avrebbero costituito di sicuro un “valore” per realizzare qualcosa a beneficio di tutti.
Comunque lo sbaglio l’abbiamo fatto anche noi patentati lucani che abbiamo richiesto la card, o ancora forse sarebbe stato meglio subito arrivato la card restituirla al mittente, ma non è mai troppo tardi nel farlo…….

Ma comunque lo “scippo” dell’elemosina c’è stato! Non venite a dire che i lucani vivono sulla pelle degli altri… forse sono gli altri che vivono sulla pelle dei lucani……
La Basilicata da di più di quello che riceve, in termini di risorse naturali e non solo!
Forse se si faceva il “federalismo” la regione Basilicata avrebbe trovato giovamento.

La "Questione Meridionale" continua o meglio lo "scippo" continua…..

Aggiornamento del 16-04-2016: Fiore Lucania
 



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Roberto