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giovedì 20 marzo 2014

EURO - Prezzi


Come sappiamo, con l’Euro, la maggior parte dei prezzi sono appunto raddoppiati, sia i prodotti di maggior uso e consumo, quale i beni alimentari e l’abbigliamento, sia altri prodotti di utilizzo meno frequente, mentre l’elettronica stranamente ha subito una contrazione. Infatti mentre con la Lira il costo di una TV 28 pollici o di un videoregistratore si aggirava intorno al milione di Lire e più, con l’Euro invece, oggi, con la stessa cifra si acquista una TV di ultima generazione e con cifre inferiori anche TV di buona qualità. Questo è il motivo per cui l’elettronica è l’unico ramo commerciale che ha risentito poco della crisi.

Invece, gli altri beni già accennati, come il mangiare sono lievitati di molto. Se vi ricordate la prima cosa di cui si è parlato dopo l’entrata dell’EURO è stato il raddoppio del costo della frutta e verdura, dando poi la colpa ai soli commercianti. Ma ci si è mai chiesti da dove è derivato questo aumento? Non solo dai distributori e dai commercianti come vi hanno fatto credere sempre, ma anche e soprattutto dai produttori. Infatti mentre prima un produttore vendeva al distributore grossista per esempio un kg di mandarino tra le 300-500 Lire, con l’Euro subito hanno venduto lo stesso kg di mandarino a 30-50 centesimo di Euro, perché sembrava un costo troppo basso e ridicolo pensare di vendere quel kg di mandarino tra 15-30 centesimo di Euro per pareggiare il costo delle 300-500 Lire.

Oltre alla frutta si potrebbe fare un lungo elenco di altri dei cibi che hanno subito un rincaro notevole, basta sforzarsi di ricordarsi un po’, oppure trovare qualche vecchio scontrino magari in Lire, o in alternativa fare una ricerca su internet, per confrontare quanto costava qualche cibo a kg in Lire, come pane e carne, ed adesso in Euro, per accorgersi che il più delle volte non sono solo i prezzi sono duplicati ma a volte anche triplicati. Un altro piccolo esempio, sempre per restare nel campo dell’alimentazione, una serata in pizzeria per una pizza ed una birra costava con la nostra moneta nazionale allora solo 7-8 mila Lire comunque meno di 10 mila Lire incluso il coperto, adesso ci vogliono almeno 7-8 euro se non più. Se continuiamo troviamo molti altri alimenti, quali le merendine Fiesta della Ferrero che oggi costano poco meno di 4 euro cioè più di 7 mila Lire, io non ricordo che costavano in Lire così tanto e voi?

Questo per i prodotti alimentari, ma anche il vestiario non se la cava affatto bene. Infatti ci sono maglie o pantaloni di qualità media, ormai quasi tutte Made in Cina e P.R.C. anche se di marca italiana, che costano oltre le 100 Euro, ed altre molto molto di più, cioè più di 200 mila Lire. Scarpe che costano 200-300 Euro, cioè anche più di mezzo milione di vecchie lire, mentre un tempo tra le 50 e 100 mila Lire compravi scarpe davvero ottime, fatte in Italia e che duravano una vita, e le si buttavano o regalavano solo perché non andavano più al piede. Per questo per l’acquisto dell’abbigliamento si aspettano sempre i saldi, che fortunatamente, già da qualche anno la data è stata anticipata.

Per continuare con altri prodotti, vi ricordate il costo stesso delle sigarette? Che in Lire si aggirava al massimo intorno alle 4 mila Lire ed adesso anche più di 4 Euro. Ed ancora io ricordo che una videocassetta VHS di 180 minuti costava intorno alle 3-4 mila Lire proprio esagerando, con la moneta europea subito è costata intorno ai 3 Euro e più.

Ed il costo di un automobile? Prima dell’Euro, con 15-20 milioni di Lire si comprava un ottima automobile con tutti gli accessori, adesso ci vogliono almeno 15 mila euro per avere una buona automobile completa di tutto.

Da notare però che il rincaro continuo dei prezzi si è fermato nell'ultimo anno con l’aggravamento della crisi economica e finanziaria, dopo che ci hanno “spellati” per bene, quando ormai il danno è stato fatto ed i soldi sono quasi finiti.

Per il momento fermiamoci qui, la lista è infinita, perché continuando, se consideriamo anche quanto costa oggi in Euro una casa nuova o vecchia a mq rispetto a quando c’era la Lira nonostante la crisi del mattone (3-4 anni fa prima della crisi il costo addirittura era molto di più), ed ancora il prezzo dei biglietti per i bus ed il trasporto pubblico, il costo del biglietto della lotteria (di questo per fortuna si può fare a meno) o il costo stesso del carburante (che invece non si può fare a meno), etc… etc…, tutti costi che sono spiccati alle stelle mentre noi siamo caduti nelle stalle.



P.S.: Magari ritorneremo su questo post in altre occasioni con delle vostre segnalazioni e commenti. 
  


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Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano

sabato 15 marzo 2014

EURO - Ma quanto mi costi?

Continuando il discorso del post precedente se l’EURO è stato ed è la nostra rovina o salvezza (L’EURO: Rovina o Salvezza?), fino a questo momento sembra che sia stato ed è la nostra rovina!
Perché?
La risposta la sapete ed è il pensiero di tutti, che con l’Euro il costo dei prodotti, ma anche dei servizi, è quasi raddoppiato ed a volte anche triplicato. Con la Lira se una cosa costava 1000 Lire, con l’Euro è venuta quasi subito a costare 1 euro cioè 1936,27 lire.
Credo che tutti voi vi ricordate, portavamo con noi il convertitore di monete per fare i conti. Perché nei primi mesi del 2002, data dell’entrata in circolazione della moneta unica europea, per un piccolo periodo di transizione, erano presente contemporaneamente le due valute Lira ed Euro, ma nonostante questo i prezzi appunto per diversi prodotti iniziarono ad aumentare, fino a duplicarsi nei mesi successivi quando finì di circolare fisicamente la Lira. Ma il rincaro riguardò anche i costi dei servizi e di utenze varie, incluse le tasse stesse che inevitabilmente lievitarono.
Da precisare però che l’aumento non fu subito per tutti i prodotti, perché i primi mesi del 2002, durante il periodo di transizione quando era obbligatorio per i commercianti esporre i prezzi sia in Lire che in Euro, la differenza nei prezzi si notava ma non era molto marcata, quindi non ci si faceva molto caso. Ci fu all’inizio solo un piccolo rialzo dovuto più che altro all’arrotondamento Lira-Euro, ma dopo qualche mese quando la moneta da utilizzare divenne obbligatoriamente l’EURO e la Lira non era più accettata, ed inoltre non era più obbligatorio esporre il doppio prezzo Lire-Euro, allora iniziò, consolidandosi nel tempo, la svolta del rincaro dei prezzi in maniera più marcata fino ai nostri giorni. 
Quindi l’EURO ha un “costo” per noi italiani, lo vedremo nei prossimi post con più dettagli soprattutto le voci del rincaro dei prezzi e di altri costi vari, ma senza però divulgarci molto, visto che tutti, penso, abbiamo avuto una esperienza diretta quando abbiamo acquistato qualcosa prima in Lire e poi un po’ di tempo dopo la stessa cosa in Euro.
Comunque molti esempi ed informazioni per confrontare il prezzo di un bene alimentare e non, o il costo di un servizio prima in Lire e poi in Euro, si possono reperire su internet, o magari da qualche vecchio scontrino o fattura in Lire per chi ha avuto cura di conservarli.
Ed infine, dopo aver discusso del rincaro dei prezzi e dei costi, del perché quindi i nostri conti economici non quadrano più con la moneta unica europea, vedere di chi sono le colpe.


Continua………….EURO - Prezzi


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Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano 

lunedì 10 marzo 2014

L’EURO: Rovina o Salvezza?

Dopo aver parlato di molte cose che non funzionano in Italia nei post precedenti, dal lavoro alle pensioni agli stipendi [Lavoro (prima parte), Lavoro (seconda parte)Stipendi (prima parte), Stipendi (seconda parte), Pensioni], e di aver già fatto accenno sull’EURO in <Ecco le cose che non funzionano in Italia – Stipendi ed Euro>, in questo primo di una serie di post la discussione si incentrerà sulla moneta unica europea, facendo per adesso solo una piccola premesse prima di approfondire le conseguenze.

La monete unica europea è entrata in vigore il 1 gennaio 1999 ma solo sui mercati finanziari, mentre la circolazione effettiva e fisica dell’EURO è avvenuta dal 1 gennaio 2002 (dal link di Wikipedia Storia dell'introduzione dell'euro).
I tassi di cambio delle varie monete nazionali europee che aderirono all'Euro furono stabiliti nel 1998. Per la Lira il tasso di cambio fu fissato al valore di 1 Euro = 1936,27 Lire. In teoria questi tassi di cambio furono definiti due anni prima nel 1996, quando il rapporto di cambio tra Lire italiana e Marco tedesco, moneta di riferimento, fu fermato a quota 990 cioè 1 Marco = 990 Lire. Questo venne concordato da i nostri rappresentanti politici in quell'anno, che tentarono di ottenere un valore tondo di 1000 Lire rispetto ad 1 Marco tedesco, ma dall'altra parte gli interlocutori europei volevano fissare un valore di 960 ed anche meno per il cambio Marco-Lira. Solo dopo una lunga e difficile trattativa da parte dei nostri governatori italiani, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed il Presidente del Consiglio Romano Prodi, fu fissato definitivamente un valore di 990 (cioè 1 Marco tedesco = 990 Lire italiane), che doveva rimanere tale fino all'entrata in vigore dell’EURO il 1° gennaio 1999,  non più modificabile secondo il Trattato di Maastricht, che diveniva così la parità di base per calcolare il cambio Euro/Lira appunto alla fine del 1998.
Quindi diciamo che il tasso di cambio che fu stabilito tra Euro e Lira era un valore giusto, visto che all'epoca il cambio con la moneta tedesca oscillava intorno al valore di 985 Lire per Marco. 
Le aspettative che tutti noi ci aspettavamo erano quindi buone per il risultato che si era conseguito, così come ci avevano fatto capire e promesso i nostri politici del tempo ai fini degli anni ’90, che spingevano ed erano entusiasti dell’entrate in vigore della moneta unica europea.
Invece sono state completamente disattese dalla cruda realtà poco dopo più di dieci anni di EURO.
Dovevamo stare meglio invece “stranamente” stiamo peggio…….
O meglio sono aumentati i poveri provenienti dal ceto medio che con la lira se la passavano abbastanza bene, mentre i ricchi, con l’euro sono diventati ancora più ricchi.
A pensare che all'epoca, nel 1996, il Governo Prodi introdusse anche l’eurotassa Contributo straordinario per l'Europa, un ulteriore sacrificio per gli italiani per far entrare l’Italia nell'area euro.
Infine, per chiudere questa premessa sull’EURO, sembra che forse i nostri governatori all'epoca hanno “falsificato” o meglio “mascherate” le carte per entrare nell'area euro, come sembra sia avvenuto "Così Prodi e Ciampi truccarono i conti per entrare nell'euro", ma così forse è andato tutto a nostro svantaggio visto che le conseguenze dei nostri giorni?
Allora, l’EURO è stata la nostra Rovina o Salvezza?

Continua……… EURO - Ma quanto mi costi?

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Per Cambiare la Nostra Italia 

Roberto Di Stefano  

venerdì 28 febbraio 2014

All Inclusive Digital di Wind "Contratto non rispettato, che fregatura"!!!

Prima di riprendere a riparlare dal prossimo mese delle Cose che non funzionano in Italia, in questo breve post voglio accennare di cosa sta succedendo a chi ha sottoscritto l’anno scorso con l’operatore di telefonia mobile WIND l’opzione All Inclusive Digital tramite la portabilità di un proprio numero di cellulare di un altro operatore appunto alla WIND per avere uno sconto su questa opzione tariffaria che prevedeva, nel mio caso al costo di 5 euro mensili, 60 minuti verso tutti, 60 SMS e 2 GB di traffico internet al mese in promozione per 5 anni appunto al costo di 5 euro/mese.
Invece?
Come al solito i patti o meglio i contratti non vengono rispettati. Infatti un paio di giorni fa mi è arrivato un SMS che mi ha avvisato che dal prossimo mese di aprile il costo dell’opzione All Inclusive Digital sarà aumentato a 7 euro al mese, con un 1GB di traffico internet in più, ma con un aumento del costo delle chiamate a 29 cent/min senza scatto alla risposta, rispetto alla Wind 12 che avevo io (12 cent al minuto con scatto alla risposta di 18 centesimi), costo che si applica dopo aver superato i minuti gratuiti in più previsti dall'offerta.
Ora mi domando, ma penso che chiunque si domanda quando succedono queste cose, ma perché fanno pubblicità ingannevole? Perché lo Stato lo consente? Ma soprattutto perché i contratti non vengono rispettati? O meglio vengono modificati unilateralmente solo da un parte, la parte che ti offre il servizio, che non paga mai penale? Mentre se è il cliente che riceve il servizio recede dal contratto rischia sempre di pagare delle penali per le disdette? Come nel caso succede spesso sulle connessione ADSL?
Di certo quello che sta facendo la WIND che ti promette un offerta, come quella di  All Inclusive Digital con prezzo bloccato di 5 euro/mese per cinque anni, ma invece nemmeno dopo un anno il costo sale a 7 euro quindi un bel 40% in più, certo tutto questo non è affatto corretto.
Sinceramente mi sono trovato bene con la WIND mai avuti costi nascosti addebitati di abbonamento o altri costi vario genere, come invece mi è successo spesso con la TIM: 
Ora però sono deluso anche con la WIND con l’intenzione di cambiare operatore, non per i due euro in più ma per una questione di principio.
Ho fatto già un giro per vedere le offerte degli altri operatori di telefonia mobile, ma mi sono accorto che tutti hanno aumentato nei loro listini i costi dei pacchetti per chiamate, SMS ed internet incluso. Quindi probabile che ci sia stato un accordo di cartello fra tutti questi operatori.
Si è capito allora qual è Il loro gioco, che è quello di farti abituare ad un certo servizio offrendotelo ad un prezzo scontato per un certo periodo di tempo, che come nel caso di All Inclusive Digital della WIND non viene nemmeno rispettato, in modo tale che una volta che ci si è abituati non “dovresti” più farne a meno, sperando quindi che ogni cliente continuerebbe a mantenere quel tipo di servizio anche se verrebbe a costare di più in futuro. Tipico esempio del fumatore che non può fare a meno delle sigarette, quindi sempre disposto all’acquisto di questo prodotto nonostante il suo continuo aumento.

Vabbè pazienza… fin quando la barca va lasciamola andare!!!  

Alla prossima 

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto  

venerdì 14 febbraio 2014

Cambio di Allenatore - "RENZI alla Squadra del Governo Italia"

E’ passato un anno esatto dalle elezioni politiche nel nostro amato paese Italia, che si prevede già il cambio di allenatore al governo, dopo le dimissioni annunciate del premier Enrico Letta, o meglio la decisione del suo partito il PD che nella seduta di ieri praticamente l’ha destituito, aprendo la strada per l’ascesa al Palazzo Chigi di Matteo Renzi.
Stavolta probabilmente nemmeno il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano potrebbe opporsi, a meno che non decida di sciogliere le camere ed indire nuove elezioni, visto che la sua rielezione era legata al governo Letta per un tempo determinato, che doveva subito avviare le riforme, in primis la legge elettorale, cose mai fatta in circa 10 mesi. Mentre all'epoca, dopo le elezione del febbraio dell’anno scorso, con l’impasse venutasi a creare con l’esito del voto, il Presidente Napolitano non poteva più sciogliere le camere perché era nel periodo del semestre bianco cioè negli ultimi mesi del proprio mandato di Presidente della Repubblica, ora potrebbe anche deciderlo di farlo se non gli è di genio un governo Renzi.
Forse sarebbe la cosa più logica!
Inoltre, guarda caso doveva essere proprio Matteo Renzi nelle elezioni politiche del febbraio dell’anno scorso il candidato premier al governo per il PD, se nelle primarie del 2012 invece di scegliere Bersani i suoi elettori avrebbe scelto lui! Ma pazienza… ha dovuto aspettare solo un anno!
Però? Renzi non aveva detto nei giorni e nelle settimane precedenti a questi ultimi giorni convulsi che hanno portato alla fine del governo Letta, che lui non avrebbe mai accettato  l’incarico a Presidente del Consiglio se non solo tramite le elezioni?
Come mai questo cambio di rotta?
Ma non si stava lavorando in questi giorni di febbraio sulla legge elettorale?
Perché interrompere di nuovo questo cammino?
Quali sono le intenzioni?  
Ed Enrico Letta? Per la prima volta un Presidente del Consiglio del governo italiano si dimette non perché “sfiduciato dalle Camere” ma sfiduciato dal suo partito. Cioè è il partito PD che decide le sorti del governo, e non da i deputati e senatori di tutti i partiti di qualsiasi schieramento politico legalmente eletti dal popolo italiano nel febbraio del 2013.
Non sarebbe più corretto e ragionevole dare la parola al popolo?
Per finire, la domanda nasce spontanea……. Come mai lo spread è così basso e non subisce oscillazioni preoccupanti, nonostante le varie fiducie che si sono votate al governo Letta? Più volte in bilico, ma salvato dalla formazione di nuove coalizioni politiche, che non sono bastate se in questa settimana è finito il suo governo? Questo vuol dire, che con le grande intese, non c’è mai stato un governo stabile ed affidabile fin dall’inizio, eppure lo spread è calato e si è mantenuto e si mantiene su valori non allarmanti.
Come mai?
Eppure la situazione economica è peggiorata, dai dati che mensilmente vengono comunicati!

PS: Berlusconi stai alla larga, e non sperare di  rientrare in gioco con il governo Renzi. “Fuori”, non aspettano altro, già sono pronti a far risalire lo spread (Il Ricatto dello SPREAD)! Anche se, da come sono stati descritti gli eventi politici ed economici italiani negli ultimi sei mesi del 2011 dell’allora governo in carica Berlusconi nel libro Ammazziamo il gattopardo di Alian Friedman, probabilmente forse c’è stato un complotto per rovesciare il suo governo, ma credo che molto italiani l’avevano già capito da soli all'epoca, questo non vuol dire che ti devi intestardire a ritornare di nuovo in gioco.

Lasciamo la palla a Matteo Renzi aspettando la sua nuova squadra, nella speranza che non ci deluda anche lui, altrimenti è inevitabile toccherà a noi!     

Alla prossima 

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia


Roberto  

giovedì 30 gennaio 2014

Lo Spettro della Deflazione Ombreggia sull’Europa

In questi ultimi giorni di gennaio si sta parlando spesso di deflazione.
Ma che cos’è la “deflazione”? Il significato tecnico della parola deflazione  è dettagliatamente spiegato da Wikipedia ( DEFLAZIONE ). In parole povere la deflazione non è altro che una riduzione eccessiva dei prezzi cioè l’opposto dell’inflazione che in vece è un aumento dei prezzi.

Perché la deflazione fa paura? Fa paura perché una riduzione troppo eccessiva dei prezzi vuol dire che le aziende produttrici non riescono più a piazzare e vendere i loro prodotti, così per evitare che i prodotti rimangono invenduti abbassano i prezzi, con conseguente meno guadagni per le stesse, quindi meno possibilità di sviluppo per nuove assunzioni, anzi con una probabile riduzione delle buste paghe dei lavoratori di queste aziende, fino al rischio di nuovi licenziamenti, quindi con un inevitabile ulteriore aumento della disoccupazione.
Perché si arriva al rischio di deflazione? Si arriva alla deflazione perché i cittadini non sono più in condizioni  economiche tali da continuare a spendere come sempre, come succedeva fino a qualche anno fa, semplicemente perché il potere di acquisto con l’euro si è notevolmente ridotto. Ed è normale che i cittadini comprano meno e comprano solo l’essenziale in questi tempi di crisi, e comprano soprattutto quando ci sono offerte e sottocosto, preferendo prodotti di marchi meno conosciuti ma che costano meno, quindi si rivolgono verso i prodotti offerti dei negozi discount. Ecco perché i negozi che ancora hanno dei profitti sono questi negozi discount.
Sembrerebbe a prima vista, che la deflazione potrebbe essere un vantaggio per i cittadini per fare acquisti vista la riduzione dei prezzi. Forse si all'inizio, ma se la caduta dei prezzi continua si potrebbero verificare le conseguenze menzionate sopra che sarebbero assolutamente meglio evitarle.
Però se la deflazione colpisse alcuni prodotti, non sarebbe male. Pensate quanto costa un auto, il prezzo medio è intorno ai 15 mila euro, se vi ricordate quando c’era la lire il costo era intorno ai 15 milioni di lire, cioè costava la metà di quanto costa oggi, con lo stipendio di oggi che non è cambiato molto rispetto a quello di quando c’era la lira!
Facciamo un altro esempio. Se andate in un supermercato e volete comprare una confezione di tre scatolette di tonno, il prezzo non è inferiore a 2 euro se va bene per i marchi meno conosciuti, mentre addirittura supera i 3 euro e molto più per i marchi più famosi, cioè più di 6 mila lire per tre scatolette di tonno da 80 grammi, non è assurdo?
Cioè ci sono alcuni prodotti il cui prezzo dovrebbe calare assolutamente, i due prodotti sopra sono solo alcuni esempi, mentre ci sono prodotti che effettivamente dovrebbero costare di più ma costano davvero poco anche sotto 1 euro, che comunque equivalgono a quasi 2 mila delle solite vecchie e malinconiche lire.

Dei prezzi e dell’euro torneremo a parlare, ma concludiamo con la “deflazione” alle porte.

Abbiamo visto che cos'è, perché fa paura e perché rischia di arrivare.
Come evitarla?
Aumentare i prezzi? Sarebbe una follia vista la situazione economica attuale! 
Allora?
Sarebbe meglio ridurre l’IVA, aumentare le buste paghe tramite riduzione delle trattenute e contemporaneamente ridurre il costo del lavoro per le imprese. Solo così il potere di acquisto dei cittadini tornerebbe a salire con conseguente ritorno ad un aumento dei consumi. Quindi se la domanda di prodotti riprenderebbe a crescere, per soddisfarla sarebbero necessarie nuove assunzioni, con aumento dell’occupazione, è tutto questo tornerebbe a vantaggio dello stesso Stato che vedrebbe così aumentare di nuovo le proprie entrate dirette ed indirette!

Ma  forse qualcuno o alcuni, vogliono che la situazione peggiori, se poi riflettete un attimo…… 
<la deflazione rende ancora più ricchi i ricchi>…… potete trarne le conseguenze!!!

Ma il popolo ha fame, sempre più fame!!!


Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto 

venerdì 10 gennaio 2014

Ma come Parla-mento(a) Renato Brunetta a Servizio Pubblico

Prima di riprendere a parlare di nuovo delle cose che non funzionano in Italia e non solo….. voglio fare un piccolo appunto sull'intervento del Deputato Renato Brunetta nella puntata di ieri sera 9 gennaio alla trasmissione Servizio Pubblico condotta da Michele Santoro su LA7.
Penso che tutti avete notato, per chi ha visto la trasmissione, una certa arroganza del Deputato Brunetta nel controbattere quel ragazzo che parlava dei suoi problemi economici ed i sacrifici che deve fare per andare avanti.
Oltre a non capire la situazione di quel ragazzo, che è comune a molti altri cittadini italiani, ha avuto anche la faccia tosta di non farlo parlare addirittura dicendo spudoratamente che lui ha vissuto quella situazione, che ha fatto sacrifici facendo il venditore ambulante ed anche lui guadagnava 800 euro al mese.
Come? 
Brunetta che guadagnava 800 euro al mese?
Quindi Brunetta una decina di anni fa, quando è entrata in circolazione la moneta unica europea (gennaio 2002) faceva il venditore ambulante?
Oppure si riferiva quando faceva il venditore ambulante da ragazzo 30-40 anni fa è guadagnava una cifra di 800 euro? Perché già c’era l’euro?
Magari per “lui” guadagnare 800 euro 30-40 anni fa sarebbe stato davvero una somma ragguardevole per un ragazzo a quei tempi.
Si vede che il “deputato” dice solo stronzate (scusate il termine), ma vedere quel suo atteggiamento ieri sera davvero per niente rispettoso nei confronti di quel ragazzo che rappresentava molti di noi è stato davvero deplorevole.
Non so perché Renato Brunetta continua ad essere invitato alle trasmissioni televisive, io se fossi un conduttore non lo inviterei mai perché è sempre dalla parte del giusto di quello che dice lui e non ammette né critica e né autocritica.
Se davvero era bravo a convincere le persone avrebbe continuato a fare il “venditore ambulante”, ma si vede che non era all'altezza, così si è dato alla politica dove è più facile fare il venditore di parole, visto che è il mestiere del Parla-mento(a).  

Alla prossima 

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto