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mercoledì 16 aprile 2014

EURO: se i conti non tornano di chi sono le colpe? - “NOI” con poche entrate e molte uscite

“Nostre” colpe.
I conti non tornano non solo per colpa degli “Altri" ma anche per colpa di “Noi” stessi, che psicologicamente ci siamo fatti condizionare dal reale valore dell’Euro. Abbiamo perso la testa sentire in TV, alla radio o sui media del web, parlare troppo spesso di milioni di Euro come niente fosse, guadagnati, vinti o spesi come noccioline, perché tutto questo non rispecchia la realtà per il 99% della popolazione. Ci siamo fatti “abbindolare” sia dal guadagno facile sia nello spendere con troppa disinvoltura di più di quello che potevamo, tutto a vantaggio di coloro che hanno pubblicizzato questo <tipo di vita irreale>. 
Infatti le nostre uscite sono aumentate sia come numero di voci che come valore di ogni voce, mentre la nostra entrata “unica”, vedremo più sotto il perché, lo stipendio è rimasto più o meno lo stesso dalla Lira all’Euro. Perché prima, 15-20 anni fa, avevamo come costi fissi acqua, luce, gas, telefono ed i costi per l’automobile, che erano e rimangono delle spese “essenziali”, che comunque, come abbiamo potuto vedere in un post precedente (Costi di utenza e tariffe varie), sono notevolmente rincarate con l’Euro, non solo perché le tariffe sono aumentate ma anche perché nel caso dell’energia elettrica oggi ne consumiamo molto di più a causa dei dispositivi che giornalmente abbiamo collegati alla rete elettrica quali TV, decoder, radio, computer, modem, router, stampanti, cellulari in ricarica, condizionatori, ecc….
A queste spese “necessarie” negli ultimi anni si sono aggiunti altri costi fissi di un certo rilievo quali i servizi ADSL, la Pay TV satellitare e terrestre, servizi di telefonia e internet mobile, che hanno aumentato anche un maggior consumo di energia elettrica come citato precedentemente. Poi troviamo altre spese varie per la partecipazione ai giochi di “illusioni” di possibili vincite che sono ormai una infinità, visto che ci “tartassano” continuamente attraverso ogni media online ed offline, come gratta e vinci che si trovano in tutti i negozi, lotterie quali lotto, 10 e lotto, win for life, superenalotto, vinci tutto superenalotto, superenalotto europeo, scommesse varie su eventi sportivi e non, casinò online, ecc…....    
[L’Italia che Gioca (1), SuperenalottoL’Italia che Gioca (2)Casinò e Roulette] incrementando così le nostre uscite. Tutto questo a vantaggio di chi sta dall’altra parte. Infatti se la persone continuano a spendere in questo modo, per esempio sui servizi di Pay TV per chi sta a casa, o acquistare settimanalmente biglietti per eventi sportivi e non, di un certo rilievo, per chi ha uno stipendio intorno ai 1000 euro al mese, sono spese in uscita notevoli perché tutti sappiamo quanto costano in Euro questi servizi ed eventi rispetto a quando c’era la Lira. Prendiamo come esempio i calciatori, solo i veri fuoriclasse di una volta guadagnavano 1, 2, 5 miliardi di Lire, che a quei tempi, 20-25 anni fa, sembravano cifre astronomiche. Oggi ci sono “finti” campioni che guadagnano minimo da qualche milione di Euro, fino ad arrivare a 10, 15, 20 milioni di Euro (quasi 40 miliardi di Lire). Chi paga tutto questo? Ovvio lo spettatore, sia direttamente con l’acquisto dei servizi a pagamento o dei cari biglietti di eventi sportivi e non, sia indirettamente poi con l’acquisto dei prodotti commercializzati dagli sponsor di questi eventi o società sportive. Questo perché chi è appassionato non vuole rinunciare alle sue “passioni”, che è la leva  che viene sfruttata da chi è dall’altra parte e ci ricava enormi guadagni! Ma è colpa nostra se spendiamo in questo modo in maniera non oculata.
Così abbiamo continuato senza pensarci i primi anni del 2000 con l’entrata in circolazione dell’Euro, perché all’inizio, non ne risentivamo di queste spese, ma adesso invece tali costi “SI” che si sentono. Questo perché c’erano, adesso stanno finendo anche questi,  i nostri risparmi in Lire di un tempo o i risparmi dei nostri genitori e nonni, che hanno fatto da “tappa buchi” dei debiti che man mano si sono creati a causa del consumo veloce dei nostri euri guadagnati. Infatti fino a 15-20 anni fa, qualche anno prima dell’unione monetaria, il risparmio era il punto forte degli italiani, ed era “l’altra” fonte di entrata importante di una famiglia, oltre allo stipendio citato sopra. Oggi invece anche questa fonte “è finita”. 
Vi ricordate quando rendevano i BPF (Buoni Postali Fruttiferi) delle Poste Italiane quando c’era la Lira fino a 20 anni fa? Per non parlare di 30-40 anni fa? Per i Buoni Postali Fruttiferi Ordinari, l’interesse iniziale partiva da minimo del 5% lordo annuo fino ad arrivare al 12% lordo annuo dal 15-20 anno. Mentre i Buoni Postali Fruttiferi Vincolati, addirittura raddoppiavano dopo 3-6 anni e triplicavano dopo i 9 anni. Oggi invece com’è la situazione? Praticamente “cancellata”. Giusto per citarne, oggi i Buoni Postali Fruttiferi Ordinari partono da un interesso lordo annuo dello 0,25% fino a raggiungere un massimo del 3-4% al 10-20 anno, praticamente delle briciole. Non parliamo poi delle banche, che mentre gli interessi sui prestiti e mutui sono alti, gli interessi che loro danno ai risparmiatori sui conti correnti sono ridicoli. 
Proprio qualche giorno fa, ho visto sul mio estratto conto gli interessi che ho percepito dalla mia banca sul deposito del mio conto corrente, circa 10 mila euro, indovinate che interesse ho ricevuto? 0,17 euro ogni trimestre, pazzesco…. praticamente se ci fosse un deposito fisso su un conto corrente l’anno successivo il deposito si troverà diminuito perché è di più il “DARE” fisso in uscita (tenuta conto ed imposta di bollo dello stato) rispetto all’ “AVERE” in entrata considerando solo gli interessi anche se si ha un deposito di 10 mila euro. Non mi sembra giusto.

Ora chiudo questa serie di post che hanno riguardato l’EURO con una postilla: 
con la lira quando veniva al mondo un bimbo nasceva già con un debito sulle spalle di 33 milioni di lire ricordate? Adesso invece nasce con un debito di 33 mila Euro! Povero “bimbo”!!!

Ci sarà mai un rimedio a tutto questo danno? 
Speriamo di SI, perché a tutto c’è un rimedio….tranne alla morte!

Buona Pasqua a tutti

A presto ai prossimi post

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano

lunedì 14 aprile 2014

EURO: se i conti non tornano di chi sono le colpe? - “Gli ALTRI”

Dopo aver elencato nei post precedenti il disagio economico che ne è conseguito con il passaggio dalla Lira all'Euro, ed i motivi perché i conti economici nelle tasche degli italiani e non solo…… non tornano più, vediamo adesso in questo primo di due post, di chi possono essere le colpe.
A prescindere che la maggior parte delle colpe sono da attribuirsi sia al Governo italiano che alla stessa Unione Europea, è da precisare che però le colpe sono anche di tutti noi cittadini. 
Questo post si incentrerà sulle colpe degli Altri, in quello successivo sulle “Nostre” colpe.
Colpe degli “Altri”.
  1. Su tutti, la prima colpa è dello Stato italiano che durante gli aumenti dei prezzi (EURO - Prezzi) e costi dei servizi vari (EURO - Costi di utenza e tariffe varie), con l’entrata in circolazione della moneta unica europea, è stato “volontariamente” assente o meglio “latitante” visto che il ritorno economico provenienti dalle tasse, quale la stessa l’IVA, conseguentemente ai rincari si è raddoppiato. Infatti nel caso dell’IVA anche se il valore è rimasto lo stesso nei primi anni iniziali del 2000 (ma poi è stata innalzata negli anni successivi fino all'ultimo aumento dell'aliquota negli ultimi mesi del 2013), considerando che  il costo di un prodotto nella maggior parte dei casi con l'Euro si è raddoppiato, come abbiamo potuto constatare, conseguentemente quindi anche l’IVA si è raddoppiata.
  2. I produttori, che mentre prima vendevano in Lire poi con l’Euro hanno aumentato quasi duplicato i loro fatturati, ma hanno continuato a pagare gli stipendi ai propri dipendenti come se ancora fossero in Lire  o comunque aumentatoli di poco. Quindi gli stipendi non adeguandosi al continuo aumento del costo della vita che si è avuto con l’Euro, ha comportato oggi una ricaduta sugli stessi produttori che adesso riescono a piazzare con difficoltà sul mercato i prodotti che producono a causa della domanda che è enormemente calata, perché le persone spendono meno costrette dalla mancanza di liquidità.
  3. Poi troviamo i commercianti che all'inizio dovevano esporre i prezzi sia in Lire che in Euro sui prodotti in vendita, quindi non potevano fare troppo i furbi. La “fregatura” però si è avuta dopo il periodo di transizione quando sono rimasti solo i prezzi in Euro, da lì è iniziata la vera escalation dei rincari. Però come abbiamo visto al punto precedente relativo ai produttori, tutto questo oggi si è ritorto anche sugli stessi commercianti che adesso vendono meno, visto che ormai le persone sono state “spennate” per bene negli anni passati.
  4. Le Banche ed istituti di credito incluse le Poste italiane, che con l’Euro danno l’elemosina come interesse sul risparmio e depositi. Prima, in Lire, invece il risparmio era una fonte di guadagno (lo vedremo nel prossimo post) ad integrare le entrate famigliari che permettevano di affrontare altre spese sia utili che futili. Al contrario invece gli interessi che le banche e gli istituti di credito pretendono nel concedere prestiti e mutui sono notevolmente più alti rispetto appunto agli interessi che danno al risparmiatore. Questo è un atteggiamento fatto forse "volontariamente" da parte di questi istituti di credito, per scoraggiare i mutui ed i prestiti. Infatti come tutti noi sappiamo le banche negli ultimi anni non elargiscono più facilmente, come invece dovrebbero fare, il denaro sia ai privati che alle piccole e medie imprese, ma lo preferiscono "dirottarlo" su altre vie quali Titoli di Stato, acquisto di prodotti derivati ad alto rischio, ecc..... (Vedi anche La BCE abbassa i tassi al 0,25%,   Crisi, Banche, Tassi e Mutui,   Mutui Casa – Tassi EURIBOR ed EURIRS). 
  5. Le grandi imprese che dopo ave sfruttato i contributi economici del nostro Stato, il lavoro dei lavoratori italiani, l’inventiva degli italiani, ecc… hanno dislocato e stanno dislocando le loro attività via via in altri stati europei e non, con la scusa della troppa oppressione fiscale, che è pur vera, ma che è utilizzata come giustificazione per chiudere in Italia ed aprire altrove per altri interessi [Lavoro (seconda parte)].
  6. La troppa diseguaglianza tra gli stipendi, tra semplici dipendenti, dipendenti manager, direttori, amministratori delegati, i politici stessi, ecc… [Stipendi (prima parte) - Stipendi (seconda parte)], che è aumentata di parecchio con l’Euro. Chi ha consentito chi si creasse questa situazione di forte disparità nei salari, ovviamente apparteneva, appartiene o è legato alla casta di queste categorie privilegiate.
  7. Ed infine, ma non per ultimo (l’ultima colpa nel prossimo post a seguire), l’Europa che con le sue direttive (Fiscal Compact) non ci ha dato e non ci da fiato, perché da un lato ci dice che dobbiamo riprenderci “teoricamente”mettendo mani alle riforme strutturali, dall'altro lato poi effettivamente ci “affossa” con il “programma di austerity” che ci impone.
Non finisce qui........Le Nostre Colpe

Alla prossima 

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

lunedì 7 aprile 2014

EURO: perché i conti non tornano?

Allora perché è successo tutto questo?
Perché con l’EURO i conti non tornano?

Alcuni dei motivi perché i conti non tornano più con l’Euro, gli abbiamo elencati nei post precedenti EURO - Prezzi ed EURO – Costi di utenza e tariffe varie, dove abbiamo visto come la situazione economica passando dalla Lira all'Euro sia cambiata a nostro svantaggio. Infatti molti di noi hanno potuto constatare di persona come appena gli euri vengono percepiti, subito finiscono e non si riesce ad arrivare a fine mese con uno stipendio intorno ai 1000 Euro. Non oso pensare per quelli che hanno una pensione intorno ai 500 Euro o poco più, che sono gli anziani i più colpiti da questo cambiamento, come sia diventato per loro impossibile avere una vita dignitosa, con la costrizione di fare a volte delle scelte e rinunce assurde quali medicine, riscaldamento e via dicendo.

Ma sono solo questi i motivi per cui i conti non tornano con l’EURO?
Di sicuro questi sono i motivi più importanti, ma c’è ne sono altri.

L’EURO è stato ed è ancora una doppia forbice. Da un lato ha provocato il notevole rincaro dei prezzi come abbiamo visto, dall'altro invece ha determinato in un certo senso una svalutazione degli stipendi.

Infatti mentre con gli stipendi il valore reale dell’Euro è stato applicato, quindi facendo rispettare il cambio 1 Euro = 1936,27 Lire, quindi chi percepiva in Lire uno stipendio di 2 milioni di lire, ha poi con l’entrata dell’Euro percepito uno stipendio intorno ai 1000 euro circa. Invece con i prezzi, costi e tariffe varie come abbiamo potuto appurare nei post precedenti e linkati sopra, il cambio effettivo applicato tra Lira ed Euro è stato di 1 euro = 1000 lire, in questo modo siamo rimasti "fregati", perché abbiamo fatto l’errore di spendere prendendo riferimento 1 euro invece di 50 centesimi di euro (1000 lire).
Un esempio di questo errore è quando andiamo a fare carburante alla nostra auto. Quando c’era la Lira al benzinaio si chiedeva 10, 20, ecc…. mila lire di carburante. Adesso invece minimo si chiede 10 euro di carburante, 5 euro di carburante ormai è una cosa superata. Facendo quindi i conti, se prima mettevamo 10 mila lire di benzina al giorno per 30 giorni spendevamo 300 mila lire al mese cioè il 15% di uno stipendio di 2 milioni di lire. Invece con l’Euro facendo 10 euro di carburante al giorno per 30 giorni si spendono 300 euro al mese cioè il 30% di uno stipendio di 1000 euro (corrispondente ai circa 2 milioni di lire dello stesso stipendio percepito quando c’era la Lira).

Piccola parentesi: è ovvio che questo problema non c’è l’hanno i politici, i manager o direttori di aziende pubbliche e private che guadagnano 30, 50 ed oltre in più rispetto al dipendente del profilo più basso, come abbiamo potuto constatare nei post Stipendi (prima parte) e Stipendi (seconda parte),  quindi si spera che almeno “loro” dovrebbero riuscire ad arrivare a fine mese!!!

Ma ritornando sul valore che avrebbe effettivamente assunto l’Euro una volta in circolazione, è stato un errore che si poteva evitare a monte da parte dell’Unione Europea, se avrebbe subito adottato dall'inizio la banconota da 1 Euro invece che la moneta da 1 Euro, e la banconota da 2 Euro invece anche la moneta da 2 Euro, che ha “fregati” appunto molti di tutti noi.  
L’errore però non è stato solo dell’Unione Europea, ma anche dello stesso Stato italiano, perché è stato latitante, ha lasciato correre tutto senza controlli,  perché tralasciando così la situazione lo Stato ha avuto un maggior gettito nelle entrate che sono aumentate di molto con l'Euro. 
Quindi non c’è da meravigliarsi se la pressione fiscale è arrivata al 44%, visto gli incrementi negli ultimi 10 anni del carburante, acqua, luce, gas e costi vari come riportati da delle indagini di Federconsumatori (Rincaro bollette e Rincaro RC auto), oltre ad altri balzelli  ed imposte nuove. Poi considerando l’Euro e non la Lira, tutto poi si è duplicato e/o comunque notevolmente incrementato.

Chiudiamo qui questo post che ha riguardato il perché con l'Euro i conti non tornano. Nel prossimo post, invece, vedremo di chi sono le colpe, alcune delle quali già menzionate in questo post.

Al prossimo allora!


Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto Di Stefano

lunedì 31 marzo 2014

EURO – Costi di utenza e tariffe varie

In Italia non solo i prezzi dei prodotti sono raddoppiati e triplicati o comunque aumentati di parecchio, ma tale aumento ha riguardato anche altri costi quali, quello dei servizi di utenza domestica, di manutenzione varie, interventi tecnici, e quelli per la salute o la cura della persona. Se vi ricordate quando c’era la Lira una visita oculistica si aggirava intorno alle 100 mila lire ed anche meno, oggi invece intorno agli 80 Euro e più.
Una pulizia dei denti dal dentista costava intorno alle 30-50 mila Lire, oggi intorno alle 40-50 Euro. Anche un semplice taglio di capelli maschile dal barbiere costava 6-8 mila Lire, oggi costa non meno di 8 Euro.
Ed una visita medica, una radiografia, un analisi o esame clinico, ecc… in una struttura pubblica quanto costa??? Credo che ognuno di noi si è accorto della differenza tra il costo in Lire ed il costo in Euro!
Poi ci sono altre tariffe che sono lievitate di molto quali le spese per la manutenzione dell’automobile, con prezzo dei ricambi ed accessori davvero irragionevoli oltre al costo stesso della manodopera, stessa cosa per la manutenzione della casa, chiamare un idraulico o un elettricista sappiamo tutti quanto ci costa.
Anche in questi casi si può cercare una vecchia fattura in lire dell’oculista, o dentista o del meccanico, o di qualsiasi altra fattura in lire che riguarda il costo di un servizio per accorgersi della differenza tra ieri (Lire) ed oggi (Euro).
Ed i costi dei servizi al cittadino? Cioè i costi di utenza quali, l’elettricità, l’acqua, il gas, prestate dalle società statali o private ma comunque legate allo stato, servizi necessari per ciascun cittadino di cui non si può fare a meno, e poi ancora il telefono ed altri abbonamenti vari, incluso lo stesso canone TV che siamo obbligati a pagarlo? Tutti costi che sono notevolmente aumentati, quindi non possiamo solo dare la colpa al fruttivendolo, al commerciante, ecc… che si sono approfittati, ma anche e soprattutto alle società statali, parastatali e S.p.A. ma con partecipazione statale, invece se ne sono super-approfittati nel passaggio dalla Lira all'Euro nell'offrire i servizi necessari alla vita della collettività. Ovviamente lo Stato glielo ha consentito visto il ritorno economico che ne è conseguito sia come azionista di maggioranza o non, e sia come destinatario finale delle tasse.
Infatti, proprio a riguardo alle tariffe delle utenze domestiche, da un indagine della Federconsumatori che vi linko "Indagine Rincaro Bollette" alla fine dell’articolo potete leggere l’incremento notevole delle tariffe, da dove risulta che i costi delle utenze principali quali acqua, luce, gas e rifiuti hanno subito un incremento medio del 60% fino a toccare il 75% dal 2000 al 2012, escludendo l’incremento ulteriore nel 2013, la prova che paghiamo molto ormai molto di più. 
Non riporto i dettagli che potete tranquillamente leggere direttamente sul sito di Federconsumatori.  
Riporto invece un'altra indagine di Federconsumatori che ha riguardato le assicurazioni sulle automobili "Aumenti impressionanti negli ultimi 20 anni delle RC auto", che ha fatto notare come negli ultimi 20 anni a partire dal 1994 le tariffe delle polizze assicurative (per una cilindrata media) sono aumentati di oltre il 254%, quindi un aumento che è iniziato quando c’era la Lira ma che poi è si aggravato e consolidato in maniera più marcata quando è entrato l’Euro. Infatti si pagano assicurazioni annuali intorno ai 500 Euro (quasi 1 milione di vecchie Lire) anche chi come me ha la prima classe, figurarsi chi parte dall'ultima classe o risiede in città a più alto rischio di incidenti.
Infine giusto per concludere questo post sulle tariffe ed altri costi vari che hanno subito un notevole aumento con l’Euro, ma ci sarebbe molto e molto di più da aggiungere, magari potremo ritornarci  in qualche prossimo post futuro anche con delle vostre segnalazioni, chiudo parlando con i tassi di interesse dei mutui. Se prendiamo come esempio il tasso fisso (EURIRS + Spread), prima del 2000 si aggirava intorno al 5-7%, oggi più o meno è rimasto lo stesso, nonostante il tasso fisso EURIRS è comunque molto basso rispetto a più di dieci anni fa, perché le banche sono state furbe invece ad aumentare il loro tasso di guadagno lo Spread. Cosicché il tasso finale di un mutuo fisso è diminuito di poco, ma che poi realmente invece ci costa di più considerando che paghiamo la rata in Euro e non più in Lire. Infatti pagare una rata mensile di un mutuo a tasso fisso tra il 5-7% di 700-800 mila Lire non è la stessa cosa pagare oggi una rata mensile di 500-700 Euro.    

Continua…………..EURO: perché i conti non tornano?

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Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto Di Stefano 

giovedì 20 marzo 2014

EURO - Prezzi


Come sappiamo, con l’Euro, la maggior parte dei prezzi sono appunto raddoppiati, sia i prodotti di maggior uso e consumo, quale i beni alimentari e l’abbigliamento, sia altri prodotti di utilizzo meno frequente, mentre l’elettronica stranamente ha subito una contrazione. Infatti mentre con la Lira il costo di una TV 28 pollici o di un videoregistratore si aggirava intorno al milione di Lire e più, con l’Euro invece, oggi, con la stessa cifra si acquista una TV di ultima generazione e con cifre inferiori anche TV di buona qualità. Questo è il motivo per cui l’elettronica è l’unico ramo commerciale che ha risentito poco della crisi.

Invece, gli altri beni già accennati, come il mangiare sono lievitati di molto. Se vi ricordate la prima cosa di cui si è parlato dopo l’entrata dell’EURO è stato il raddoppio del costo della frutta e verdura, dando poi la colpa ai soli commercianti. Ma ci si è mai chiesti da dove è derivato questo aumento? Non solo dai distributori e dai commercianti come vi hanno fatto credere sempre, ma anche e soprattutto dai produttori. Infatti mentre prima un produttore vendeva al distributore grossista per esempio un kg di mandarino tra le 300-500 Lire, con l’Euro subito hanno venduto lo stesso kg di mandarino a 30-50 centesimo di Euro, perché sembrava un costo troppo basso e ridicolo pensare di vendere quel kg di mandarino tra 15-30 centesimo di Euro per pareggiare il costo delle 300-500 Lire.

Oltre alla frutta si potrebbe fare un lungo elenco di altri dei cibi che hanno subito un rincaro notevole, basta sforzarsi di ricordarsi un po’, oppure trovare qualche vecchio scontrino magari in Lire, o in alternativa fare una ricerca su internet, per confrontare quanto costava qualche cibo a kg in Lire, come pane e carne, ed adesso in Euro, per accorgersi che il più delle volte non sono solo i prezzi sono duplicati ma a volte anche triplicati. Un altro piccolo esempio, sempre per restare nel campo dell’alimentazione, una serata in pizzeria per una pizza ed una birra costava con la nostra moneta nazionale allora solo 7-8 mila Lire comunque meno di 10 mila Lire incluso il coperto, adesso ci vogliono almeno 7-8 euro se non più. Se continuiamo troviamo molti altri alimenti, quali le merendine Fiesta della Ferrero che oggi costano poco meno di 4 euro cioè più di 7 mila Lire, io non ricordo che costavano in Lire così tanto e voi?

Questo per i prodotti alimentari, ma anche il vestiario non se la cava affatto bene. Infatti ci sono maglie o pantaloni di qualità media, ormai quasi tutte Made in Cina e P.R.C. anche se di marca italiana, che costano oltre le 100 Euro, ed altre molto molto di più, cioè più di 200 mila Lire. Scarpe che costano 200-300 Euro, cioè anche più di mezzo milione di vecchie lire, mentre un tempo tra le 50 e 100 mila Lire compravi scarpe davvero ottime, fatte in Italia e che duravano una vita, e le si buttavano o regalavano solo perché non andavano più al piede. Per questo per l’acquisto dell’abbigliamento si aspettano sempre i saldi, che fortunatamente, già da qualche anno la data è stata anticipata.

Per continuare con altri prodotti, vi ricordate il costo stesso delle sigarette? Che in Lire si aggirava al massimo intorno alle 4 mila Lire ed adesso anche più di 4 Euro. Ed ancora io ricordo che una videocassetta VHS di 180 minuti costava intorno alle 3-4 mila Lire proprio esagerando, con la moneta europea subito è costata intorno ai 3 Euro e più.

Ed il costo di un automobile? Prima dell’Euro, con 15-20 milioni di Lire si comprava un ottima automobile con tutti gli accessori, adesso ci vogliono almeno 15 mila euro per avere una buona automobile completa di tutto.

Da notare però che il rincaro continuo dei prezzi si è fermato nell'ultimo anno con l’aggravamento della crisi economica e finanziaria, dopo che ci hanno “spellati” per bene, quando ormai il danno è stato fatto ed i soldi sono quasi finiti.

Per il momento fermiamoci qui, la lista è infinita, perché continuando, se consideriamo anche quanto costa oggi in Euro una casa nuova o vecchia a mq rispetto a quando c’era la Lira nonostante la crisi del mattone (3-4 anni fa prima della crisi il costo addirittura era molto di più), ed ancora il prezzo dei biglietti per i bus ed il trasporto pubblico, il costo del biglietto della lotteria (di questo per fortuna si può fare a meno) o il costo stesso del carburante (che invece non si può fare a meno), etc… etc…, tutti costi che sono spiccati alle stelle mentre noi siamo caduti nelle stalle.



P.S.: Magari ritorneremo su questo post in altre occasioni con delle vostre segnalazioni e commenti. 
  


Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano

sabato 15 marzo 2014

EURO - Ma quanto mi costi?

Continuando il discorso del post precedente se l’EURO è stato ed è la nostra rovina o salvezza (L’EURO: Rovina o Salvezza?), fino a questo momento sembra che sia stato ed è la nostra rovina!
Perché?
La risposta la sapete ed è il pensiero di tutti, che con l’Euro il costo dei prodotti, ma anche dei servizi, è quasi raddoppiato ed a volte anche triplicato. Con la Lira se una cosa costava 1000 Lire, con l’Euro è venuta quasi subito a costare 1 euro cioè 1936,27 lire.
Credo che tutti voi vi ricordate, portavamo con noi il convertitore di monete per fare i conti. Perché nei primi mesi del 2002, data dell’entrata in circolazione della moneta unica europea, per un piccolo periodo di transizione, erano presente contemporaneamente le due valute Lira ed Euro, ma nonostante questo i prezzi appunto per diversi prodotti iniziarono ad aumentare, fino a duplicarsi nei mesi successivi quando finì di circolare fisicamente la Lira. Ma il rincaro riguardò anche i costi dei servizi e di utenze varie, incluse le tasse stesse che inevitabilmente lievitarono.
Da precisare però che l’aumento non fu subito per tutti i prodotti, perché i primi mesi del 2002, durante il periodo di transizione quando era obbligatorio per i commercianti esporre i prezzi sia in Lire che in Euro, la differenza nei prezzi si notava ma non era molto marcata, quindi non ci si faceva molto caso. Ci fu all’inizio solo un piccolo rialzo dovuto più che altro all’arrotondamento Lira-Euro, ma dopo qualche mese quando la moneta da utilizzare divenne obbligatoriamente l’EURO e la Lira non era più accettata, ed inoltre non era più obbligatorio esporre il doppio prezzo Lire-Euro, allora iniziò, consolidandosi nel tempo, la svolta del rincaro dei prezzi in maniera più marcata fino ai nostri giorni. 
Quindi l’EURO ha un “costo” per noi italiani, lo vedremo nei prossimi post con più dettagli soprattutto le voci del rincaro dei prezzi e di altri costi vari, ma senza però divulgarci molto, visto che tutti, penso, abbiamo avuto una esperienza diretta quando abbiamo acquistato qualcosa prima in Lire e poi un po’ di tempo dopo la stessa cosa in Euro.
Comunque molti esempi ed informazioni per confrontare il prezzo di un bene alimentare e non, o il costo di un servizio prima in Lire e poi in Euro, si possono reperire su internet, o magari da qualche vecchio scontrino o fattura in Lire per chi ha avuto cura di conservarli.
Ed infine, dopo aver discusso del rincaro dei prezzi e dei costi, del perché quindi i nostri conti economici non quadrano più con la moneta unica europea, vedere di chi sono le colpe.


Continua………….EURO - Prezzi


Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano 

lunedì 10 marzo 2014

L’EURO: Rovina o Salvezza?

Dopo aver parlato di molte cose che non funzionano in Italia nei post precedenti, dal lavoro alle pensioni agli stipendi [Lavoro (prima parte), Lavoro (seconda parte)Stipendi (prima parte), Stipendi (seconda parte), Pensioni], e di aver già fatto accenno sull’EURO in <Ecco le cose che non funzionano in Italia – Stipendi ed Euro>, in questo primo di una serie di post la discussione si incentrerà sulla moneta unica europea, facendo per adesso solo una piccola premesse prima di approfondire le conseguenze.

La monete unica europea è entrata in vigore il 1 gennaio 1999 ma solo sui mercati finanziari, mentre la circolazione effettiva e fisica dell’EURO è avvenuta dal 1 gennaio 2002 (dal link di Wikipedia Storia dell'introduzione dell'euro).
I tassi di cambio delle varie monete nazionali europee che aderirono all'Euro furono stabiliti nel 1998. Per la Lira il tasso di cambio fu fissato al valore di 1 Euro = 1936,27 Lire. In teoria questi tassi di cambio furono definiti due anni prima nel 1996, quando il rapporto di cambio tra Lire italiana e Marco tedesco, moneta di riferimento, fu fermato a quota 990 cioè 1 Marco = 990 Lire. Questo venne concordato da i nostri rappresentanti politici in quell'anno, che tentarono di ottenere un valore tondo di 1000 Lire rispetto ad 1 Marco tedesco, ma dall'altra parte gli interlocutori europei volevano fissare un valore di 960 ed anche meno per il cambio Marco-Lira. Solo dopo una lunga e difficile trattativa da parte dei nostri governatori italiani, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed il Presidente del Consiglio Romano Prodi, fu fissato definitivamente un valore di 990 (cioè 1 Marco tedesco = 990 Lire italiane), che doveva rimanere tale fino all'entrata in vigore dell’EURO il 1° gennaio 1999,  non più modificabile secondo il Trattato di Maastricht, che diveniva così la parità di base per calcolare il cambio Euro/Lira appunto alla fine del 1998.
Quindi diciamo che il tasso di cambio che fu stabilito tra Euro e Lira era un valore giusto, visto che all'epoca il cambio con la moneta tedesca oscillava intorno al valore di 985 Lire per Marco. 
Le aspettative che tutti noi ci aspettavamo erano quindi buone per il risultato che si era conseguito, così come ci avevano fatto capire e promesso i nostri politici del tempo ai fini degli anni ’90, che spingevano ed erano entusiasti dell’entrate in vigore della moneta unica europea.
Invece sono state completamente disattese dalla cruda realtà poco dopo più di dieci anni di EURO.
Dovevamo stare meglio invece “stranamente” stiamo peggio…….
O meglio sono aumentati i poveri provenienti dal ceto medio che con la lira se la passavano abbastanza bene, mentre i ricchi, con l’euro sono diventati ancora più ricchi.
A pensare che all'epoca, nel 1996, il Governo Prodi introdusse anche l’eurotassa Contributo straordinario per l'Europa, un ulteriore sacrificio per gli italiani per far entrare l’Italia nell'area euro.
Infine, per chiudere questa premessa sull’EURO, sembra che forse i nostri governatori all'epoca hanno “falsificato” o meglio “mascherate” le carte per entrare nell'area euro, come sembra sia avvenuto "Così Prodi e Ciampi truccarono i conti per entrare nell'euro", ma così forse è andato tutto a nostro svantaggio visto che le conseguenze dei nostri giorni?
Allora, l’EURO è stata la nostra Rovina o Salvezza?

Continua……… EURO - Ma quanto mi costi?

 Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia 

Roberto Di Stefano