https://www.cambiamolanostraitalia.org/

giovedì 22 maggio 2014

Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (quarta ed ultima parte)

Un evento importantissimo di questo mese, arriverà esattamente tra tre giorni, con le Elezioni europee, che coinvolgeranno 28 paesi dell’Unione, per la scelta dei rappresentanti al Parlamento europeo delle varie nazioni che ne fanno parte. 
Le votazioni, in realtà iniziano proprio oggi giovedì 22 in Olanda ed in Gran Bretagna, seguiranno poi nei prossimi giorni le restanti nazioni che aderiscono all'Europa unita. Ma la maggior parte però dei cittadini europei andranno alle urne domenica 25 maggio compresi gli italiani. 
Le Elezioni europee quest’anno assumono una grande rilevanza per diversi motivi.
Per la prima volta i cittadini europei possono decidere con il voto, anche se “indirettamente”, il Presidente della Commissione Europea, la figura di spicco del governo dell’unione, che insieme alla Commissione europea prende le decisioni più importanti in tema di politica economica, finanziaria e monetaria. Prima il presidente della Commissione veniva scelto con accordi tra i vari capi di Stato e di governo degli Stati membri. Questo è il motivo principale del voto. 
Ma però nella realtà tale elezioni, oggi sembrano assumere più un “referendum” tra coloro che vogliono l’Euro, la maggior parte dei partiti, e coloro che non vogliono più l’Euro come la Lega Nord di Salvini e forse il M5S di Grillo, questo in Italia, ma situazione simile è anche in altri paesi dell’unione come in Francia, Spagna, Grecia ed altri.
Quindi alla fine risulterà un “voto” per chi è pro o contro l’Europa.
Secondo il mio pensiero un Europa unita ha dei vantaggi enormi, come il semplice spostarsi sia delle persone che delle cose tra i vari paesi dell’unione, senza problemi di frontiere. La possibilità di poter utilizzare una moneta unica nell'effettuare i pagamenti dove circola l’Euro, senza la necessità di cambiare la propria moneta nazionale con la moneta della nazione che si visita, etc….
Allora perché si “odia” oggi questa Europa?
Io credo che sia gli italiani che gli altri europei non odiano affatto l’Europa, ma bensì i politici europei e nazionali che hanno amministrato l’Europa e le loro nazioni negli ultimi 15-20 anni con trattati e leggi, inclusa la gestione sbagliata della moneta unica Euro, che hanno portato oggi molti paesi dell’unione allo “sfascio economico” con rischio di uno “sfascio sociale”.
Ecco perché le prossime Elezioni europee del 25 maggio assumono più un significato di Europa SI o Europa NO, ed ancora Euro SI o Euro NO (vedi anche L’EURO: Rovina o Salvezza? ; EURO - Ma quanto mi costi?).
Vediamo in breve nei nostri confini come si sta svolgendo la campagna elettorale.
Come sempre si è trasformata in un vero teatrino politico <senza esclusioni di colpi> come avviene sempre ogni volta che ci sono delle elezioni. Ma questa volta i toni e forse anche le "bassezze" utilizzate per colpire l'avversario politico sono fuori luogo. 
Le persone vogliono sentirsi dire e poi "subito" vedere realizzati i programmi e le intenzioni che vengono promesse e non essere solo spettatori di questo talk show che è sia televisivo che di piazza, in questo ultimo caso tra Grillo e Renzi, per chi demolisce di più il proprio "nemico politico".  
Un appunto a Beppe bisogna farlo nel linguaggio che sta utilizzando, a volte è troppo esagerato e non bisogna scendere a questi livelli, soprattutto perché nei tempi nostri questo linguaggio “un po’ troppo” di basso livello per non dire altro, arriva a tutti, agli adulti a cui è rivolto per condizionare le loro scelte di voto, ma arriva anche ai piccoli cioè ai bambini che non devono votare. Quindi questo modo di esprimersi di Grillo di certo non è educativo. Lo dico per “lui” perché in questo modo rischia di farsi “odiare” più che “amare”, danneggiando il suo stesso movimento politico che ha creato, che ha davvero la possibilità di vincere queste elezioni europee. 
Da notare, inoltre, che domenica 25 maggio insieme alle elezioni europee in Italia ci saranno anche le votazioni amministrative che coinvolgeranno più di 4000 comuni italiani ed un paio di regioni. Ma stranamente i leader dei maggiori partiti italiani, Berlusconi, Renzi e Grillo sembrano che abbiano accentrato tutti i loro sforzi solo sul voto europeo.
Mentre un anno fa, in occasione delle elezioni Politiche italiane, Berlusconi aveva cercato “di comprare” gli italiani”, con la promessa di restituire l’IMU pagato il 2012 in caso di vittoria.
Matteo Renzi invece è stato molto astuto, perché con i suoi 80 euro [Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (terza parte)] che si troveranno 10 milioni di lavoratori italiani nella busta paga di maggio, ha in un certo senso anche lui effettuato un operazione di “acquisto” di 10 milioni di voti di elettori italiani.
La mia non vuole essere un’affermazione maliziosa nei confronti del Presidente del Consiglio, che stimo come politico per il coraggio che ci mette “se davvero fa sul serio e non bleffa”, e mi è simpatico anche come persona, però non si può negare che è stato molto scaltro e furbo visto la tempistica del provvedimento del bonus degli 80 euro.
Però bisogna dare merito a Matteo Renzi che la promessa degli 80 euro, l’ha fatta e mantenuta prima delle elezioni, a differenza degli altri politici italiani del passato, che facevano solo promesse senza mai mantenerle né prima di un voto e né dopo il voto.
Forse Renzi ha mania di protagonismo? Può darsi! Se Renzi vuole essere un protagonista sulla scena politica, speriamo che lo sia in "positivo”, e solo il tempo potrà dircelo, perché in passato abbiamo già avuto troppi protagonisti negativi a cui abbiamo dato fin “troppo tempo”. 
  
Chiudo questo post e la serie di questi post di maggio, parlando del nemico numero “uno” di queste elezioni politiche ed amministrative cioè <l’astensionismo>, con il rischio che l’affluenza alle urne per il prossimo 25 maggio rischia di essere davvero bassa, non solo per la sfiducia che ormai gli italiani hanno verso i “nostri” politici, ma anche perché il giorno di voto è stato ridotto ad “uno” appunto solo domenica 25 maggio, con molti italiani probabilmente fuori a trascorrere la domenica se sarà bel tempo, per poi ammassarsi nelle ultime ore serali ai seggi, per chi avrà pazienza di aspettare di votare nelle lunghe file che probabilmente si verificheranno. 
Comunque lunedì potrebbe essere "l'alba di una nuova EUROPA".
   
Buon voto a tutti, a chi vota e a chi non, perché anche chi non vota, come forma di protesta, lo si può considerare un voto. 
     
Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

martedì 20 maggio 2014

Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (terza parte)

Nei due post precedenti ho scritto quanto è successo fino adesso in questo mese di maggio, vediamo adesso quello che succederà.

Gli 80 euro vi dicono qualcosa?
E’ la promessa dell’attuale presidente del Consiglio Matteo Renzi, che dovrebbe materializzarsi in questo mese, tra pochi giorni, nella busta paga per circa 10 milioni di lavoratori dipendenti, che guadagnano non più di 25.000 euro annui e/o non percepiscono una busta paga mensile superiore a 1.500 euro al mese!!!!
Se ci fate caso, ho “volontariamente” tralasciato di specificare se gli importi appena citati sono lordi o netti…. Il motivo è semplice, perché fino alla fine dello scorso mese di aprile, quando si discuteva a chi sarebbero andati questi “famosi” 80 euro nessuno è stato molto chiaro a riguardo. Infatti seguendo le varie interviste di politici, nei talkshow televisivi ed ai giornali radio e tv, si pronunciavano in maniera vaga……. Qualcuno diceva che gli 80 euro spettavano a chi guadagnava 1.500 euro netti al mese (ovvio che era sbagliato, perché 1500 euro netti al mese sarebbe già un buon stipendio), altri davano solo i numeri riferendosi ai 1.500 euro senza specificare se lordi o netti per non sbagliarsi…….., ed altri ancora si riferivano al reddito annuo di 25.000 euro senza sbilanciarsi anche loro se lordo o netto.
Stesso errore di "dimenticanza", chi sa se volontariamente o involontariamente, nel precisare se gli importi di 1.500 euro al mese e/o 25.000 euro di reddito all'anno, erano lordi o netti, è stato fatto anche da alcune testate giornalistiche di rilievo.
Solo negli ultimi tempi qualcuno ha corretto un po’ il tiro ed è stato più preciso.
“Uno” però è stato molto chiaro a riguardo dal principio, cioè proprio il premier Renzi che nelle interviste che ha rilasciato nel mese precedente, riferendosi agli 80 euro, aveva detto che sarebbero toccati a chi guadagnava meno di 1.500 euro lordi al mese o che non superava i 25.000 euro lordi annui.
Ed è proprio Il reddito annuale quello preso in considerazione per determinare a chi dare questo “bonus” in quanto più veritiero come parametro e non la busta paga mensile. 
Proprio a riguardo, è meglio precisare che gli 80 euro sarà il “bonus” massimo per chi ha un reddito fino a 24.000 euro lordi annui, mentre man mano diminuisce con i redditi fino a 26.000 euro lordi annui, e quindi molti lavoratori prenderanno molto di meno se non proprio un elemosina se gli 80 euro saranno lordi anche “loro”, altra cosa che non è stata detta e chiarita, quindi da verificare.
Vabbè ormai ci siamo, il 27 del mese è vicino, manca giusto una settimana, e sapremo la verità.

Ed inoltre, in conclusione di questo post, speriamo che questo “bonus” che sarà dato con la mano sinistra non venga poi prelevato, nei mesi a venire, con la mano destra, con altre imposte o balzelli  di vario tipo, o con l’aumento di tasse già esistenti! Ovviamente, se succedesse quest’ultima cosa appena menzionata, sarebbe una “doppia fregatura – cornuti e mazziati” per chi invece non ha ricevuto il bonus, soprattutto i poveri pensionati!

Continua………….Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (quarta ed ultima parte)   


Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia


Roberto Di Stefano  

domenica 18 maggio 2014

Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (seconda parte)

Altro episodio negativo successo in questo mese, l’ennesimo e sempre lo stesso in questa Nostra Italia, è stato ancora una volta il caso di corruzione e tangenti per i lavori di preparazione in vista dell’EXPO di Milano 2015. Cioè la vecchia storia che si ripete……, con molti personaggi che erano stati già coinvolti in tangentopoli negli anni ’90 ed ancora si ritrovano lì a gestire i soldi pubblici... come mai? Non sappiamo se riderci sopra od incavolarsi!!!  
Ed ancora, sempre in questo mese, ci sono altre notizie non positive, una che ha riguardato di nuovo la caduta del PIL in negativo dello 0,1% nel primo trimestre 2014 rispetto alle previsioni che prevedevano un PIL al rialzo se pur minimo dello 0,1% – 0,8% in questo inizio anno 2014.
Le altre notizie negative hanno riguardato invece una nuova caduta dei consumi oltre il 3,5% e quella dei servizi oltre il 2,5% sempre riferito al primo trimestre di quest’anno.
Così ché quella piccola luce flebile che si intravedeva alla fine del tunnel……. sembra di nuovo spegnersi…..
Riusciranno gli 80 euro in più in busta paga per 10 milioni di lavoratori dipendenti, promessi dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, a riaccendere quel piccolo barlume di speranza?

Ah si gli 80 euro…… ne parliamo al prossimo post…… 

Continua……………………………..Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (terza parte)

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

venerdì 16 maggio 2014

Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (prima parte)

Facciamo il punto su questo mese di maggio ricco di eventi già successi ed altri da venire.
Eventi già successi come l'ennesima vittoria della signora Juventus nel campionato di calcio di serie A e quelli da venire come per la prima volta una finale stracittadina della Champions League tra Real Madrid e Atletico Madrid.
Era giusto una parentesi….., ma parliamo di cose serie, quelle appena citate sono passioni per i tifosi e profitti per altri….!
Passiamo a cose un po’ più serie.
Un Evento già accaduto, proprio una settimana fa, è stato l’applicazione della condanna dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a svolgere servizi sociali all'istituto della Sacra famiglia di Cesano Boscone per espiare la pena quale condanna al processo Mediaset. 
Berlusconi però si è lamentato dell’ingiusta condanna che deve scontare, “solo” quattro ore consecutive una volta alla settimana di servizi sociali. A questo punto la domanda nasce spontanea…… se Silvio Berlusconi è innocente la condanna è ingiusta senza nessun dubbio…… 
Ma se Silvio Berlusconi è colpevole la condanna è ingiusta comunque perché troppo “leggera” se il fatto commesso dall'ex Presidente del Consiglio è vero, perché  dei comuni cittadini con fatti meno gravi hanno subito e subiscono sentenze e condanne più dure.
Sempre per quanto riguarda Silvio Berlusconi, in questo mese proprio in questa settimana è scoppiato il caso Timothy Geithner l’ex segretario Usa del Tesoro che ha dichiarato che nel 2011 fu ordito un complotto per far cadere il Governo Berlusconi per costringerlo alle dimissioni.
Come per il libro di Alian Friedman “Ammazziamo il gattopardo”, credo non ci sia niente da sorprendersi ma sono solo delle conferme autoritarie, di chi molti di noi, indipendentemente di destra, di centro o di sinistra, avevamo già intuito per come erano andate le cose verso al fine del 2011, con il culmine nel mese di novembre con Spread “anormalmente” oltre i 500 punti e conseguente dimissioni di Berlusconi.
Lo Spread è importante ma è stato utilizzato ed ancora oggi viene utilizzato come arma di ricatto, per influenzare le vicissitudine politiche ed economiche di un paese sovrano per scopi finanziari... (Il Ricatto dello SPREAD) come volevasi dimostrare!

Continua……………………………..Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (seconda parte)


Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

mercoledì 16 aprile 2014

EURO: se i conti non tornano di chi sono le colpe? - “NOI” con poche entrate e molte uscite

“Nostre” colpe.
I conti non tornano non solo per colpa degli “Altri" ma anche per colpa di “Noi” stessi, che psicologicamente ci siamo fatti condizionare dal reale valore dell’Euro. Abbiamo perso la testa sentire in TV, alla radio o sui media del web, parlare troppo spesso di milioni di Euro come niente fosse, guadagnati, vinti o spesi come noccioline, perché tutto questo non rispecchia la realtà per il 99% della popolazione. Ci siamo fatti “abbindolare” sia dal guadagno facile sia nello spendere con troppa disinvoltura di più di quello che potevamo, tutto a vantaggio di coloro che hanno pubblicizzato questo <tipo di vita irreale>. 
Infatti le nostre uscite sono aumentate sia come numero di voci che come valore di ogni voce, mentre la nostra entrata “unica”, vedremo più sotto il perché, lo stipendio è rimasto più o meno lo stesso dalla Lira all’Euro. Perché prima, 15-20 anni fa, avevamo come costi fissi acqua, luce, gas, telefono ed i costi per l’automobile, che erano e rimangono delle spese “essenziali”, che comunque, come abbiamo potuto vedere in un post precedente (Costi di utenza e tariffe varie), sono notevolmente rincarate con l’Euro, non solo perché le tariffe sono aumentate ma anche perché nel caso dell’energia elettrica oggi ne consumiamo molto di più a causa dei dispositivi che giornalmente abbiamo collegati alla rete elettrica quali TV, decoder, radio, computer, modem, router, stampanti, cellulari in ricarica, condizionatori, ecc….
A queste spese “necessarie” negli ultimi anni si sono aggiunti altri costi fissi di un certo rilievo quali i servizi ADSL, la Pay TV satellitare e terrestre, servizi di telefonia e internet mobile, che hanno aumentato anche un maggior consumo di energia elettrica come citato precedentemente. Poi troviamo altre spese varie per la partecipazione ai giochi di “illusioni” di possibili vincite che sono ormai una infinità, visto che ci “tartassano” continuamente attraverso ogni media online ed offline, come gratta e vinci che si trovano in tutti i negozi, lotterie quali lotto, 10 e lotto, win for life, superenalotto, vinci tutto superenalotto, superenalotto europeo, scommesse varie su eventi sportivi e non, casinò online, ecc…....    
[L’Italia che Gioca (1), SuperenalottoL’Italia che Gioca (2)Casinò e Roulette] incrementando così le nostre uscite. Tutto questo a vantaggio di chi sta dall’altra parte. Infatti se la persone continuano a spendere in questo modo, per esempio sui servizi di Pay TV per chi sta a casa, o acquistare settimanalmente biglietti per eventi sportivi e non, di un certo rilievo, per chi ha uno stipendio intorno ai 1000 euro al mese, sono spese in uscita notevoli perché tutti sappiamo quanto costano in Euro questi servizi ed eventi rispetto a quando c’era la Lira. Prendiamo come esempio i calciatori, solo i veri fuoriclasse di una volta guadagnavano 1, 2, 5 miliardi di Lire, che a quei tempi, 20-25 anni fa, sembravano cifre astronomiche. Oggi ci sono “finti” campioni che guadagnano minimo da qualche milione di Euro, fino ad arrivare a 10, 15, 20 milioni di Euro (quasi 40 miliardi di Lire). Chi paga tutto questo? Ovvio lo spettatore, sia direttamente con l’acquisto dei servizi a pagamento o dei cari biglietti di eventi sportivi e non, sia indirettamente poi con l’acquisto dei prodotti commercializzati dagli sponsor di questi eventi o società sportive. Questo perché chi è appassionato non vuole rinunciare alle sue “passioni”, che è la leva  che viene sfruttata da chi è dall’altra parte e ci ricava enormi guadagni! Ma è colpa nostra se spendiamo in questo modo in maniera non oculata.
Così abbiamo continuato senza pensarci i primi anni del 2000 con l’entrata in circolazione dell’Euro, perché all’inizio, non ne risentivamo di queste spese, ma adesso invece tali costi “SI” che si sentono. Questo perché c’erano, adesso stanno finendo anche questi,  i nostri risparmi in Lire di un tempo o i risparmi dei nostri genitori e nonni, che hanno fatto da “tappa buchi” dei debiti che man mano si sono creati a causa del consumo veloce dei nostri euri guadagnati. Infatti fino a 15-20 anni fa, qualche anno prima dell’unione monetaria, il risparmio era il punto forte degli italiani, ed era “l’altra” fonte di entrata importante di una famiglia, oltre allo stipendio citato sopra. Oggi invece anche questa fonte “è finita”. 
Vi ricordate quando rendevano i BPF (Buoni Postali Fruttiferi) delle Poste Italiane quando c’era la Lira fino a 20 anni fa? Per non parlare di 30-40 anni fa? Per i Buoni Postali Fruttiferi Ordinari, l’interesse iniziale partiva da minimo del 5% lordo annuo fino ad arrivare al 12% lordo annuo dal 15-20 anno. Mentre i Buoni Postali Fruttiferi Vincolati, addirittura raddoppiavano dopo 3-6 anni e triplicavano dopo i 9 anni. Oggi invece com’è la situazione? Praticamente “cancellata”. Giusto per citarne, oggi i Buoni Postali Fruttiferi Ordinari partono da un interesso lordo annuo dello 0,25% fino a raggiungere un massimo del 3-4% al 10-20 anno, praticamente delle briciole. Non parliamo poi delle banche, che mentre gli interessi sui prestiti e mutui sono alti, gli interessi che loro danno ai risparmiatori sui conti correnti sono ridicoli. 
Proprio qualche giorno fa, ho visto sul mio estratto conto gli interessi che ho percepito dalla mia banca sul deposito del mio conto corrente, circa 10 mila euro, indovinate che interesse ho ricevuto? 0,17 euro ogni trimestre, pazzesco…. praticamente se ci fosse un deposito fisso su un conto corrente l’anno successivo il deposito si troverà diminuito perché è di più il “DARE” fisso in uscita (tenuta conto ed imposta di bollo dello stato) rispetto all’ “AVERE” in entrata considerando solo gli interessi anche se si ha un deposito di 10 mila euro. Non mi sembra giusto.

Ora chiudo questa serie di post che hanno riguardato l’EURO con una postilla: 
con la lira quando veniva al mondo un bimbo nasceva già con un debito sulle spalle di 33 milioni di lire ricordate? Adesso invece nasce con un debito di 33 mila Euro! Povero “bimbo”!!!

Ci sarà mai un rimedio a tutto questo danno? 
Speriamo di SI, perché a tutto c’è un rimedio….tranne alla morte!

Buona Pasqua a tutti

A presto ai prossimi post

Per Cambiare la Nostra Italia

Roberto Di Stefano

lunedì 14 aprile 2014

EURO: se i conti non tornano di chi sono le colpe? - “Gli ALTRI”

Dopo aver elencato nei post precedenti il disagio economico che ne è conseguito con il passaggio dalla Lira all'Euro, ed i motivi perché i conti economici nelle tasche degli italiani e non solo…… non tornano più, vediamo adesso in questo primo di due post, di chi possono essere le colpe.
A prescindere che la maggior parte delle colpe sono da attribuirsi sia al Governo italiano che alla stessa Unione Europea, è da precisare che però le colpe sono anche di tutti noi cittadini. 
Questo post si incentrerà sulle colpe degli Altri, in quello successivo sulle “Nostre” colpe.
Colpe degli “Altri”.
  1. Su tutti, la prima colpa è dello Stato italiano che durante gli aumenti dei prezzi (EURO - Prezzi) e costi dei servizi vari (EURO - Costi di utenza e tariffe varie), con l’entrata in circolazione della moneta unica europea, è stato “volontariamente” assente o meglio “latitante” visto che il ritorno economico provenienti dalle tasse, quale la stessa l’IVA, conseguentemente ai rincari si è raddoppiato. Infatti nel caso dell’IVA anche se il valore è rimasto lo stesso nei primi anni iniziali del 2000 (ma poi è stata innalzata negli anni successivi fino all'ultimo aumento dell'aliquota negli ultimi mesi del 2013), considerando che  il costo di un prodotto nella maggior parte dei casi con l'Euro si è raddoppiato, come abbiamo potuto constatare, conseguentemente quindi anche l’IVA si è raddoppiata.
  2. I produttori, che mentre prima vendevano in Lire poi con l’Euro hanno aumentato quasi duplicato i loro fatturati, ma hanno continuato a pagare gli stipendi ai propri dipendenti come se ancora fossero in Lire  o comunque aumentatoli di poco. Quindi gli stipendi non adeguandosi al continuo aumento del costo della vita che si è avuto con l’Euro, ha comportato oggi una ricaduta sugli stessi produttori che adesso riescono a piazzare con difficoltà sul mercato i prodotti che producono a causa della domanda che è enormemente calata, perché le persone spendono meno costrette dalla mancanza di liquidità.
  3. Poi troviamo i commercianti che all'inizio dovevano esporre i prezzi sia in Lire che in Euro sui prodotti in vendita, quindi non potevano fare troppo i furbi. La “fregatura” però si è avuta dopo il periodo di transizione quando sono rimasti solo i prezzi in Euro, da lì è iniziata la vera escalation dei rincari. Però come abbiamo visto al punto precedente relativo ai produttori, tutto questo oggi si è ritorto anche sugli stessi commercianti che adesso vendono meno, visto che ormai le persone sono state “spennate” per bene negli anni passati.
  4. Le Banche ed istituti di credito incluse le Poste italiane, che con l’Euro danno l’elemosina come interesse sul risparmio e depositi. Prima, in Lire, invece il risparmio era una fonte di guadagno (lo vedremo nel prossimo post) ad integrare le entrate famigliari che permettevano di affrontare altre spese sia utili che futili. Al contrario invece gli interessi che le banche e gli istituti di credito pretendono nel concedere prestiti e mutui sono notevolmente più alti rispetto appunto agli interessi che danno al risparmiatore. Questo è un atteggiamento fatto forse "volontariamente" da parte di questi istituti di credito, per scoraggiare i mutui ed i prestiti. Infatti come tutti noi sappiamo le banche negli ultimi anni non elargiscono più facilmente, come invece dovrebbero fare, il denaro sia ai privati che alle piccole e medie imprese, ma lo preferiscono "dirottarlo" su altre vie quali Titoli di Stato, acquisto di prodotti derivati ad alto rischio, ecc..... (Vedi anche La BCE abbassa i tassi al 0,25%,   Crisi, Banche, Tassi e Mutui,   Mutui Casa – Tassi EURIBOR ed EURIRS). 
  5. Le grandi imprese che dopo ave sfruttato i contributi economici del nostro Stato, il lavoro dei lavoratori italiani, l’inventiva degli italiani, ecc… hanno dislocato e stanno dislocando le loro attività via via in altri stati europei e non, con la scusa della troppa oppressione fiscale, che è pur vera, ma che è utilizzata come giustificazione per chiudere in Italia ed aprire altrove per altri interessi [Lavoro (seconda parte)].
  6. La troppa diseguaglianza tra gli stipendi, tra semplici dipendenti, dipendenti manager, direttori, amministratori delegati, i politici stessi, ecc… [Stipendi (prima parte) - Stipendi (seconda parte)], che è aumentata di parecchio con l’Euro. Chi ha consentito chi si creasse questa situazione di forte disparità nei salari, ovviamente apparteneva, appartiene o è legato alla casta di queste categorie privilegiate.
  7. Ed infine, ma non per ultimo (l’ultima colpa nel prossimo post a seguire), l’Europa che con le sue direttive (Fiscal Compact) non ci ha dato e non ci da fiato, perché da un lato ci dice che dobbiamo riprenderci “teoricamente”mettendo mani alle riforme strutturali, dall'altro lato poi effettivamente ci “affossa” con il “programma di austerity” che ci impone.
Non finisce qui........Le Nostre Colpe

Alla prossima 

Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

lunedì 7 aprile 2014

EURO: perché i conti non tornano?

Allora perché è successo tutto questo?
Perché con l’EURO i conti non tornano?

Alcuni dei motivi perché i conti non tornano più con l’Euro, gli abbiamo elencati nei post precedenti EURO - Prezzi ed EURO – Costi di utenza e tariffe varie, dove abbiamo visto come la situazione economica passando dalla Lira all'Euro sia cambiata a nostro svantaggio. Infatti molti di noi hanno potuto constatare di persona come appena gli euri vengono percepiti, subito finiscono e non si riesce ad arrivare a fine mese con uno stipendio intorno ai 1000 Euro. Non oso pensare per quelli che hanno una pensione intorno ai 500 Euro o poco più, che sono gli anziani i più colpiti da questo cambiamento, come sia diventato per loro impossibile avere una vita dignitosa, con la costrizione di fare a volte delle scelte e rinunce assurde quali medicine, riscaldamento e via dicendo.

Ma sono solo questi i motivi per cui i conti non tornano con l’EURO?
Di sicuro questi sono i motivi più importanti, ma c’è ne sono altri.

L’EURO è stato ed è ancora una doppia forbice. Da un lato ha provocato il notevole rincaro dei prezzi come abbiamo visto, dall'altro invece ha determinato in un certo senso una svalutazione degli stipendi.

Infatti mentre con gli stipendi il valore reale dell’Euro è stato applicato, quindi facendo rispettare il cambio 1 Euro = 1936,27 Lire, quindi chi percepiva in Lire uno stipendio di 2 milioni di lire, ha poi con l’entrata dell’Euro percepito uno stipendio intorno ai 1000 euro circa. Invece con i prezzi, costi e tariffe varie come abbiamo potuto appurare nei post precedenti e linkati sopra, il cambio effettivo applicato tra Lira ed Euro è stato di 1 euro = 1000 lire, in questo modo siamo rimasti "fregati", perché abbiamo fatto l’errore di spendere prendendo riferimento 1 euro invece di 50 centesimi di euro (1000 lire).
Un esempio di questo errore è quando andiamo a fare carburante alla nostra auto. Quando c’era la Lira al benzinaio si chiedeva 10, 20, ecc…. mila lire di carburante. Adesso invece minimo si chiede 10 euro di carburante, 5 euro di carburante ormai è una cosa superata. Facendo quindi i conti, se prima mettevamo 10 mila lire di benzina al giorno per 30 giorni spendevamo 300 mila lire al mese cioè il 15% di uno stipendio di 2 milioni di lire. Invece con l’Euro facendo 10 euro di carburante al giorno per 30 giorni si spendono 300 euro al mese cioè il 30% di uno stipendio di 1000 euro (corrispondente ai circa 2 milioni di lire dello stesso stipendio percepito quando c’era la Lira).

Piccola parentesi: è ovvio che questo problema non c’è l’hanno i politici, i manager o direttori di aziende pubbliche e private che guadagnano 30, 50 ed oltre in più rispetto al dipendente del profilo più basso, come abbiamo potuto constatare nei post Stipendi (prima parte) e Stipendi (seconda parte),  quindi si spera che almeno “loro” dovrebbero riuscire ad arrivare a fine mese!!!

Ma ritornando sul valore che avrebbe effettivamente assunto l’Euro una volta in circolazione, è stato un errore che si poteva evitare a monte da parte dell’Unione Europea, se avrebbe subito adottato dall'inizio la banconota da 1 Euro invece che la moneta da 1 Euro, e la banconota da 2 Euro invece anche la moneta da 2 Euro, che ha “fregati” appunto molti di tutti noi.  
L’errore però non è stato solo dell’Unione Europea, ma anche dello stesso Stato italiano, perché è stato latitante, ha lasciato correre tutto senza controlli,  perché tralasciando così la situazione lo Stato ha avuto un maggior gettito nelle entrate che sono aumentate di molto con l'Euro. 
Quindi non c’è da meravigliarsi se la pressione fiscale è arrivata al 44%, visto gli incrementi negli ultimi 10 anni del carburante, acqua, luce, gas e costi vari come riportati da delle indagini di Federconsumatori (Rincaro bollette e Rincaro RC auto), oltre ad altri balzelli  ed imposte nuove. Poi considerando l’Euro e non la Lira, tutto poi si è duplicato e/o comunque notevolmente incrementato.

Chiudiamo qui questo post che ha riguardato il perché con l'Euro i conti non tornano. Nel prossimo post, invece, vedremo di chi sono le colpe, alcune delle quali già menzionate in questo post.

Al prossimo allora!


Dite la vostra!

Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto Di Stefano