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martedì 29 novembre 2016

4 dicembre 2016 “Referendum popolare confermativo sulla riforma costituzionale” – SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (terza parte)

Dopo la seconda parte del post Referendum 4 dicembre 2016 - SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (2° parte) eccoci alla terza e conclusiva parte a discutere degli articoli più rilevanti che saranno modificati dalla riforma costituzionale Renzi-Boschi.
  
Modifiche al Titolo V della Costituzione, che riguarda per lo più le autonomie locali.
Con la modifica all’art. 114 della Costituzione, vengono soppresse le Provincie, che dovrebbero già essere soppresse…., mentre rimangono le Regioni, le città metropolitane e i Comuni.
Forse l’abrogazione delle Provincie è un altro errore, se poi le competenze non verranno “come si deve” trasferite alle Regioni. Però non si può negare che con l’abolizione delle Provincie si ridurrebbero notevolmente i costi della politica, perché non ci sarebbero più Consigli provinciali, Presidenti, ecc…., che in Italia “forse” erano un po’ troppi!
Magari per le Provincie si poteva fare come si è fatto per il Senato….. Si poteva ridurle in maniera drastica invece di abrogarle del tutto! Magari in proporzione all’estensione territoriale con un organo politico ridotto oppure sostituito da una figura politica che rappresentasse il governo centrale con un ruolo da intermediario tra Comuni e Regione.
Dico questo perché, già da quasi un anno si parla già di macro-regioni che dovrebbero sostituire le Regioni attuali, per una ulteriore riduzioni dei costi. Magari in questo secondo tempo si attuerebbe l’abrogazione definitiva delle Provincie, e la sostituzione delle Regioni con le macro-regioni!
Ma comunque sull’abrogazione delle Provincie mi trovo concordo, però avrei preferito anche abolire il Senato…. Per come verrà ridotto… non di numero ma di funzioni, ribadisco, non so a che cosa servirà!
Ma procediamo vedendo le altre modifiche previste dal DDL Boschi sulla riforma costituzionale.
Probabilmente una delle modifiche che fa davvero più “rabbia” e che di sicuro agita gli animi e la riduzione della potestà legislativa delle Regioni, perché anche se i poteri delle Regioni rimangono pressoché gli stessi già previsti dall’art. 117 della Costituzione testo vigente, con la modifica appunto all’art. 117 della Costituzione, in alcune materie il Governo può sostituirsi, anzi si appropria di poteri per decidere in tema di produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia (lettera v art. 117 della Costituzione testo modificato), infrastrutture strategiche e grandi reti di trasporto e di navigazione d’interesse nazionale, ecc… (lettera z art. 117 della Costituzione testo modificato). Cioè il Governo può decidere "cosa fare", nel bene e nel male, anche in ambito locale in ciascuna Regione.
Cioè, mentre fino a diversi anni fa, quando si parlava di riforme costituzionale, si parlava anche di federalismo per dare più autonomia e potere alle regioni, invece adesso si verificherebbe l’opposto, cioè si accentrerebbe ancora di più il potere al governo centrale riducendo ulteriormente i poteri delle Regioni.

OK basta così, termino qui questo post diviso in tre parti, dove ho cercato di riassumere gli articoli più rilevanti che la riforma costituzionale Renzi-Boschi “intaccherà” ma ce ne sono molti altri articoli che saranno modificati e che ognuno di voi può andare a leggerli tranquillamente per maturare una decisione se votare SI o votare NO. 
Vi posto di nuovo i link a riguardo:

Ecco l'ultimo post per le considerazioni finali e se è meglio votare SI oppure NO!
Referendum 4 dicembre 2016 - SI o NO alla riforma costituzionale Renzi-Boschi?

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

lunedì 28 novembre 2016

4 dicembre 2016 “Referendum popolare confermativo sulla riforma costituzionale” – SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (seconda parte)

Continuiamo quanto iniziato al post precedente, Referendum 4 dicembre 2016 - SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (1° parte), sulle modifiche previste con la riforma costituzionale del  DDL Boschi.

Diciamo però che non tutte le modifiche sono negative….! Una positiva è l’introduzione  del referendum “propositivo” previsto dall’art. 71 della Costituzione testo modificato. Però dobbiamo dire, sempre a proposito dei referendum, che purtroppo sempre all’art. 71 della Costituzione testo modificato, viene innalzato il numero della raccolta di firme per indire un referendum da 50.000 a 150.000 elettori.
Altra modifica discutibile è all’art. 79 della Costituzione testo modificato, dove sull’amnistia e l’indulto è prevista la decisione solo della Camera dei deputati, mentre nel testo vigente che si vorrebbe modificare con questa riforma costituzionale, la competenza attualmente è sia della Camera dei deputati che del Senato della Repubblica.
Ma procediamo.
Altra competenza “esclusiva” prevista dalla riforma costituzionale Renzi-Boschi, che l’approvazione delle leggi di bilancio e del rendiconto consuntivo presentati dal Governo (art. 81 della Costituzione testo modificato) spetterà solo alla Camera dei deputati!
Il dubbio mi assale….. Allora a che serve il Senato della Repubblica? Se avrà solo competenze secondarie di poco conto…… escludendo quella dove partecipa all’elezione del Presidente della Repubblica (art. 83 della Costituzione testo vigente) ed alla nomina di due membri della Corte Costituzionale (art. 135 della Costituzione testo modificato)!
Eppure i membri del Senato della Repubblica avranno gli stessi privilegi di garanzia previsti dall’art. 68 della Costituzione testo vigente, che garantisce l’immunità parlamentare sia ai deputati sia ai senatori e che non cambierà con la riforma costituzionale messa a referendum dell’ormai prossimo 4 dicembre 2016!  
Vabbèh… diciamo che c’è stata una svista!
Ma a proposito dell’immunità parlamentare, per procedere nei confronti del Presidente del Consiglio e dei Ministri, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, chi ha il diritto a dare l’autorizzazione a procedere secondo le norme stabilite con legge costituzionale? Ovviamente solo la Camera dei deputati (art. 96 della Costituzione testo modificato)! Ed il Senato della Repubblica? Ancora una volta starà a guardare!  
Chiudiamo questa seconda parte sulle modifiche sostanziali previste dalla riforma costituzionale Renzi-Boschi per quanto riguarda i pro e i contro di questa riforma, con la modifica all’art. 99 della Costituzione che sancisce l’abrogazione del CNEL (Consiglio Nazionale, dell’Economia e del Lavoro) organo di consulenza delle Camere e del Governo in materia economica e sociale!
<Non credo che abolendo il CNEL si sana il bilancio dello Stato italiano>!
I “buchi” da tappare dello sperpero di denaro pubblico sono altri e molto più grandi!

Concludiamo con l'ultimo post che riguarda le modifiche previste dalla riforma costituzionale del DDL Boschi al Titolo V della Costituzione italiana:
Referendum 4 dicembre 2016 - SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (3° parte)

Ecco di nuovo i link per vedere le modifiche costituzionali previste dal DDL Boschi:

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

domenica 27 novembre 2016

4 dicembre 2016 “Referendum popolare confermativo sulla riforma costituzionale” – SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (prima parte)

Ed eccoci qua, dopo le anticipazioni dei primi due post (Il Ricatto dello SPREAD sul Referendum italiano e Premessa per il Referendum del 4 dicembre 2016), ad affrontare la riforma costituzionale prevista dal Disegno di Legge <Boschi>, almeno per quanto riguarda le cose più eclatanti…….perchè le modifiche sono tantissime che riguardano quasi tutta la II° parte della Costituzione cioè l’Ordinamento della Repubblica!       
Alla fine in un post conclusivo e riepilogativo delle cose positive e negative previste dalla suddetta riforma, vedremo se sarà meglio votare SI oppure NO! 
                                                                                                        
Il quesito referendario confermativo, un pò troppo striminzito rispetto alle innumerevoli modifiche apportate.... è il seguente:   
   
 «Approvate voi il testo della legge costituzionale concernente "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione" approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?»
SI
NO
   
Poiché per questo tipo di referendum non è necessario raggiungere nessun “quorum”, qualsiasi sia il numero delle persone che si recherà al voto sarà valido e determinerà le sorti della nostra carta Costituzionale, anche se la differenza tra il SI ed il NO sarà di “1”” voto solo!
Come ho scritto in precedenza le modifiche apportate al testo costituzionale sono moltissime e ciascuno può leggerle e controllarle in modo che maturi la propria scelta, e non lasciarsi solo condizionare dalle correnti del SI e del NO! Anzi invito a farlo, per non votare o meglio “non firmare” una <cambiale in bianco>!
Ecco il link Confronto tra il testo vigente e quello modificato dalla riforma dove in parallelo c’è un confronto tra il testo vigente e quello modificato previsto dalla riforma Renzi-Boschi. Il collegamento web l’ho preso dal sito: referendumcostituzionale.online
Mentre per il solo testo modificato ecco il link del DDL Boschi (dal sito istituzionale senato.it) Testo modificato della riforma costituzionale DDL Boschi

Ma adesso iniziamo!
Come “euforicamente” divulgato, per convincere le persone a votare a favore del referendum, è che questa riforma costituzionale riduce i costi della politica tramite la “sola riduzione” del numero dei parlamentari o meglio dei solo “senatori” da più di 300 a 100, che però non saranno più elettivi, non sarà il popolo sovrano ad eleggerli, ma saranno nominati (modifiche all’art. 57 della Costituzione). 
Nella riforma costituzionale Renzi-Boschi non è previsto “cosa e quanto” percepiranno <questi senatori nominati>, poiché all’art. 69 della Costituzione testo modificato si fa riferimento alla sola indennità prevista per i membri della Camera dei deputati!
Quindi già considerando questi due articoli è come firmare una cambiale in bianco!
Ma andiamo avanti….!
Si dice che eliminando questo bicameralismo perfetto o paritario…… come lo si vuol chiamare…. si mette fine al ping-pong delle leggi tra Camera e Senato!
Questo in parte è vero, ma per i Disegni di Legge (DDL) “la partita di ping-pong” rimane! (Vedere modifiche all’art. 70 e 71 della Costituzione)
A proposito l’art. 70 della vigente Costituzione italiana, da solo <due righe> con il testo modificato dal DDL Boschi è diventato molto più lungo e corposo forse un po’ troppo esagerato…..! 

Articolo 70 della Costituzione italiana - testo vigente

Articolo 70 della Costituzione italiana - testo modificato

Sempre in riferimento all’art. 70 modificato ed ad altri articoli successivi, esclusi i disegni di legge e le leggi in materia costituzionale, la maggior parte delle leggi più rilevanti sono di “esclusiva” competenza della Camera dei deputati, che insieme alle competenze che spettano al governo (art. 92 della Costituzione testo vigente e modificato) praticamente accentrano “una tale forza di potere” da rendere inutile lo stesso Senato della Repubblica! Tanto è vero che la fiducia al Governo e le mozioni di sfiducia, con la riforma costituzionale (modifiche all’art. 94 della Costituzione), spetterà esclusivamente solo alla Camera dei deputati!  
“Cosa alquanto anomala però…….” è che se pure rimane il Senato (a questo punto a che serve….), ai “suoi membri” è riconosciuta e permane l’immunità parlamentare prevista dal vigente art. 68 Costituzione, “stranamente” uno dei pochi non modificato…chi sa perché!

Cambiamo La Nostra Italia                                                                                                               
Roberto Di Stefano  

martedì 22 novembre 2016

Premessa per il prossimo Referendum sulla Riforma Costituzionale Renzi-Boschi del prossimo 4 dicembre 2016

Nel post precedente Il Ricatto dello Spread all’Italia sul Referendum Costituzionale ho accennato al Referendum del prossimo 4 dicembre 2016 per quanto riguarda la Riforma Costituzionale Renzi-Boschi. Da precisare che è un voto referendario e non un voto al governo italiano, cioè non deve essere considerato un voto Pro o Contro il governo Renzi.

Sebbene Matteo Renzi, ha sbagliato, come lui stesso ha ammesso, personalizzando mesi fa questo Referendum, ricorrendo direttamente al popolo italiano per avere la “Fiducia” per continuare con le "sue" riforme “necessarie” al paese Italia. Ma stavolta è più complicato rispetto alle diverse volte che ha chiesto la “fiducia” ai parlamentari su alcune leggi del suo governo, convincendo sempre quest’ultimi a votare alla fine a “suo favore” con la minaccia di nuove elezioni e con la conseguente perdita delle poltrone……!
Con il popolo italiano sarà diverso…….. nonostante la minaccia dello SPREAD, delle agenzie di rating, della BORSA e delle pressioni europee ed internazionali che premono per influenzare ed indirizzare gli italiani verso.... il "SI".

Lo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi, pur di convincere gli italiani a votare a favore della riforma costituzionale, si è messo contro la politica economica di austerity e dei migranti dei “burocrati” europei e del presidente della commissione Junker! 
Ma chi sa se è vero o no?  Oppure è tutto un bluff una messinscena?

Inoltre Renzi ancora una volta è ricorso alla  “mancietta” ai bonus a disposizione!
Come in elezioni passate era ricorso al bonus degli 80 euro (80 euro ed elezioni Europee) anche stavolta per convincere gli italiani a votare SI, in particolare per convincere i giovanissimi appena diciottenni ma l’età gusta per votare…… “SI” ha adottato ed è già in vigore il Bonus Cultura che prevede un bonus di spesa di 500 euro da assegnare ai diciottenni!


Ed ancora Matteo Renzi, sta facendo pressing sugli italiani all’estero a votare a favore del SI!
Ma è normale che un “italiano all’estero” deve decidere sulle leggi che poi dovranno osservare solo gli italiani in Italia?

D’altro canto non si può negare però, che dall’altro lato della barricata..., tutti i politici dell’opposizione ed anche parti di quelli che sostengono il governo, vedesi minoranza dem, sono a favore del NO, che quindi Renzi, in un certo senso, si trova tutti contro. Questo non vorrà dire che se vince il NO devono esultare Berlusconi, D’Alema e compani…., NON è assolutamente un voto a favore “loro” e né un voto contro Renzi, ma è un voto importantissimo sulla riforma della nostra Costituzione e come tale dovrà essere considerato.  

Ed ora iniziamo con la prima parte del post su quello che prevede la riforma costituzionale del DDL Boschi:


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

venerdì 18 novembre 2016

Ecco ci risiamo…. Il Ricatto dello SPREAD all’Italia “Il Ritorno” - 5 anni dopo alla vigilia del Referendum sulla Riforma Costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016


Correva l’anno 2011 in piena crisi economica e con la speculazione finanziaria “concentrata” sull’Italia fino a sconvolgere la nostra legislatura “costringendo” il premier in carica allora del governo italiano, Silvio Berlusconi (ultimo Presidente del Consiglio dei Ministri eletto dai cittadini italiani) a cedere ed a dare le dimissioni dalla forte pressione europea ed internazionale tramite “l’arma dello SPREAD” che nel novembre del 2011 raggiunse un picco di oltre 500 punti.
Ed adesso??? Ci risiamo….. man mano che ci avviciniamo al giorno “fatidico” del Referendum sulla Riforma Costituzionale Renzi-Boschi del 4 dicembre 2016, lo Spread tra i BTP italiani ed i BUND tedeschi è iniziato a salire in maniera “marcata” ad oltre 180 punti base.
Questa “febbre” dello SPREAD probabilmente continuerà a salire man mano che si avvicina il referendum, schierandosi nettamente dalla parte del “SI”, per influenzare con la “paura” la scelta degli italiani, perché dai sondaggi, per quanto siano credibili……, sembra che il NO per il momento prevale sul SI.
Ancora una volta si utilizzano strumenti finanziari per scopi “non finanziari” ma come invadenza e minaccia nei confronti di un popolo sovrano!
Cinque anni fa lo “Spread” riusci a influenzare le scelte politiche, ma adesso è il popolo che va a votare…… Ed una cosa è influenzare 1000 persone tra deputati e senatori mentre è tutt’altra cosa influenzare 20-30-40 e passa milioni di votanti!
Se lo SPREAD continua così…… probabilmente riuscirà ad ottenere l’effetto opposto…… convincere anche gli indecisi ed alcuni SI a votare NO al Referendum!
Ed abbiamo visto che è successo, sempre quest’anno nel Regno Unito ed in U.S.A.!
Poiché non c’è 2 senza 3…….. Dopo la Brexit e l’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti d’America, una nuova nuvola tempestosa si sta avvicinando…., che scombussolerà e che darà “forse” il colpo decisivo alla disfatta “del piano” dei burocrati, dell’elite, della finanza e della grande casta….. “europea ed internazionale”, che avevano ed hanno tuttora programmato “un nuovo mondo fondato totalmente sulla ricchezza e sul controllo totale…. tramite la schiavitù 2.0”!

Ecco il link del post sulla premessa della riforma costituzionale argomento del Referendum del prossimo 4 dicembre 2016: 

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

lunedì 24 ottobre 2016

Aumenti Costi Bancari 2016 “per salvare le 4 banche fallite” – Nuovi costi BNL Revolution

Alla fine pagano sempre gli stessi…..” i cittadini”!
Perché scrivo questo?
Vi ricordate le quattro banche fallite, ETRURIA, MARCHE, CARIFERRARA, CARICHIETI, che hanno fatto perdere migliaia di euro a centinaia di risparmiatori, ma che sono poi state salvate, in un certo senso, dal governo Renzi e con l’aiuto anche degli altri istituti di credito italiani?
Appunto salvati…. Ma ancora una volta con i nostri soldi!
I responsabili invece non pagano mai….!
Sono i nostri soldi sia per quanto riguarda l’intervento del Governo sia per l’intervento degli altri istituti finanziari.
E’ proprio in quest’ultimo caso la prova è confermata, guarda caso la coincidenza negli aumenti, almeno nel mio caso, della tenuta e gestione dei costi del conto corrente bancario dal 2016.
Io ho un conto corrente BNL Revolution, il cui costo prima degli aumenti scattati il 1° luglio di quest’anno, era conveniente, adesso è una batosta. Mentre prima il costo prevedeva, oltre alla tassa di bollo trimestrale prevista per legge, altri soldi che vanno al governo……, un canone mensile di euro 4,90 addebitato solo al mese in cui veniva fatta un’operazione allo sportello senza limiti di operazioni poi in quel mese di addebito sempre allo sportello, mentre le operazioni online erano gratuite e c’era un costo solo relativo ai singoli bonifici.
Adesso? Dall’estate di quest’anno?
I costi sono aumentati sia come valori che come voci.
Infatti adesso il costo del conto corrente Revolution della BNL ha un canone mensile al mese per le operazioni che vengono effettuate allo sportello di euro 6,90 (non più euro 4,90), ed inoltre tale voce di canone mensile adesso è applicata anche alle operazioni di bonifici online (che fino al 30 giugno non c’era) ed il costo è di euro 4,00/mese (ridotto a euro 2,00 se è attivo l’accredito dello stipendio o una domiciliazione attiva di un’utenza), escluso il costo del bonifico che rimane a parte. 

NOTA: aggiornamento (29/10/2016) su nuovi costi tenuta conti online BNL Revolution. In riferimento ai costi di 2 e/o 4 euro/mesi sopra appena descritti, ho notato dal mio estratto conto che sono stati applicati comunque e indipendentemente se si fanno o no operazioni online, non ho fatto bonifici negli ultimi mesi. Nel mio caso pur avendo l'accredito dello stipendo e utenza Fastweb, la BNL mi ha comunque addebitato il costo di euro 2/mese senza aver fatto bonifici online nei mesi scorsi, quindi anche ciò che riporta il documento di comunicazione della BNL (immagine sotto) non è trasparente ma falso se mi sono comunque trovati tali addebiti fissi entrati in vigore dal primo luglio 2016.   

Di seguito trovate l’immagine dei nuovi costi del Conto BNL Revolution

Gli interessi che da la banca, nel mio caso la BNL, sono davvero irrisori, meno di 0,50 euro/trimestre, cioè meno di 2 euro/anno. 

Come la BNL però anche altri istituti di credito hanno aumentato i costi quest’anno, giustificando queste modifiche "secondo le loro ragioni" come aumento dei costi supportati! Ma quali costi se le operazioni sono tutte online...??? Se stanno addirittura provvedendo a chiudere sportelli fisici con conseguentemente riduzione del personale?
Però nelle settimane passate alcune trasmissioni hanno parlato di questi aumenti ed hanno scoperto che il tutto era riconducibile invece al salvataggio delle quattro banche “fallite – SALvate – RESUSCITATE” ancora una volta con i nostri soldi!!!

PS: purtroppo, possiamo cambiare banca o altro istituto di credito, ma siamo comunque "COSTRETTI ed ESTORTI" dallo Stato a tenere un conto obbligatorio per l'accredito dello stipendo o della pensione.

Questo purtroppo è la politica del governo italiano che ci amministra o meglio amministra i nostri soldi!


 Alla prossima  

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano 


giovedì 1 settembre 2016

Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COME EVITARE di CADERE nel “TRANELLO” (3° e Ultima Parte)

Nei post precedenti abbiamo visto cosa sono e per quale scopo vengono utilizzati il phishing, lo  scam e lo spam Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COSA SONO (1° Parte) o le email infette Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COSA SONO (2° Parte).  

Possiamo però evitare di non cadere nella trappola di queste email ingannevoli. 

Per fare questo è necessario controllare effettivamente il MITTENTE del messaggio e non fidarsi “subito” a prima vista del nome del mittente che compare nella notifica della posta in arrivo e riportato nell'email principale nella sezione del mittente alla voce Da: 
Tra un po’ vedremo come!
Al 99% il mittente del messaggio email è un “alias email”, cioè un indirizzo email “fasullo”, nel senso che compare come mittente (può solo spedire) ma non funziona come destinatario (non può ricevere). In questi casi se volessimo rispondere a queste tipi di email truffe e spazzature il nostro messaggio di posta ci ritornerebbe indietro perché il destinatario è inesistente.
Questo spiega il perché il più delle volte riceviamo email uguali ma che presentano mittenti diversi di volta in volta, perché in questo caso oltre al’indirizzo email “finto” vengono utilizzate anche nomi inventati.
Prima di  “smascherare” il vero mittente del messaggio,  per scoprire che “è un mittente falso”, devo fare un ultima precisazione. La maggior parte delle volte il destinatario di queste email, alla voce A: risulta “nessuno” oppure “undisclosed-recipients”, oppure è “vuoto”, ma può anche apparire il nostro vero indirizzo email che può trarci in inganno che sia un email vera da un mittente che ci conosce, ma non dobbiamo “abboccare” perché è facile ormai che il nostro indirizzo email, anche per una sola volta che lo abbiamo utilizzato per una qualsiasi tipo di registrazione fatta sul web, venga poi comunicato gratuitamente ed anche a pagamento a terzi in maniera incontrollata, questo spiega le tantissime inutile email che riceviamo.
Adesso  vediamo come “scoprire” e individuare il vero mittente di un email truffa o spazzatura, analizzando diversi casi.

1.     Phishing_sfruttando il “nome” Poste Shop  
nella 1° immagine seguente vediamo che il mittente nella casella Da: a prima vista è Poste Shop
immagine_1-phishing_posteshop_1 (cliccare per ingrandire)

nella 2° immagine sottostante, per vedere i dettagli del messaggio di posta elettronica andiamo nel menù File quindi in Proprietà
immagine_02-phishing_posteshop_2 (cliccare per ingrandire)

ci ritroveremo nella scheda “Generale” dove risulta che il mittente non è più Poste Shop ma bensì qualcun altro, come si può vedere nella 3° immagine seguente
immagine_03-phishing_posteshop_3 (cliccare per ingrandire)

a conferma di ciò nella 4°immagine sottostante nella scheda “Dettagli”  (a fianco alla scheda “Generale”) viene confermato che il mittente non è Poste Shop ma un “il pingopallino” di turno
immagine_04-phishing_posteshop_4 (cliccare per ingrandire)

2.     Phishing_sfruttando il “nome” BancoPosta
Più o meno è molto simile al precedente caso di Poste Shop, la mail sembra ben struttura e sembra pervenire “realmente” dalle Poste (immagine 5° sottostante)
immagine_05-phishing_BancoPosta_1 (cliccare per ingrandire)

però come abbiamo fatto nel primo caso, se andiamo dal menù File in Proprietà del messaggio di posta, già nella scheda “Generale” risulta che il mittente è completamente diverso ed anche poco esperto, utilizza un account Yahoo, come si può vedere nella 6° immagine seguente
immagine_06-phishing_BancoPosta_2 (cliccare per ingrandire)

conferma dell’inganno del mittente nella 7°immagine sottostante nella scheda “Dettagli” viene confermato che il mittente appunto non è BancoPosta ma l’imbroglione di turno
immagine_07-phishing_BancoPosta_3 (cliccare per ingrandire)
  
3.     Phishing_sfruttando il “nome” MPS (Monte dei Paschi di Siena)
Come negli altri due casi delle Poste, nell’email principale il mittente “sembra” MPS, addirittura c’è un mio indirizzo email come destinatario (oscurato per la mia privacy), immagine 8° seguente
immagine_08-phishing_MPS_1 (cliccare per ingrandire)

peccato però che per il truffatore io non ho nessun conto con MPS, quindi automaticamente risulta subito una truffa, confermata da un mittente inusuale nella scheda “Dettagli” nell’immagine 9° sottostante
immagine_09-phishing_MPS_2 (cliccare per ingrandire)

4.     eMail di Spam e Scam
Nei casi di spam e scam le email sono molto simili a questa seguente immagine 10°, dove, sempre un mittente utilizzando un alias email, cerca di convincere il destinatario dell’email a compiere l’azione di cliccare sul collegamento internet riportato nel messaggio
immagine_10-spam&scam_1 (cliccare per ingrandire)

nell’immagine 11° sottostante, sempre nella scheda “Dettagli” della proprietà del messaggio, possiamo vedere il vero mittente, presumibilmente ancora una volta un alias email
immagine_11-spam&scam_2 (cliccare per ingrandire)

5.     eMail con allegati Virus
Infine vediamo casi di email che trasportano allegati pericolosi, in genere virus.
Un primo esempio riportato nell’immagine 12° sottostante, è un email che sfrutta il nome del DHL Italia, che mi chiede di scaricare il file allegato all’email, ma per fortuna, in questo caso, l’antivirus aveva già provveduto ad eliminare l’allegato lasciando solo la mail
immagine_ 12-virus_comunicazione_importante_1 (cliccare per ingrandire)

la conferma che ancora una volta si tratta di un inganno, nell’immagine 13° seguente nella scheda “Generale” della Proprietà del messaggio risulta un mittente che non ha niente a che fare con DHL Italia
immagine_13-virus_comunicazione_importante_2 (cliccare per ingrandire)

ulteriore conferma nell’immagine 14° sottostante, dove nella scheda “Dettagli” sempre della Proprietà del messaggio il mittente è tutt’altro che DHL Italia
immagine_14-virus_comunicazione_importante_3 (cliccare per ingrandire)

Un secondo caso invece riguarda un email con allegato un file zippato, che in questo caso l’antivirus non ha eliminato, sfruttando il nome di Pixmania (shop online), Il file zippato viene “spacciato” come un buono regalo (immagine 15° seguente)
immagine_15-virus_regalo_buono_sconto_1 (cliccare per ingrandire)

controllando poi il vero mittente, immagine 16° sottostante, dalla solita scheda “Dettagli” della Proprietà del messaggio di posta, risulta che non proviene da Pixamania
immagine_16-virus_regalo_buono_sconto_2 (cliccare per ingrandire)

Per concludere il discorso sulle email contenenti allegati pericolosi, è un email che quasi tutti gli uomini ricevano, email che provengono da “finte” donne italiane e straniere con  allegato un immagine zippata, da non aprire assolutamente, immagine 17 seguente
immagine_17-virus_foto_ZIP_1 (cliccare per ingrandire)

Anche in questo caso se volessimo controllare il vero mittente dalla scheda “Dettagli” della Proprietà del messaggio scopriremo quasi sempre che non è una donna o che comunque contiene un indirizzo non affatto comune, come da quest’ultima 18° immagine sottostante
immagine_18-virus_foto_ZIP_2 (cliccare per ingrandire)

Il mio consiglio è quello di controllare sempre il mittente del messaggio quando si hanno dei dubbi a riguardo, e soprattutto quando ci vengono richiesti dati personali o di aprire dei file allegati. 

Termina qui questo mio lungo post, diviso in tre parti che ha riguardato come "Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail" per evitare di avere brutte sorprese, nella speranza di essere stato utile ancora una volta.

Alla prossima  

Cambiamo La Nostra Italia

Roberto Di Stefano