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lunedì 15 ottobre 2018

Governo M5S-Lega e Def 2018 “riforma delle pensioni, flat tax e reddito di cittadinanza”

Ed eccoci qua, dopo la pausa estiva, a ritornare a parlare di politica e di come sti sta muovendo il nuovo governo gialloverde del Movimento 5 Stelle e Lega, che sono soli, a parte il popolo che per il momento sembra essere dalla loro parte, contro tutto e tutti (i partiti all’opposizione, sindacati, diversi enti e istituzioni italiane, giornali, tv, commissione europea, BCE, agenzie di rating, mercati finanziari, il famoso "spread", ecc… ecc…). 
   
    
Iniziamo con un passo alla volta, prima con una critica a questo governo M5S-Lega, che dopo averci messo diversi giorni a concordare la formazione di un governo sulla base di un programma dove inserire i punti di contatto tra il programma del Movimento 5 Stelle e quello della Lega, non si può alla fine presentarsi con un Def 2018 (il documento di economia e finanza) con inserito da subito in toto quanto previsto proprio interamente dai programmi del M5S e Lega, altrimenti è normale poi ritrovarsi contro tutto e tutti!
O forse è proprio questo che si vuole?
Si può affermare che l’unico punto in comune tra i due programmi di M5S e Lega era ed è quella di mettere mani alla legge sulle pensioni per superare la riforma Fornero, adottando invece il metodo della quota 100 per andare in pensione!
Sulla riforma Fornero è giusto che si metta mani, non si può andare in pensione quasi alla soglia dei 70 anni! Perchè qualche anno per godersi la pensione deve pur esserci ed è sacrosanto per chi ha fatto 40 anni e più di lavoro, in quanto bisogna ricordare a tutti i politici ma anche alla Fornero stesso, che ci sono <LAVORI e lavori> (Ecco le cose che non funzionano in Italia - Pensioni), questo indipendentemente se la vita si è allungata o no, nessuno di noi ha un contratto con il Padreterno per “campare 100 anni”!  
Considerando però che già da solo l'abolizione della legge Fornero sulle pensioni, richiederebbe una copertura finanziaria intorno ai 7 miliardi di euro, come previsto degli esperti, quindi non è il caso di inserire allo stesso tempo, nel Def 2018 anche gli altri provvedimenti in deficit, quali il reddito di cittadinanza e la flat tax, pensando di risolvere il tutto racimolando entrate con la "pace fiscale" che io reputo poco educativa o meglio troppo diseducativa! 
Perché se già si modifica la legge Fornero sulle pensioni da parte di questo governo, sarebbe già una grande cosa, che potrebbe avere conseguenze positive su nuove assunzioni ed aumento dell’occupazione sia nel settore privato che pubblico con i posti di lavoro lasciati liberi, ed allo stesso tempo ridurrebbe anche il numero dei poveri in circolazione, che magari poi verrebbero aiutati successivamente con il Def del prossimo anno, con l’introduzione del reddito di cittadinanza ed una più vasta operazione della flat tax.
Quindi in questo Def sarebbe utile modificare da subito la riforma Fornero sulle pensioni, introdurre una prima flat tax con una aliquota “ragionevole” che abbassi le tasse soprattutto sulle imprese per favorire nuove assunzioni in concomitanza con i posti lasciati liberi con la nuova riforma sulle pensioni.
Ed il reddito di cittadinanza?
Considerando che il reddito di cittadinanza richiederebbe molti più miliardi di euro rispetto alla riforma delle pensioni ed alla flat tax, sarebbe utile attuarlo successivamente nel Def 2019, mentre magari inserire nel Def 2018 solo la riforma dei centri per l’impiego, che richiederebbe solo quest’ultima già 1-2 miliardi di euro, affinché tali centri potranno trovarsi in futuro pronti a funzionare come si deve quando si darà via al reddito di cittadinanza.
Perché così come si vuole attuare il reddito di cittadinanza, si rischierebbero di bruciare qualche decina di miliardi di euro inutilmente se non si creano prima le condizioni di una ripartenza dell’occupazione. Ed inoltre, sempre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, 780 euro mensili, anche se si potranno spendere solo per determinate cose, sono comunque molti considerando che ci sono milioni di italiani che hanno lavorato anche per più di 40 anni, come braccianti agricoli, che adesso prendono molto meno di pensione! E se poi proprio si vogliono dare 780 euro/mese per il reddito di cittadinanza, suggerirei di farlo in maniera che tale cospicuo costo diminuisca nel tempo e non diventi un incentivo a “non far niente”. Magari introducendo già al primo rifiuto di una offerta di lavoro per chi percepirà tale reddito, una riduzione del sussidio del 30-50% a seconda dei casi (per esempio chi è effettivamente malato o ricoverato nel periodo in cui viene proposto l’offerta di lavoro, ridurre il sussidio al 30%, per altri motivi non di salute ridurre il sussidio al 50%). Successivamente applicare lo stesso meccanismo al secondo rifiuto dell’offerta di lavoro, ed infine come già previsto, togliere a chi sarà dato il reddito di cittadinanza al terzo rifiuto di lavoro.
Solo in questo modo "serio" e sempre dopo la riforma dei centri dell’impiego per migliorare e rendere efficiente la formazione e l'organizzazione del lavoro, il reddito di cittadinanza avrebbe un senso, perché le risorse economiche necessarie diminuirebbero nel tempo, nel frattempo si programmerebbero come fare i controlli sulle richieste di sussidio, in modo tale che dopo qualche anno si potrà giudicare o no l’utilità del reddito di cittadinanza e non a priori come fanno tutti esperti e non!
Quindi inserire tutti questi provvedimenti insieme, riforma pensioni, flat tax e reddito di cittadinanza in questo Def 2018, cioè tutto in deficit è sbagliato, perchè non si può avere tutto e subito, e non deve essere una questione di capriccio di cedere o non cedere a tutti quelli che sono contrari che ho menzionati all'inizio, ma essere ragionevoli sulle cose giuste da programmare ed attuare. La logica vuole che il tutto sia fatto, al fine di essere coerenti e rispettare quanto promesso nella campagna elettorale per le politiche del marzo scorso, ma in maniera graduale e nell’arco dell’intera legislatura con i Def degli anni successivi.
In questo modo si metterebbero davvero alla prova i partiti dell’opposizione e tutte le istituzioni italiane ed europee, enti ed istituti finanziari, tv e mezzi di comunicazione, ecc…, che possono essere contrari a tutto a priori, ma non se si decidesse di fare le cose un pò alla volta cioè "step-by-step", così si che si "testerebbero" le vere intenzioni "dei contrari" se stanno dalla parte del popolo o dalle parte del dio denaro!
Perché o si è <populisti> a favore del popolo, oppure <antipopulisti> contro il popolo!
Quindi è giusto che ci sia il “Cambiamento” ma non lo “stravolgimento”! 

Alla prossima perché non finisce qui!

Cambiamo la Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

giovedì 11 ottobre 2018

Perentorio e puntuale “RINCARO” delle bollette energetiche di luce e gas dal 1 ottobre cioè all’inizio di ogni autunno

Ed eccomi di nuovo a ritornare sull'argomento del rincaro delle bollette energetiche di luce e gas, che ho già affrontato diverse volte, che ormai da anni avviene in maniera metodica, perentoria e puntuale all'inizio di ogni mese di ottobre cioè ad ogni autunno!
Sarà il caso o pura coincidenza???

Alcune volte questi aumenti possono essere giustificati dall'aumento delle materie prime gas e petrolio, ed è giusto che sia così, invece diverse volte questi aumenti avvengono comunque anche quando le materie prime del gas e petrolio hanno subito dei forti deprezzamenti come è avvenuto nel passato Bollette energetiche (gas e elettricità)... (1^parte)  e  Bollette energetiche (gas e elettricità)... (2^parte).   
Poi come sempre il costo dell’elettricità e specialmente del gas a volte cala <ma di poco> solo ad aprile, guarda caso a fine inverno…. altra coincidenza anomala…. (La presa in giro della diminuzione delle bollette energetiche luce e gas da aprile 2016) per poi come ho già scritto in precedenza aumentare in autunno!

Ma ritorniamo ad oggi e degli aumenti che sono già scattati dal 1 ottobre, e che sono nell’ordine del +7,6% il rincaro dell’elettricità e del +6,1% il rincaro del metano (Bollette luce e gas: l’Arera frena il salasso, ma gli aumenti corrono), quando già solo qualche mese fa a luglio c’era già stato un altro consistente rialzo <saldi di fuori stagione> del +6,5 della luce e del +8,2% del gas (Bollette, perché da oggi scattano maxi-aumenti di luce e gas), cioè nel giro di 3-4 mesi il gas e luce sono aumentati del 14%!

Quest’ultimo rincaro di luce e gas viene giustificato dall'aumento delle materie prime, dalle chiusure dei reattori nucleari in Francia, ecc… ecc…
Dalle immagini sottostanti (screenshots del sito Investing) si nota un aumento subito dalle materie prime. Ma mentre per il petrolio greggio ed il petrolio brent si può notare un certo aumento delle quotazioni soprattutto nell'ultimo anno
screenshot riferita al prezzo del Petrolio Greggio del 1 ottobre 2018

screenshot riferita al prezzo del Petrolio Brent del 1 ottobre 2018
 

per il gas naturale l’aumento è esiguo per non dire che il prezzo è quasi stazionario da quasi due anni. Infatti l’ultimo picco del costo della materia prima gas naturale risale al 1 dicembre 2016 dove ha toccato quota 3,724 USD/MMbtu, mentre attualmente oscilla intorno a 3,200 USD/MMbtu da quasi due anni.
screenshot riferita al prezzo del Gas naturale del 1 ottobre 2018
 

Quindi mentre una giustificazione per l’aumento dell’elettricità è accettabile, fino ad un certo punto e non del 14% in quattro mesi, quella per il gas è proprio “anomala”!
Per “s-fortuna” siamo passati al mercato libero… sbandierato come risparmio per gli utenti e si vede….. E dal prossimo anno con la fine del mercato tutelato, si rischiano davvero salassi peggiori!

Dite la Vostra e alla prossima, dove riprenderò a trattare di nuovo della politica e della situazione economica che di questi tempi da molti spunti su cui discutere! 

Cambiamo la Nostra Italia 

Roberto Di Stefano  

lunedì 8 ottobre 2018

TIM - Aumento costi spedizione fattura cartacea da 2 a euro 2,50 e cambiamenti condizioni utilizzo di TIMVision dal 1 novembre 2018

Come preannunciato nel post precedente, in questo affronterò alcuni cambiamenti previsti da TIM che avverranno dal prossimo 1 novembre 2018.
Il primo cambiamento riguarda l’aumento del costo della fattura cartacea spedita a casa, che dopo l’aumento di due anni fa a 2 euro, dal 1 novembre 2018 il costo sarà di euro 2,50. L’altro cambiamento riguarda i cambiamenti per l’utilizzo di TIMVision.
Per quanto riguarda l’aumento dei costi della spedizione della fattura cartacea a casa, la TIM (come ha riportato espressamente nell’ultima bolletta, di cui sotto l’immagine) lo giustifica come un motivo per persuadere le persone a salvaguardare l’ambiente rinunciando alla carta attivando la domiciliazione bancaria per avere la fattura digitale!  
Per me è solo una scusante, visto che ho più volte richiesto alla TIM sia tramite il 187 che tramite pec, inviata anche all’AGCOM, di ricevere solo la fattura digitale, che già scarico dalla la propria pagina personale di TIM, quindi quella cartacea non mi serve affatto! Perché ognuno deve sentirsi libero di scegliere come pagare una bolletta o fattura digitale, senza necessariamente, come pretende la TIM, di attivare la domiciliazione bancaria!
Sotto l’immagine della pec a nome mio per conto di mia madre intestataria della linea telefonica, inviata ultimamente a TIM e AGCOM dove riporto quanto scritto in precedenza
Però dal 187 della TIM più volte mi è stato ribadito che non è possibile eliminare il cartaceo se non si attiva la domiciliazione bancaria. Ma io come ho riportato anche nella pec di cui sopra, ho riferito che per ENEL e la bolletta dell’acqua di Acquedotto Lucano mi hanno fatto scegliere se continuare o no a ricevere il cartaceo senza chiedermi la domiciliazione bancaria. Cosa che ho accettato, tramite comunicazione di posta elettronica ad Acquedotto Lucano (vedere immagine più sotto) e tramite procedura web invece con ENEL. Tutto questo nonostante per esempio con Acquedotto Lucano arrivano solo 2-3 bollette all’anno, potevo anche continuare a ricevere il cartaceo, visto anche il costo esiguo di spedizione della bolletta che era meno di 1 euro, a differenza della TIM che fattura ogni mese, quindi 12 fatture che con il nuovo costo di euro 2,50/mese sarebbero ogni anno 30 euro quindi quasi una mensilità in più, cioè l’ennesima 13° mensilità della TIM che ritorna sotto altra veste (Introduzione 13° mensilità del canone fisso da parte degli Operatori di Telefonia Fissa e servizi ADSL, Fibra, ecc…)!
Du seguito l'immagine di adesione alla fattura digitale di Acquedotto Lucano

Per quanto riguarda invece i cambiamenti delle condizioni di TIMVision, sempre dal 1 novembre 2018, c’è l’avviso che sarà possibile usufruire del servizio solo su un dispositivo compatibile e non più su sei come avviene ancora adesso. Cioè si passerà da un eccesso ad un difetto, cioè da sei dispositivi compatibili che erano troppi per usufruire di TIMVision, ad uno solo che è ridicolo! Inoltre si avvisa che usufruire di TIMVision  tramite connessioni mobili concorre al consumo dati quindi incide sul blunde di GB disponibili, ed inoltre non sarà più possibile il download su dispositivi mobili.
Di seguito l’immagine della bolletta TIM di avviso cambiamento condizioni di TIMVision
Io ho sempre apprezzato TIMVision che lo considero anche un incentivo a scegliere TIM invece che altri operatori, anche se TIM costa molto di più però ti offre questo servizio di TIMVision. Ma con queste restrizioni credo non ne vale più la pena, così con i soldi che si risparmierebbe con la TIM si può passare ad un altro operatore per poi attivare un servizio simile anzi anche molto meglio come Infinity o Netflix che offrono molto di più, anche se, ribadisco, ho apprezzato ed apprezzo TIMVision.

Dite la Vostra e alla prossima!

Cambiamo la Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

lunedì 24 settembre 2018

Se questa è “GIUSTIZIA” siamo rovinati – Pusher libero e nonnina arrestata”

Prima di riprendere a parlare di politica, in questo post affronterò ancora una volta il tema della “Giustizia”, che ho affrontato già in altri post: A quando la “VERA” Giustizia e Legge in Italia?  e Giustizia dove sei??? (Prescrizione, rito abbreviato, buona condotta…!)
Qui riprendo alcune notizie dei mesi scorsi, passati anche sui TG.
Una notizia riguarda l’arresto di una povera anziana sorpresa a rubare pane, biscotti ed altri cibi del valore di 20 euro in un supermercato di Genova (Genova: anziana povera condannata....), ed un'altra notizia dove viene scagionato un pusher (spacciatore di droga) straniero rimesso in libertà perché la sua attività è stata giustifica come reato non grave ed unica fonte di sostentamento (Il pusher rimesso in libertà....).      
                                     

Per quanto riguarda la prima notizia, quella della vecchietta anziana sorpresa a rubare pane, biscotti, ecc… in un supermercato di Genova (Anziana ruba per fame....), che in poco tempo con i social ha fatto scalpore! Si deve precisare però che è una vecchia news, infatti non è una notizia di quest’anno ma del 2013 (Anziana ruba pane....). Anche se datata, anzi a maggior ragione, confrontandolo con il caso dello spacciatore è ancora più grave, perché la giustizia italiana ha fatto un passo indietro invece di fare un passo avanti.
Infatti la notizia più recente, del mese scorso del pusher gambiano sorpreso più volte a spacciare droga a Milano, arrestato ma poi scagionato dal Tribunale del riesame di Milano, giustificando l’attività del pusher straniero come unico mezzo di sostentamento dello spacciatore e perché le quantità spacciate non erano sufficienti a giustificare il carcere.
Di certo non è un punto a favore della giustizia italiana, che il più delle volte è lunga e macchinosa, ma ancor peggio alla fine poche volte afferma la “vera” giustizia! Poiché, se appunto cinque anni fa una vecchietta veniva condannata con l’arresto, perché sorpresa a rubare per necessità del pane ed altro cibo del valore di 20 euro in un supermercato, anche se reato però un danno economico di soli “20 euro”; come può la stessa giustizia invece cinque anni dopo rimettere in libertà uno reiterato spacciatore di droga in particolare di pastiglie di ecstasy, reato grave non solo economico ma vitale visto che tale pasticche di droga a volte si sono rivelate letali per chi le consuma?
Ma ritorniamo al caso della vecchietta che ha rubato del pane ed altri cibi del valore di 20 euro, e condannata a più di due mesi di carcere per aver commesso un reato così grave……… un piccolo danno economico di soli 20 euro, dove ha sbagliato non solo la giustizia italiana dopo, ma prima ancora ha sbagliato il proprietario del supermercato che dovrebbe vergognarsi di aver denunciato l’anziana signora invece di agire diversamente, come invece è successo qualche anno dopo nel 2015, a Manerba nel bresciano, dove una nonnina era stata sorpresa con la borsa piena di caramelle, che voleva regalare ai nipotini per Natale, dai carabinieri chiamati ad intervenire (Natale: anziana ruba caramelle....) Questi gli stessi carabinieri invece di portare l’anziana signora in caserma hanno di fatto con un gesto “nobile” pagato loro le caramelle per un valore di poco meno di 30 euro evitando la denuncia della nonnina.
La “giustizia italiana” fa rimanere perplessi per come opera e come giudica i reati!
Sembra che quando si tratta di reati economici non così gravi o di lieve entità come nel caso della donna anziana, le pene sono dure e perentorie! Mentre per i reati più gravosi, che non sono solo reati economici ma a volte portano a conseguenze letali come lo spaccio di droga, violenze, stupri, ecc… le autorità giudiziarie sono stranamente più clementi!
Cioè per la giustizia italiana il denaro viene prima di tutto…della salute e della vita delle persone! 
Ancora una volta "Complimenti Italia"!

Alla prossima dove ritornerò a parlare degli operatori di fornitura telefono e internet, nel caso specifico della TIM, che dal mese di novembre si appresta a modificare alcune condizioni contrattuali come sempre fa e non solo “lei”, vendendo fumo da un lato con le sue offerte, per poi nei mesi successivi cambiarne le condizioni a suo piacimento ai danni dei suoi clienti!

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

domenica 26 agosto 2018

Continuo rincaro dei conti correnti bancari – Ulteriore batosta dalla BNL dal 1 ottobre 2018

Non è passato nemmeno un mese dal post dove ho riportato del nuovo salasso aumento dei costi del conto corrente della Banca Nazionale del Lavoro (Aumento continuo dei costi bancari ancora una volta della BNL), che la BNL in un avviso datato il 12 luglio scorso, ma reso disponibile tra le comunicazione sulla propria pagina web personale della banca solo in questo mese di agosto, ha comunicato che dal 1 ottobre 2018 il canone del CC bancario subirà un ulteriore aumento di ben euro 1,30 al mese che va a sommarsi ai 4 euro/mese del fresco aumento di pochi mesi fa.            


Tutto questo motivato sempre con la solita presa in giro di comunicazione del tipo “le proponiamo le seguenti modifiche…” (invece che le imponiamo…), e la solita idiota giustificazione dell’aumento dei costi dovuti alle mutate condizioni di mercato e di gestione di un conto corrente.
Però in questa ultima comunicazione di notifica dell’imminente aumento dei costi dal prossino 1 ottobre 2018 si ricorre ad altre “stupide scusanti” quali i costi imputati alla normativa, alla tecnologia ed addirittura alla nuovo sistema di gestione della privacy con il GDPR introdotto lo scorso mese di maggio!
Tutte “prese per i fondelli” non realmente giustificate come ho già riportato nel post precedente (Aumento continuo dei costi bancari ancora una volta della BNL)! 
Di seguito le pagine della comunicazione della BNL del prossimo aumento del conto corrente dal 1 ottobre 2018 e le motivazioni.
Pagina 1
Pagina 2 
Pagina 3
 

Non riesco a capacitarmi…… come le Banche si lamentino, visto che sia la normativa nazionale che quella europea viene fatta a loro vantaggio, non solo amministrativamente ma anche economicamente con soldi che vengono immesse direttamente nelle case di questi istituti di credito sia dallo Stato italiano (con leggi e decreti salva banche) e sia dall’Europa (quantitative easing, ecc…), possa causare assurdamente…. un “costo” economico per le banche!!!    
Questi soldi non è meglio darli ai cittadini che agli istituti di credito visto che costituiscono un problema per le banche che hanno il coraggio pure di lamentarsi???  
      
Per concludere devo fare una precisazione sugli interessi che ricevo dalla banca BNL, che nel post precedente (Aumento continuo dei costi bancari ancora una volta della BNL) avevo indicato di meno di 1 euro all’anno su una disponibilità intorno ai 20 mila euro, invece è meno di 1 euro ma ogni sei mesi e non in un anno, come da comunicazione che ho ricevuto ultimamente sempre via web, e più precisamente è di circa 40 centesimi ogni tre mesi sempre riferiti ad una disponibilità economica di 20 mila euro (quindi interessi di circa euro 1,60/anno). Ma che comunque sostanzialmente cambia poco, visto che la differenza alla fine è di centesimi e non in euro di interessi/annui!     
    
Lasciate pure qualche commento qui sotto, se qualcuno ha riscontrato lo stesso problema sia con la BNL che con altre banche.

Alla Prossima, e non mancherò di aggiornarvi su nuove sorprese…. dalla BNL e da altre banche!


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Cambiamo La Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

lunedì 30 luglio 2018

Aumento continuo dei costi bancari ancora una volta della BNL

Non sono passati nemmeno due anni da quando la banca BNL ha praticamente stracciato le condizione del conto BNL Revolution, con l’introduzione di una canone fisso mensile di 2 euro che quest'anno addirittura è aumentato del doppio a 4 euro al mese un vero e proprio furto nei confronti dei correntisti.
Come ho già scritto nel post dell’anno scorso (Conferma Aumenti Costi Bancari dal 2016) ed in un altro post dell’anno precedente (Aumenti Costi Bancari 2016 “per salvare le 4 banche fallite....”), questi aumenti sono dovuti sia alla politica delle leggi salva banche del governo Renzi & Co., per fare pagare a tutti i correntisti di tutte le banche il fallimento di altre banche a causa dei loro “esperti” dirigenti e manager imbroglioni ed incompetenti, e sia agli aumenti voluti dalle stesse banche che ormai approfittano della loro “stessa indipendenza e menefreghismo” di aumentare continuamente questi costi, visto ormai l’obbligatorietà ad avere un conto corrente, che devono avere tutti i lavoratori ed i pensionati per poter vedersi accreditare lo stipendio o la pensione, altro regalo che ci ha lasciato stavolta il governo di Monti & Co.!
Qui sotto lo screenshot dell’aumento del costo del conto corrente della BNL in questo 2018

E’ una presa in giro, quando arriva la comunicazione dei cambiamenti delle condizioni dei costi di gestione di un conto corrente, che arriva dopo e comunque sempre in ritardo, e non hai il tempo ovviamente per trovare alternative, ed alla fine si tralascia tutto, e le banche questo lo sanno.
Come ognuno di noi può notare che in queste comunicazioni di proposte di modifiche dei contratti troviamo sempre la dicitura “Le proponiamo le modifiche di seguito riportate….”! Davvero ridicole da farci incavolare!
Perché non vengono proposte ma vengono “imposte” tale modifiche. E’ visto che è una imposizione le banche nelle loro comunicazioni dovrebbero scrivere "Le imponiamo le modifiche...”! Sono “falsi” anche in questo!

Coincidenza ha voluto, che poco settimane fa la BNL hai chiesto ai propri correntisti un sondaggio sull’apprezzabilità della Banca BNL. Occasione che mi ha permesso di esprimere il mio dissenso.                            
Di seguito lo screenshot del mio giudizio alla fine del sondaggio, comunque sono stato buono!

La tenuta dei conti bancari alla fine chissà perché lievitano sempre di più periodicamente. 
E’ tutti questi aumenti vengono giustificati sempre con la solita scusa dell’aumento dei costi di gestione! Ma come fanno ad aumentare i costi di gestione nonostante la chiusura continua e "stupida" degli sportelli fisici a favore della gestione online del conto? Ma quali costi di gestione se ormai è tutto affidato ad un software? Le banche hanno un enorme risparmio e guadagnano sempre di più… Quindi un conto corrente dovrebbe costare di meno! Perché con la chiusura degli sportelli fisici, la banca non deve più sostenere i vari costi che riguardano le retribuzioni dei dipendenti e le tasse relative, contratti con i servizi di utenza elettrica, acqua, telefono ed internet, le spese relative alle attrezzature informatiche, di archivio, di cancelleria, i servizi di pulizia, ecc… In questi casi la scusa degli aumenti bancari era almeno giustificata, ma adesso non è una furbizia ma una “ruberia”!
Da ricordare, comunque, che la banca mi riconosce degli interessi a favore, una vera e propria <miseria> dell’ordine di meno di 1 euro l'anno su una disponibilità intorno ai 20 mila euro! Davvero un grande sforzo......... di una banca, in questo caso della BNL!!! Che se continua a pagare questi interessi.... ai correntisti rischia un fallimento!!!
Purtroppo non posso chiudere il conto con la BNL per cambiare banca, visto che comunque adesso ho un mutuo ad un tasso conveniente, che ho riportato già in un post (BNL ...... e MutuiOnline “Offerta OK”) dove, in quel caso, ho elogiato la BNL ed i suoi dipendenti.

Alla prossima

Cambiamo La Nostra Italia

Roberto Di Stefano

lunedì 25 giugno 2018

La falsa democrazia della UE - “ESMA (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati) vieta il trading delle opzioni binarie?”

Prima di continuare con la politica italiana e gli sviluppi in atto visto che il governo appena formato da Lega-M5S praticamente ha nemici ovunque in Italia ed in Europa, in questo post ritornerò a parlare di trading online sulle opzioni binarie, che guarda caso coinvolge comunque l’Europa e la sua falsa democrazia  ed ipocrisia nel tutelare i diritti dei cittadini europei!
Di cosa sto parlando?  
Di una notizia o meglio un regolamento con cui l’ESMA  (l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), un ente, per me il solito baraccone di privilegiati come tanti altri che ci sono anche in Italia, con cui dal 2 luglio 2018 si vuole vietare a qualsiasi cittadino europeo di poter investire nei mercati finanziare del trading delle opzioni binarie e dei CFD, ad eccezione “come sempre“ degli operatori professionali, cioè i soliti evasori professionali con residenze nei soliti paradisi fiscali!
Di seguito il link della notizia da parte del broker IQ Option su cui opero io con le opzioni binarie (Il nuovo regolamento ESMA?)   
      
    
<Evviva la democrazia europea ed abbasso il populismo!> 

La UE invece di creare un ente che in maniera indipendente senza condizionamenti da parte di politici e multinazionali finanziarie, affronta per risolvere problemi economici, di lavoro, di povertà, di immigrazione, di ambiente, di ingiustizie, che ci sono in Europa, ha una tale “sensibilità” che si preoccupa invece di creare enti come l’ESMA, per impedire l’accesso della gente comune a mercati finanziari che devono essere di solo esclusiva dei privilegiati….. mentre le tasse le pagano i soli e la solita povera gente……?
Possono operare sui mercati solo gli operatori professionali e negare a tutti gli altri tale possibilità in un mondo connesso 24 ore su 24???
E’ questa la globalizzazione?
Da una parte, aprire le frontiere agli immigrati importando manodopera a basso costo allo scopo di abbassare il costo del lavoro per tutti cittadini europei e non,  che devono essere sottopagati, senza diritti ed in concorrenza tra di loro per un posto di lavoro, che i governanti nazionali ed europei hanno coraggio di chiamare questa rivoluzione  l’Industria 4.0 mentre non è altro che la schiavitù 4.0….di gioco al ribasso?
Dall’altra parte invece chiudono le frontiere della “rete”, con limitazioni, negazioni, controlli, come se fossero “questi” i padroni del mondo?
Come mai vogliono vietare il trading online quello giusto che rispetta le norme, mentre per le scommesse online ed off-line non si fa nulla? Anzi addirittura periodicamente vengono concesse nuove licenze virtuali online e fisiche, con centri di scommesse ovunque, manca poco a ritrovarceli anche nelle scuole e negli ospedali, dove migliaia di persone ormai hanno malattia da dipendenza da scommesse?
E’ questa la democrazia e la libertà europea?
Lo si fa per il bene della gente come sempre…..!!!
Alla gente comune gli viene negato qualsiasi possibilità di avanzare nella vita (un giovane non può lavorare perché non ha esperienza, una persona comune non può fare politica perché inesperto, mentre se non capisce un tubo di politica ma appartieni ad una dinastia politica puoi fare politica ed allo stesso tempo percepisci anche il vitalizio dei propri avi, mentre chi si è rotto la schiena per 40 anni alzandosi presta la mattina e rientrando tardi la sera per lavorare, gli viene riconosciuta la pensione sulla soglia della morte…)!
Cioè la gente comune è libera si…. ma di fare quello che gli viene imposto dai governanti nazionali ed europei, e devono pagare solo le tasse con i pochi spiccioli che guadagnano o che ancora si ritrovano per mantenere questi privilegiati! 

Cercate di essere un po’ più seri e meno ipocriti!

Alla Prossima

Cambiamo la Nostra Italia e non solo….

Roberto Di Stefano