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giovedì 20 agosto 2020

Cambiamenti Climatici - Ultimatum alla Terra (eventi 2020)

Nel post precedente Cambiamenti Climatici - Ultimatum alla Terra (eventi 2019) abbiamo visto alcuni eventi atmosferici estremi che hanno interessato il 2019, ma le avvisaglie di questi cambiamenti sono iniziate ormai già da diversi anni, ed ogni anno sono sempre di più e più catastrofici, che l’attuale 2020 sembra confermare!

Tra gli venti climatici disastrosi dalla seconda metà del 2019 fino ai primi mesi del 2020 sono da ricordare gli incendi continui in Australia durati appunto diversi mesi, che hanno bruciato milioni di ettari di terre, distrutto foreste, fattorie, strade. Che hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case, ed hanno provocato anche la scomparsa di diverse specie di flora e fauna. Una vera e propria catastrofe anch’essa imputabile ai cambiamenti climatici ed al riscaldamento globale (Dopo 8 mesi di incendi l’Australia non brucia più).


Oltre agli incendi, l’anno 2020 ha segnato altri eventi anomali ed estremi con nuovi record di temperature e di siccità.

Di fatto, l’inverno 2019-2020 è risultato molto mite. Si ci sono stati picchi di freddo, ma la maggior parte dell’inverno passato ha visto cadere pochissima per non dire niente neve, anche su cime di montagna e zone del nord dove durante l’inverno c’è sempre neve. Infatti, sempre per la scienza, il mese di gennaio 2020 è risultato il più caldo di sempre fino adesso registrato (Clima - Gennaio bollente, il più caldo di sempre). 
Simile cosa si è ripetuta qualche mese dopo, così anche il mese di aprile 2020 è stato il più caldo mai registrato (Clima, aprile 2020 è stato il più caldo mai registrato: temperature record in Eurasia e in Antartide). 
Alla fine l’inverno 2019-2020 è risultato il più caldo di sempre in Europa (Clima - L'inverno 2019-2020 è stato il più caldo di sempre in Europa). 

Può darsi che il prossimo inverno sia l'opposto, e potrebbe essere il più nevoso di sempre, proprio perché ormai le stagioni non sono più "normali"!

Come si può vedere ci sono di continuo record su record, è già si parla che anche per giungo e luglio 2020 ci siano state temperature record, o meglio “vampate” di temperature da record. 
Prima i record, non solo quelli sportivi, ma anche quelli ambientali duravano anni se non decenni, ora i record “negativi” ambientali che vengono registrati continuamente, vengono già superati nei mesi seguenti o l’anno successivo. Tutto questo dimostra a che punto è arrivato il cambiamento climatico ed il riscaldamento terrestre e come peggiora rapidamente. Ma la speranza è che ci sia ancora del tempo per rimediare e che non sia già troppo tardi per cambiare rotta!

Queste cose, si sono successe anche in passato, ed erano eventi eccezionali, poiché capitavano al massimo una volta l’anno se non ogni 2/3 anni e più. Ma ormai come si assiste da qualche anno, gli eventi climatici estremi, tempeste, cicloni, uragani, trombe d’arie, alluvioni, bombe d’acqua, colpi di calore, ecc…. si verificano spesso più volte nel corso di uno stesso anno, quindi non possono essere più considerati eventi eccezionali ed essere ridotti a solo “calamità naturali”, ma eventi che sono una “misura” di come e quanto sta mutando il clima terrestre sul quale incide negativamente l’attività dell’uomo e la sua “noncuranza e menefreghismo”!

CONTINUA........


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

lunedì 27 luglio 2020

Cambiamenti Climatici - Ultimatum alla Terra (eventi 2019)

Dopo le anticipazioni dei due post precedenti (Clima, ambiente, inquinamento e virus) e (Post “covid-19” - Si programma il futuro economico! E’ quello ambientale?) è arrivato il momento di addentrarci su questa vitale tematica che riguarda il cambiamento climatico che sta incidendo negativamente in maniera sempre più velocemente ed in maniera sempre più accentuata sull'ambiente terrestre.

Ormai, come stiamo vivendo sulla nostra pelle, ultimamente assistiamo a variazioni repentine delle condizioni meteorologiche di vario tipo. Si è vero che non esistono più le mezze stagioni, ormai un modo di dire comune ed usuale da diversi anni, ma è soprattutto vero che le condizioni meteo cambiano in maniera drastica e repentinamente da un giorno ad un altro e durante lo stesso giorno.

Se ricordate solo poco più di un anno fa, maggio 2019, è stato un mese freddo e piovoso, e ricordo che le amministrazioni pubbliche sono state costrette a prorogare i tempi di utilizzo dei riscaldamenti. Il mese successivo, giugno invece è risultato l’opposto, ed è stato il più caldo della storia da quanto si sono iniziati a raccogliere i dati in modo scientifico (Giugno 2019 da record: è stato il più caldo mai registrato). 
Poi è arrivato luglio dove si sono alternati giorni di caldo afoso a giorni di maltempo intenso e violento, con eventi meteorologici estremi. Ci sono state trombe d’arie che hanno distrutto diversi lidi sulle spiagge, grandine violente con chicchi di dimensioni a volte grandi come una pallina da tennis, che hanno provocato oltre ai soliti ingenti danni all'agricoltura, ma anche danni diretti agli autoveicoli con rottura dei vetri, ed indiretti con la caduta di alberi. Oltre alle ormai famose “bombe d’acque” che all'improvviso causano allagamenti, straripamenti e danni continui ed imprevedibili, in qualsiasi periodo dell’anno. Tutto questo non solo in Italia ma anche nel resto dell’Europa.

Ma il 2019 ha visto altri eventi climatici, quali cicloni ed uragani che hanno interessato anche l’Europa che in passato raramente ha avuto a che fare con questi fenomeni atmosferici, ma che ora avvengono in maniera più frequente ormai ogni anno.
E poi ancora sempre nel 2019 da registrare anche gli incendi che hanno riguardato la Siberia e l’Alaska, fenomeni purtroppo accentuati dal cambiamento climatico (Incendi «senza precedenti» in Siberia e Alaska, a nord del circolo polare artico).        
   
    
E l’uomo per contro che ha fatto nel 2019? Invece di contrastare e ridurre l’impatto negativo dell’attività industriale ha addirittura dato una mano a peggiorare la situazione!
Se ricordate infatti nel 2019 è stato permesso al Brasile di continuare a bruciare la grande foresta amazzonica (Senza l'Amazzonia per il mondo c'è poca speranza di vita), oltre alla continua ed inarrestabile scellerata azione di deforestazione dell’Amazzonia stessa, senza il rispetto di niente e di nessuno, nemmeno delle civiltà e tribù e le tantissime specie di flora e fauna che da secoli abitano nel “polmone della terra”!
Altra azione scellerata dell’uomo, che invece di ridurre i materiali inquinanti che hanno un forte impatto dannoso per l’ambiente e per la vita umana ed il mondo animale, si permette il lusso non solo più di sversare rifiuti tossici in mare ma di stoccare e di bruciare grandi quantità di plastica in mega discariche in altri paesi come in Malesia (La Malesia è la nuova terra dei fuochi: brucia lì la plastica del mondo intero)!

Intanto, a causa del riscaldamento globale causa diretta dei cambiamenti climatici, anche il 2019 registra sia al nord del globo terrestre in Alaska (Alaska, si sciolgono i ghiacci....) e Groenlandia (Il ghiaccio della Groenlandia si sta sciogliendo più velocemente del previstoche al sud del nostro globo in Antartide (Antartide, scioglimento dei ghiacci record....) lo scioglimento dei ghiacciai sempre più velocemente del  previsto rispetto gli anni precedenti, con tutte le possibile conseguenze che stiamo già vivendo e che altre ancora purtroppo potrà portare! 

Ed è solo l’inizio…!


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

mercoledì 24 giugno 2020

Post “covid-19” - Si programma il futuro economico! E’ quello ambientale?

Continuando quanto iniziato nel post precedente (Clima, ambiente, inquinamento e virus), sulla strada da seguire per la difesa dell’ambiente e della salute delle persone, se è quella vecchia ed attuale, oppure una nuova più ecologica che richiede più sacrifici e guarda meno agli interessi, la scelta sembra già segnata e non sembra ancora una volta quella giusta, perché si sta ritornando sull'avarizia del “profitto”!

Infatti si pensa solo come recuperare “economicamente” tutto ciò che si perso e che si sta ancora perdendo a causa del nuovo il coronavirus. Tutti vogliono soldi e nessuno è mai sazio! Già si fanno i calcoli dei danni, e non passa giorno in tv e sui giornali sentire o leggere le stesse notizie, del calo della produzione industriale, delle vendite, aziende in rosso, nei mesi di marzo, aprile ed adesso maggio! I media hanno fatto la scoperta <dell’acqua calda>, purtroppo sono le conseguenze nel momento in cui tutto si ferma ad iniziare dalle persone che restano ferme a casa, come dire che fuori tutto si sta bagnando quando piove, credo che sia ovvio o no?

Ma il bello che adesso si fanno già le previsioni dei prossimi mesi e del prossimo anno, senza sapere cosa ci riserva il futuro! Infatti a causa del covid-19 per il 2020 si prevede un calo del PIL europeo di oltre il -7%  e per l’Italia ancora più buio di oltre il -9%! Ma poi dal buio totale si passa all'illuminazione più accecante che prevede per l’Italia un salto del PIL nel 2021 di oltre +4,8%! Ah poi dipende chi fa previsioni, perché secondo il FMI per l'Italia è prevista una caduta del PIL del 12,8% nel 2020 ed una crescita del PIL del +6,3% nel 2021, numeri totalmente diversi, che nell'era pre-covid le previsioni tra le varie istituzioni non variavano di molto al massimo dallo 0,1% al o,5%. Non so se sono dei maghi o cialtroni questi “indovini” ma come si fa? Già si conosce il futuro, ma se non sappiamo nemmeno prevedere e gestire il presente?
L'errore più grande è pensare solo al presente per determinate cose (quando si mira solo al profitto) e non pensare al futuro (non interessano i danni che si causano alla terra, all'aria, alle acque, alla flora e fauna), che poi inevitabilmente si riflettano negativamente sull'uomo stesso, costringendo quest’ultimo a spendere il doppio se non il triplo, quadruplo, ecc… per ricostruire e ripristinare quanto distrutto da un evento o eventi catastrofici ambientali e climatici dirette conseguenze dell’attività umana, o altri eventi imprevedibili e non facilmente gestibile come una pandemia.

Mentre ci si preoccupa del futuro (se continua così chi sà fino a quando ci sarà un futuro e come sarà il futuro) solo della paura di come ridurre il debito pubblico, se aumentare le tasse, o aumentare l’età pensionistica, o ridurre i servizi essenziali quali quelli sanitari ed assistenziali, quindi se fare tagli sulla salute delle persone, tutte queste azioni per fare cassa altrimenti lo spred sale!!!

Ma se la “beata” nostra terra la si fa cadere malata, come possiamo pensare o sperare di curare o salvare chi la abita? Se lo scopo è ancora una volta quello sbagliato?

Ed è un grosso errore…… perché come ho già scritto nel post <COVID-19 “Coronavirus il nemico invisibile spuntato all'improvviso”> non bisogna mai pensare di avere il mondo in pugno... perché è il mondo che ha in pugno tutti noi!


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

sabato 30 maggio 2020

Clima, ambiente, inquinamento e virus

Con questo post ritorno a parlare di clima e ambiente (Situazione economica 2015 e non solo), dopo la lunga parentesi che ha riguardato la crisi sanitaria ed economica non ancora terminata dell’epidemia o meglio della pandemia scatenata dal nuovo coronavirus (COVID-19 "Ultime considerazioni e cronologia di un coronavirus - The SarsCoV2").

Questo post è solo una prefazione ai successivi post che riguarderanno il problema ambientale, che il covid-19 ha portato alla ribalta come se ci fosse una interconnessione tra le due cose.   
Perché se è vero che da una parte il nuovo coronavirus ha provocato morte e dolore, scombussolato le nostre abitudine di vita sia singolarmente che socialmente, provocando gravissimi danni sanitari ed economici che in passato solo le guerre mondiali hanno provocato, dall'altra parte il covid-19 ha avuto come effetto positivo, imponendo il lockdown con il blocco quasi totale di ogni attività produttiva, lavorativa e sociale in molti nazioni mondiali soprattutto le più ricche e sviluppate che provocano più inquinamento, proprio una riduzione tangibile di quest’ultimo, cioè una riduzione dell’inquinamento e dell’anidride carbonica prodotta dall'attività dell’uomo.

Così in queste diverse settimane di confinamento sociale, che mezzo pianeta ha dovuto per forza di cose attuare, la natura ne ha beneficiato, riprendendosi alcuni suoi spazi, con cielo più chiaro e libero dallo smog e scarichi inquinanti causati gran parte dall'attività industriale, dal traffico degli aerei e dei milioni di mezzi stradali a combustione, con aria più respirabile, acque dei corsi d'acqua piccoli e grandi più limpide e cristalline, con fauna e flora ritornate "finalmente" a respirare! 

Questo cambiamento climatico “temporaneo” positivo per l’ambiente causato dalla pandemia del nuovo coronavirus,  si è verificato già a partire dalla Cina dove l’epidemia ha avuto inizio (Il Coronavirus ha ridotto le emissioni di CO2 della Cina di oltre un quarto e Coronavirus e crisi economica in Cina: inquinamento in calo) e poi nel resto del mondo colpito successivamente dal virus (La crisi Covid-19 ha provocato un calo del 17% delle emissioni globali di CO2 e La pandemia potrebbe tagliare del 7% le emissioni globali di CO2).

Questa lotta all'inquinamento non doveva imporcela il coronavirus, ma doveva attuarla già l’uomo in passato, ma ogni volta è stata rimandata per interessi puramente economici.

Però adesso sembra arrivato il momento di affrontare questo annoso problema non più rimandabile, come più volte ha esortato il Papa sia negli anni passati che durante questo travagliato periodo epidemico, mettendo in primis la saluta delle persone che è strettamente legata alla salute dell’ambiente in cui viviamo.

Questa pandemia del covid-19 deve essere considerata come un monitor ed un avvertimento all'umanità a salvaguardare l’habitat in cui vive, perché questo passo decisivo o lo si fa adesso o non lo si farà più, con il rischio che un prossimo evento disastroso, <chi sa quale, chi sa quando, chi sa come>, la natura potrà essere ancora più brutale e crudele, visto gli incessanti avvertimenti che continua ad inviarci per farci cambiare strada, che noi tutti sistematicamente ignoriamo riducendoli, perché ci fa comodo, al normale corso degli eventi. 
   
Siamo alla svolta, sarà a noi scegliere, se cambiare strada adesso o percorrere la stessa su cui già siamo, ignorando tutto quanto sia successo come se nulla fosse mai accaduto!


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

domenica 12 aprile 2020

COVID-19 "Ultime considerazioni e cronologia di un coronavirus - The SarsCoV2"

Il nuovo coronavirus è riuscito a scombussolare il mondo intero ed il nostro stile di vita, direttamente costringendoci a fare rinunce che prima erano impensabili o impossibili, obbligando a fermare quasi ogni tipo di attività produttiva e scambi commerciali, attività universitarie e scolastiche, funzioni religiose, attività sportive, musicali, cinematografiche, spettacoli ed eventi, attività ricreative, ecc..., ed indirettamente portando ad una riduzione di crimini e delitti, di incidenti, di guerre, ridotto l'inquinamento, messo in dubbio parametri e vincoli economici, finanziari, politici, istituzionali.

Quando questa guerra contro il SarsCoV2 sarà vinta, allora poi sarà da ricostruire il disastro economico, senza anteporre dei limiti, perchè una volta che il nemico non c'è più, la risoluzione del problema economico-sociale dovrà dipenderà dalla volontà morale e non dal tornaconto personale.

Però il dubbio rimane...... se mai questo virus è una mossa "volontaria" dell'uomo, come una guerra per colpire e bloccare gli Stati, guarda caso attualmente quelli più colpiti sono quelli economicamente più sviluppati, per far crollare le borse e creare un ennesima crisi economica-finanziaria? Con l'attesa successiva nell'azione degli Stati di elargire senza limiti denaro in quantità, liquidità per affamare lupi ed avvoltoi del mercato? Allora succederà che quando questa massa di denaro sarà messa in circolazione da tutti i paesi ricchi contagiati "chi sa" forse miracolosamente uscirà "fuori" il vaccino per il Covid-19?

Ma speriamo che non sia così...... “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, perché sarebbe terrificante con conseguenze interminabili...!

In conclusione di quest'ultimo post sul nuovo coronavirus, i prossimi tratteranno di ambiente e clima che in un certo senso abbiamo visto sono correlati con questa emergenza, di seguito elenco la cronologia del link dei post sul COVID-19:         
   
                                                                                                                                      COVID-19 “Il mondo in guerra contro il nuovo coronavirus”
    
                                                                                                                                   COVID-19 “Emergenza coronavirus, qual è la priorità? Il denaro o la VITA?”
         














A presto

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

mercoledì 8 aprile 2020

COVID-19 “Coronavirus - Il tampone a tutti è davvero impossibile?”

Come ho anticipato nel precedente post (COVID-19 “Coronavirus - Il sole e la vitamina D nostri preziosi alleati?”) dove ho scritto dei preziosi alleati contro il covid-19, in quest'altro post tratterò dei metodi diagnostici per il nuovo coronavirus che sono soprattutto i tamponi, al fine di "scovare" in quale  persone si trova il SarsCoV2 e fare i successivi trattamenti.

A riguardo nel post (COVID-19 “Coronavirus - La primavera sta arrivando”) avevo scritto che forse era meglio fare 100 milioni di tamponi, a tutta la popolazione italiana, ovviamente si può pensare che è una cosa impossibile. Ma niente è impossibile, altamente difficoltoso si ma non impossibile.
Vediamo di seguito come.
Sappiamo che quando ci sono elezioni politiche in un solo giorno o meglio in meno di 24 ore si riescono a far votare oltre 30 milioni di italiani, se tutti andassero a votare. E poi in meno di 24 ore, successive alla chiusura del voto, si hanno già tutti i risultati.
Direte voi che c'entra questo?
       
Passiamo ai particolari.
Se dovessimo fare i tamponi recandoci tutti in ospedale, logico che sarebbe impossibile in questo caso oltre che difficoltoso e rischioso per vari motivi.
Primo punto. Supponiamo invece di voler utilizzare le sezioni elettorali in piena sicurezza come sedi per i prelievi, cioè dove fare il tampone. Superiamo già in questo modo il difficoltoso problema dove fare milioni di tamponi, se questi poi vengono invece suddivisi sui territori nelle sezioni di prelievo, solo a qualche centinaia o migliaia di tamponi.
Secondo punto. Ovviamente il prelievo del tampone delle persone nelle sezioni non potrà avvenire per tutti gli iscritti in quella sezione in 12-24 ore, perchè bisogna sempre attuare le misure di sicurezza quindi evitare l'assembramento e far mantenere le distanze tra le persone, ma bensì spalmando i prelievi in 14-21 giorni che spiegherò il motivo più avanti, seguendo un ordine alfabetico ed una giusta distribuzione dei tamponi da fare in questo lasso di tempo.
Terzo punto. Per le persone che non possono andare a fare il tampone nella sezione di prelievo a cui sono attestati, sarà necessario allora che il personale sanitario o della protezione civile o altro personale esperto incaricato, ad eseguire il tampone a domicilio della persona impossibilitato a recarsi alla sede di prelievo.
Quarto punto. Le persone da impiegare per i prelievi dei tamponi nelle sezioni di prelievo o a domicilio, sono da individuare nel personale sanitario non impegnato direttamente nella lotta al covid-19, nella protezione civile, nei militari dell'esercito, e nelle forze dell'ordine e di polizia statali e locali.
Quinto punto. Questo invece è un punto critico, perchè fino adesso l'analisi dei tamponi viene fatto solo nelle strutture ospedaliere opportunamente attrezzate per questi tipi di analisi, mentre i tamponi che verrebbero prelevati dalle sezioni di prelievo dovrebbero essere analizzati nel maggior numero possibile di ospedali e cliniche pubbliche e private, o qualsiasi altro istituto o laboratorio che avesse i mezzi per eseguire l'analisi o comunque dotarli della strumentazione e delle sostanze necessarie. 
Sesto punto. Facendo riferimento al secondo punto, quello di spalmare i tamponi alle persone nelle sezioni di prelievo in un lasso di tempo di 14-21 giorni, è quello di lasciar trascorrere il tempo di incubazione del covid-19 che a detta degli scienziati è di 14 giorni, questo perchè servirebbe poi ad eseguire un secondo tampone per ogni persona con la stesa procedura, ma dopo 14 giorni, ma sarebbe meglio dopo 21 giorni, per un ulteriore sicurezza. In questo modo si darebbe più tempo al personale incaricato per i prelievi e per le analisi, tre settimane, e si avrebbe una mappatura dettagliata del contagio del covid-19 sulla popolazione italiana. L'ideale sarebbe un ulteriore terzo tampone di nuovo dopo 21 giorni a distanza del secondo per chiudere la quarantena e ridurre al minimo l'eventuale rischio di un facile ritorno pericoloso del coronavirus. 
Questa procedura se fosse stata possibile iniziarla da quando l'Italia è in quarantena, oggi saremmo già a un buon punto nello stanare il nemico invisibile.
Il problema non sarebbe stato nell'organizzazione di questa ipotetica procedura, se mai nel trovare un numero sufficiente di persone da coinvolgere con questo metodo, ma soprattutto della disponibilità dei tamponi per i prelievi e dei reagenti per le analisi. Ma con buona volontà anche per questi ultimi due problemi si sarebbe trovata  la soluzione. 
Per concludere questo lungo post sulla diagnosi del coronavirus utilizzando i tamponi, notizie delle ultime ore pare che sia stato trovato un altro metodo per individuare se una persona è o è stata infettata dal covid-19 tramite il test sierologico del sangue. Questo test risulta più facile e veloce da attuare e che può essere fatto in quasi tutti gli istituti ospedalieri. Questo metodo deve ancor essere validato, ma se questo protocollo fosse efficace sarebbe un grande aiuto nel mappare il contagio del SarsCoV2 sulla quasi totalità della popolazione italiana in poco tempo, e poter così frenare e contenere con più sicurezza l'epidemia in attesa poi di un medicina per la cura o del vaccino per debellarlo definitivamente.


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

lunedì 6 aprile 2020

COVID-19 “Coronavirus - Il sole e la vitamina D nostri preziosi alleati?”

Sempre nell'attesa di una medicina che possa bloccare il nuovo coronavirus e di un vaccino che possa debellarlo definitivamente, la speranza è nel frattempo nell'arrivo della bella stagione (COVID-19 “Coronavirus - La primavera sta arrivando”) quindi del caldo (COVID-19 “Coronavirus - Speriamo che il caldo ti fermerà!”) che potrebbero, speriamo, bloccare il contagio come forse nei paesi più caldi questo già sta accadendo, dove nonostante sia presente il virus la trasmissione è molto lento rispetto ad altri luoghi dove la diffusione è molto marcata come in Europa e Stati Uniti.

A questo punto vi starete chiedendo voi cosa c'entra la vitamina D?
Semplicemente perchè la vitamina D può essere un altra arma (COVID-19 “Coronavirus - L’arma per fermarlo”) alleata contro la guerra al covid-19 ed è strettamente legata al caldo o meglio alla radiazione solare, come vedremo di seguito.

Non sono un medico ma ho semplicemente visto in questi giorni diversi videi su youtube (i link sono a fine post) di specialisti in campo medico che parlano dei benefici della vitamina D, che è una vitamina rara essenziale necessaria per diverse attività vitali del nostro organismo tra cui a quelle di rinforzare il nostro sistema immunitario.

Essenzialmente la vitamina D si trova nelle uova, nei formaggi, nei funghi, nel tonno, nel salmone ed in altri alimenti, ma la sua peculiarità è quella che principalmente viene poi sintetizzata nel nostro organismo grazie soprattutto all'azione diretta dei raggi del sole sul nostro corpo.
Ecco perchè questo legame diretto tra il sole e la vitamina D, e chi sa magari dell'arresto dell'avanzata dell'epidemia scatenata dal SarsCoV2.       
    
   
Ovviamente ci vorrebbero ulteriori studi per dimostrane la sua efficacia anche contro il coronavirus, ma indubbiamente almeno in questo caso gli esperti in campo medico sono daccordo sui benefici della vitamina D per rafforzare il nostro sistema immunitario e non solo.

Perchè nessun nemico è invincibile, questo vale anche per il covid-19.  
    
Di seguiti alcuni link di youtube che ho guardato: 
   







Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano