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sabato 26 settembre 2020

In risposta a Paolo Liguori su un Governo delegittimato dopo il voto del 20-21 settembre 2020

Questo post vuole essere una risposta al giornalista Paolo Liguori che ha affermato in una sua analisi che l’esito del voto delle votazioni del 20-21 settembre 2020 delegittima Parlamento, M5s e anche il voto del popolo.

Quindi se dopo ogni voto amministrativo “locale”, che ormai ci sono annualmente, non vincono i partiti che sono al governo, in questo caso partiti di centro e sinistra, secondo il noto giornalaio ops… scusate giornalista Paolo Liguori (Elezioni, l'analisi di Paolo Liguori: "Esito delegittima Parlamento, M5s e anche il voto del popolo"), il governo è delegittimato quindi bisogna andare alle urne per un voto politico nazionale?

Diciamo allora che andiamo subito alle urne per un voto politico “nazionale”, è supponiamo che vincono i partiti di destra. Qualche mese dopo ci sono altre elezioni amministrative “locali”, è supponiamo che stavolta vincono i partiti di centro e di sinistra. Perché come si sa gli italiani sono dei nomadi elettori (Elezioni Europee 2019 - Gli errori del Movimento 5 Stelle ed i “nomadi elettori”) che hanno il vizio di cambiare spesso idea votando ogni volta partiti diversi indipendentemente dalle proprie convinzioni politiche, ma facendosi condizionare facilmente "dall'oratore" di turno e dai sondaggi persuasivi (Sondaggi “falsi e ingannevoli”?). Allora che facciamo mio caro e famoso giornalaio ops… scusate giornalista, andiamo di nuovo alle urne per nuove elezioni politiche “nazionali”?

Cioè secondo molti giornalai… ops scusate giornalisti vip, come Paolo Liguori ed il nuovo appena arrivato Carlo De Benedetti con il suo giornale il “Domani”, è molti altri che si conoscono, il voto amministrativo “locale” di una parte di popolazione delegittima un governo eletto a maggioranza con votazione politica “nazionale” ma da tutti gli elettori italiani che hanno votato?

La domanda nasce spontanea… Che senso ha il mio voto alle politiche “nazionali” se dopo qualche mese in una votazione amministrativa “locale” quale una Regione o un Comune non miei, vincono partiti che non sono al governo, che ho votato o non votato non importa perché sono stati votati comunque dalla maggioranza degli elettori italiani in una votazione POLITICA NAZIONALE, ma secondo questi giornalai, perché sono dei giornalai, il governo nazionale viene delegittimato da una votazione amministrativa?

Un'altra domanda nasce spontanea… Allora perché non valere anche il contrario?

Quando ci sono le votazione politiche “nazionali” non vengono delegittimate anche le amministrazioni locali nel caso vincano partiti o movimenti non della stessa corrente politica rispetto a quelli che governano queste amministrazioni? In questo caso sarebbe più ovvio, la legittimazione o meno per ragioni di gerarchia. Quindi quando alle elezioni politiche nazionale del marzo 2018 vinse con quasi il 35% dei consensi il Movimento 5 Stelle (Perchè M5S è l’UNICO VINCITORE delle Elezioni Politiche italiane del 4 marzo 2018), dovevano cadere perché delegittimate anche le amministrazioni governative locali Regioni e Comuni non amministrate dai “grillini”?

Ah poi…  ricordo al giornalaio Piero Liguori ed altri della stessa linea che il referendum per la riduzione del numero dei parlamentari l’ha voluto fortemente il Movimento 5 Stelle, gli altri si sono accodati per non perdere la faccia, ma che hanno sperato nella vittoria del NO,  invece ha visto l’affermazione del SI con quasi il 70% delle preferenze dell’oltre 50% degli elettori “nazionali” non solo di qualche Regione o qualche Comune, che sono andati alle urne (Referendum confermativo del 20 e 21 settembre 2020 sul taglio del numero dei parlamentari – La vittoria del SI non è una vittoria populista ma una vittoria democratica), allora si dovrebbe pensare che la maggioranza degli italiani hanno legittimato il Movimento e questo governo e non delegittimato, mio caro giornalaio Liguori & Co!

Al prossimo post parleremo di vincitori e vinti delle votazioni del 20-21 settembre 2020.

Ultimo aggiornamento 28 settembre 2020

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

mercoledì 23 settembre 2020

Referendum confermativo del 20 e 21 settembre 2020 sul taglio del numero dei parlamentari – La vittoria del SI non è una vittoria populista ma una vittoria democratica

Il referendum confermativo di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 sul taglio del numero dei parlamentari ha visto una vittoria schiacciante e significativa del SI del 70% contro il 30% dei NO, con una buona affluenza alle urne di poco più del 50% (Risultati dal sole24ore) nonostante la crisi sanitaria dovuta al covid19.

Tale riforma dovrà essere intesa non solo come risparmio economico dello Stato ma soprattutto volta a migliorare l’efficienza del Parlamento italiano (Referendum confermativo del 20 e 21 settembre 2020 sulla riduzione del numero dei parlamentari - Il SI per l'efficienza del Parlamento e non per il risparmio economico).

Molti erano coloro che remavano contro questa riforma, come la maggior parte dei politici sia di destra che di sinistra, che facevano finta di essere a favore davanti alle telecamere ma sotto sotto erano contrari e probabilmente nella cabina elettorale hanno invece votato contro. Contro erano anche quasi tutti quei giornaloni sia di destra che di sinistra ed altri media, che hanno bollato questa riforma come una riforma populista soprattutto perché voluta ed insistita a tutti i costi dal Movimento 5 Stelle, che come sappiamo hanno solo nemici ed antipatie.

Adesso con la vittoria del referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari, i nemici al Movimento saranno molto di più e più accaniti.

Questa riforma tanta attesa era stata promessa decenni fa dai partiti tradizionali italiani ma mai attuata come molte altre promesse, ma dovevano arrivare i "grillini" per mettere in pratica quanto solo promesso al popolo italiano.                

Si dovrebbe dare atto alla coerenza del movimento 5 stelle di aver lottato con caparbietà per realizzare uno dei tanti punti del loro programma promesso agli elettori. Si ricorda che in tema politico il M5S, oltre al taglio del numero dei parlamentari approvato con quest’ultimo referendum del 20 e 21 settembre, ha tagliato lo scorso anno anche i vitalizi come promesso, decisione poi annullata lo scorso giugno dalla Commissione del Senato costituita da membri dei partiti di destra e di sinistra e nessuno del M5S, Commissione che intende ripristinarli.

Eppure, questa riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari appena approvata dal referendum confermativo in questo mese, va anche a discapito proprio del M5S, perché?

Qual è la flotta di parlamentari attuali (deputati e senatori) più numerosa? Quella del movimento 5 stelle! Quindi i parlamentari del Movimento, oltre aversi ridotto lo stipendio appena insediati, rinunciato ai vitalizi, adesso con l’approvazione della riforma del taglio del numero dei parlamentari, alle prossime elezioni politiche vedranno diminuirsi anche loro il numero dei loro rappresentati in Parlamento. 

Questo dimostra la buona fede del M5S, che ha commesso e commetterà speriamo sempre meno errori, ma che agisce non per propri interessi ma nell’interesse di tutti, anche a discapito loro mettendo a rischio la sopravvivenza stessa del Movimento, proprio perché come più volte detto si crea solo nemici non solo politici, ma anche di giornalisti, di critici, dei media, e dei sondaggi che sono sempre stati contro il Movimento al solo scopo di danneggiarli e di condizionare la scelta degli italiani (Sondaggi “falsi e ingannevoli”?), solo perché i “grillini” cercano di realizzare provvedimenti popolari e non “populisti” come i media vogliono far passare.

E’ c’è gente che ancora oggi si ostina a credere a tutte le frottole che si raccontano sia sulla carta stampata che nei notiziari tv e talk show televisivi, che non fanno altro che attaccare e screditare il Movimento 5 Stelle come movimento populista ed incompetente…... Ma onesto, “stranamente” non lo dice nessuno…. chi sa il perché! 

Alla prossima

Ultimo aggiornamento 26 settembre 2020

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano


mercoledì 16 settembre 2020

Referendum confermativo del 20 e 21 settembre 2020 sulla riduzione del numero dei parlamentari - Il SI per l'efficienza del Parlamento e non per il risparmio economico

Domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 si vota il seguente quesito:       
   
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?»      
    
per decidere se confermare o meno la riduzione del numero dei parlamentari. SI per confermare la riduzione del numero dei parlamentari e NO per far rimanere tutto come adesso mantenendo i quasi 1000 parlamentari (deputati e senatori) attuali. 

Essendo un referendum confermativo non sarà necessario raggiungere nessun quorum, ed il testo del referendum viene o non viene approvato anche con la differenza di un solo voto.

Questo è un taglio tanto atteso e richiesto da decenni sia da diverse forze politiche che dai cittadini, quindi o lo si farà adesso o non lo si farà più!

La scelta convinta del SI per il taglio del numero di deputati e senatori del Parlamento italiano, non deve essere considerata una scelta populista o una ripicca o punizione verso i politici, o intesa come una scelta per avere un risparmio economico del costo delle istituzioni. 

Ma questa riduzione del numero dei parlamentari invece deve essere orientata ad avere un Parlamento più efficiente e responsabile, oltre che più competente e significativo, rispetto al Parlamento attuale e degli anni passati, caratterizzato troppo spesso da assenteisti incompetenti sia "vip" che perfetti "sconosciuti"! Quest'ultimi "perfetti sconosciuti" alla maggior parte degli elettori italiani, inseriti in liste che trascinano anche eletti a cui non è stata data alcuna preferenza, ma che passano grazie al fatto di essere presenti sulle liste elettorali dei loro partiti secondo un ordine prioritario che stabiliscono i capi del loro schieramento, con la possibilità di essere appunto eletti in rapporto ai voti complessivi ottenuti dai loro partiti ai quali vengono assegnati ulteriori seggi previsti dall'attuale legge elettorale, così da diventare parlamentari e limitarsi ad eseguire e fare il minimo indispensabile agli ordini dei loro partiti, ma con la possibilità di accedere subito ai grandi benefici, dai vitalizi ai pensionamenti anticipati con pochi anni di legislatura.      
     

Il referendum del 20 e 21 settembre 2020 prevede una riduzione degli attuali deputati della Camera dei Deputati da 630 a 400 e dei senatori del Senato della Repubblica da 315 a 200.

Io avrei tagliato molto di più, riducendo i parlamentari del 50% e non solo del 35% per mandare in Parlamento un numero di rappresentanti responsabili adeguato e proporzionato come è nella maggior parte delle democrazie degli altri paesi, per un Parlamento più produttivo e legislature più durature, modificando anche alcune regole per evitare i frequenti cambi di casacca del passaggio di parlamentari da destra a sinistra e da sinistra a destra, a chi offre di più, pensando solo alle poltrone, mettendo ogni volta in bilico la “sopravvivenza” di un governo.     
  
Se poi è vero che nel Parlamento italiano ogni volta è una lotta ed una guerra per approvare o fare delle leggi, allora la domanda nasce spontanea......

Chi preferite mandare in guerra: 1000 pecore o 100 leoni?

A voi la scelta!

Ultimo aggiornamento 19 settembre 2020

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano


giovedì 20 agosto 2020

Cambiamenti Climatici - Ultimatum alla Terra (eventi 2020)

Nel post precedente Cambiamenti Climatici - Ultimatum alla Terra (eventi 2019) abbiamo visto alcuni eventi atmosferici estremi che hanno interessato il 2019, ma le avvisaglie di questi cambiamenti sono iniziate ormai già da diversi anni, ed ogni anno sono sempre di più e più catastrofici, che l’attuale 2020 sembra confermare!

Tra gli venti climatici disastrosi dalla seconda metà del 2019 fino ai primi mesi del 2020 sono da ricordare gli incendi continui in Australia durati appunto diversi mesi, che hanno bruciato milioni di ettari di terre, distrutto foreste, fattorie, strade. Che hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case, ed hanno provocato anche la scomparsa di diverse specie di flora e fauna. Una vera e propria catastrofe anch’essa imputabile ai cambiamenti climatici ed al riscaldamento globale (Dopo 8 mesi di incendi l’Australia non brucia più).


Oltre agli incendi, l’anno 2020 ha segnato altri eventi anomali ed estremi con nuovi record di temperature e di siccità.

Di fatto, l’inverno 2019-2020 è risultato molto mite. Si ci sono stati picchi di freddo, ma la maggior parte dell’inverno passato ha visto cadere pochissima per non dire niente neve, anche su cime di montagna e zone del nord dove durante l’inverno c’è sempre neve. Infatti, sempre per la scienza, il mese di gennaio 2020 è risultato il più caldo di sempre fino adesso registrato (Clima - Gennaio bollente, il più caldo di sempre). 
Simile cosa si è ripetuta qualche mese dopo, così anche il mese di aprile 2020 è stato il più caldo mai registrato (Clima, aprile 2020 è stato il più caldo mai registrato: temperature record in Eurasia e in Antartide). 
Alla fine l’inverno 2019-2020 è risultato il più caldo di sempre in Europa (Clima - L'inverno 2019-2020 è stato il più caldo di sempre in Europa). 

Può darsi che il prossimo inverno sia l'opposto, e potrebbe essere il più nevoso di sempre, proprio perché ormai le stagioni non sono più "normali"!

Come si può vedere ci sono di continuo record su record, è già si parla che anche per giungo e luglio 2020 ci siano state temperature record, o meglio “vampate” di temperature da record. 
Prima i record, non solo quelli sportivi, ma anche quelli ambientali duravano anni se non decenni, ora i record “negativi” ambientali che vengono registrati continuamente, vengono già superati nei mesi seguenti o l’anno successivo. Tutto questo dimostra a che punto è arrivato il cambiamento climatico ed il riscaldamento terrestre e come peggiora rapidamente. Ma la speranza è che ci sia ancora del tempo per rimediare e che non sia già troppo tardi per cambiare rotta!

Queste cose, si sono successe anche in passato, ed erano eventi eccezionali, poiché capitavano al massimo una volta l’anno se non ogni 2/3 anni e più. Ma ormai come si assiste da qualche anno, gli eventi climatici estremi, tempeste, cicloni, uragani, trombe d’arie, alluvioni, bombe d’acqua, colpi di calore, ecc…. si verificano spesso più volte nel corso di uno stesso anno, quindi non possono essere più considerati eventi eccezionali ed essere ridotti a solo “calamità naturali”, ma eventi che sono una “misura” di come e quanto sta mutando il clima terrestre sul quale incide negativamente l’attività dell’uomo e la sua “noncuranza e menefreghismo”!

CONTINUA........


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

lunedì 27 luglio 2020

Cambiamenti Climatici - Ultimatum alla Terra (eventi 2019)

Dopo le anticipazioni dei due post precedenti (Clima, ambiente, inquinamento e virus) e (Post “covid-19” - Si programma il futuro economico! E’ quello ambientale?) è arrivato il momento di addentrarci su questa vitale tematica che riguarda il cambiamento climatico che sta incidendo negativamente in maniera sempre più velocemente ed in maniera sempre più accentuata sull'ambiente terrestre.

Ormai, come stiamo vivendo sulla nostra pelle, ultimamente assistiamo a variazioni repentine delle condizioni meteorologiche di vario tipo. Si è vero che non esistono più le mezze stagioni, ormai un modo di dire comune ed usuale da diversi anni, ma è soprattutto vero che le condizioni meteo cambiano in maniera drastica e repentinamente da un giorno ad un altro e durante lo stesso giorno.

Se ricordate solo poco più di un anno fa, maggio 2019, è stato un mese freddo e piovoso, e ricordo che le amministrazioni pubbliche sono state costrette a prorogare i tempi di utilizzo dei riscaldamenti. Il mese successivo, giugno invece è risultato l’opposto, ed è stato il più caldo della storia da quanto si sono iniziati a raccogliere i dati in modo scientifico (Giugno 2019 da record: è stato il più caldo mai registrato). 
Poi è arrivato luglio dove si sono alternati giorni di caldo afoso a giorni di maltempo intenso e violento, con eventi meteorologici estremi. Ci sono state trombe d’arie che hanno distrutto diversi lidi sulle spiagge, grandine violente con chicchi di dimensioni a volte grandi come una pallina da tennis, che hanno provocato oltre ai soliti ingenti danni all'agricoltura, ma anche danni diretti agli autoveicoli con rottura dei vetri, ed indiretti con la caduta di alberi. Oltre alle ormai famose “bombe d’acque” che all'improvviso causano allagamenti, straripamenti e danni continui ed imprevedibili, in qualsiasi periodo dell’anno. Tutto questo non solo in Italia ma anche nel resto dell’Europa.

Ma il 2019 ha visto altri eventi climatici, quali cicloni ed uragani che hanno interessato anche l’Europa che in passato raramente ha avuto a che fare con questi fenomeni atmosferici, ma che ora avvengono in maniera più frequente ormai ogni anno.
E poi ancora sempre nel 2019 da registrare anche gli incendi che hanno riguardato la Siberia e l’Alaska, fenomeni purtroppo accentuati dal cambiamento climatico (Incendi «senza precedenti» in Siberia e Alaska, a nord del circolo polare artico).        
   
    
E l’uomo per contro che ha fatto nel 2019? Invece di contrastare e ridurre l’impatto negativo dell’attività industriale ha addirittura dato una mano a peggiorare la situazione!
Se ricordate infatti nel 2019 è stato permesso al Brasile di continuare a bruciare la grande foresta amazzonica (Senza l'Amazzonia per il mondo c'è poca speranza di vita), oltre alla continua ed inarrestabile scellerata azione di deforestazione dell’Amazzonia stessa, senza il rispetto di niente e di nessuno, nemmeno delle civiltà e tribù e le tantissime specie di flora e fauna che da secoli abitano nel “polmone della terra”!
Altra azione scellerata dell’uomo, che invece di ridurre i materiali inquinanti che hanno un forte impatto dannoso per l’ambiente e per la vita umana ed il mondo animale, si permette il lusso non solo più di sversare rifiuti tossici in mare ma di stoccare e di bruciare grandi quantità di plastica in mega discariche in altri paesi come in Malesia (La Malesia è la nuova terra dei fuochi: brucia lì la plastica del mondo intero)!

Intanto, a causa del riscaldamento globale causa diretta dei cambiamenti climatici, anche il 2019 registra sia al nord del globo terrestre in Alaska (Alaska, si sciolgono i ghiacci....) e Groenlandia (Il ghiaccio della Groenlandia si sta sciogliendo più velocemente del previstoche al sud del nostro globo in Antartide (Antartide, scioglimento dei ghiacci record....) lo scioglimento dei ghiacciai sempre più velocemente del  previsto rispetto gli anni precedenti, con tutte le possibile conseguenze che stiamo già vivendo e che altre ancora purtroppo potrà portare! 

Ed è solo l’inizio…!


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

mercoledì 24 giugno 2020

Post “covid-19” - Si programma il futuro economico! E’ quello ambientale?

Continuando quanto iniziato nel post precedente (Clima, ambiente, inquinamento e virus), sulla strada da seguire per la difesa dell’ambiente e della salute delle persone, se è quella vecchia ed attuale, oppure una nuova più ecologica che richiede più sacrifici e guarda meno agli interessi, la scelta sembra già segnata e non sembra ancora una volta quella giusta, perché si sta ritornando sull'avarizia del “profitto”!

Infatti si pensa solo come recuperare “economicamente” tutto ciò che si perso e che si sta ancora perdendo a causa del nuovo il coronavirus. Tutti vogliono soldi e nessuno è mai sazio! Già si fanno i calcoli dei danni, e non passa giorno in tv e sui giornali sentire o leggere le stesse notizie, del calo della produzione industriale, delle vendite, aziende in rosso, nei mesi di marzo, aprile ed adesso maggio! I media hanno fatto la scoperta <dell’acqua calda>, purtroppo sono le conseguenze nel momento in cui tutto si ferma ad iniziare dalle persone che restano ferme a casa, come dire che fuori tutto si sta bagnando quando piove, credo che sia ovvio o no?

Ma il bello che adesso si fanno già le previsioni dei prossimi mesi e del prossimo anno, senza sapere cosa ci riserva il futuro! Infatti a causa del covid-19 per il 2020 si prevede un calo del PIL europeo di oltre il -7%  e per l’Italia ancora più buio di oltre il -9%! Ma poi dal buio totale si passa all'illuminazione più accecante che prevede per l’Italia un salto del PIL nel 2021 di oltre +4,8%! Ah poi dipende chi fa previsioni, perché secondo il FMI per l'Italia è prevista una caduta del PIL del 12,8% nel 2020 ed una crescita del PIL del +6,3% nel 2021, numeri totalmente diversi, che nell'era pre-covid le previsioni tra le varie istituzioni non variavano di molto al massimo dallo 0,1% al o,5%. Non so se sono dei maghi o cialtroni questi “indovini” ma come si fa? Già si conosce il futuro, ma se non sappiamo nemmeno prevedere e gestire il presente?
L'errore più grande è pensare solo al presente per determinate cose (quando si mira solo al profitto) e non pensare al futuro (non interessano i danni che si causano alla terra, all'aria, alle acque, alla flora e fauna), che poi inevitabilmente si riflettano negativamente sull'uomo stesso, costringendo quest’ultimo a spendere il doppio se non il triplo, quadruplo, ecc… per ricostruire e ripristinare quanto distrutto da un evento o eventi catastrofici ambientali e climatici dirette conseguenze dell’attività umana, o altri eventi imprevedibili e non facilmente gestibile come una pandemia.

Mentre ci si preoccupa del futuro (se continua così chi sà fino a quando ci sarà un futuro e come sarà il futuro) solo della paura di come ridurre il debito pubblico, se aumentare le tasse, o aumentare l’età pensionistica, o ridurre i servizi essenziali quali quelli sanitari ed assistenziali, quindi se fare tagli sulla salute delle persone, tutte queste azioni per fare cassa altrimenti lo spred sale!!!

Ma se la “beata” nostra terra la si fa cadere malata, come possiamo pensare o sperare di curare o salvare chi la abita? Se lo scopo è ancora una volta quello sbagliato?

Ed è un grosso errore…… perché come ho già scritto nel post <COVID-19 “Coronavirus il nemico invisibile spuntato all'improvviso”> non bisogna mai pensare di avere il mondo in pugno... perché è il mondo che ha in pugno tutti noi!


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

sabato 30 maggio 2020

Clima, ambiente, inquinamento e virus

Con questo post ritorno a parlare di clima e ambiente (Situazione economica 2015 e non solo), dopo la lunga parentesi che ha riguardato la crisi sanitaria ed economica non ancora terminata dell’epidemia o meglio della pandemia scatenata dal nuovo coronavirus (COVID-19 "Ultime considerazioni e cronologia di un coronavirus - The SarsCoV2").

Questo post è solo una prefazione ai successivi post che riguarderanno il problema ambientale, che il covid-19 ha portato alla ribalta come se ci fosse una interconnessione tra le due cose.   
Perché se è vero che da una parte il nuovo coronavirus ha provocato morte e dolore, scombussolato le nostre abitudine di vita sia singolarmente che socialmente, provocando gravissimi danni sanitari ed economici che in passato solo le guerre mondiali hanno provocato, dall'altra parte il covid-19 ha avuto come effetto positivo, imponendo il lockdown con il blocco quasi totale di ogni attività produttiva, lavorativa e sociale in molti nazioni mondiali soprattutto le più ricche e sviluppate che provocano più inquinamento, proprio una riduzione tangibile di quest’ultimo, cioè una riduzione dell’inquinamento e dell’anidride carbonica prodotta dall'attività dell’uomo.

Così in queste diverse settimane di confinamento sociale, che mezzo pianeta ha dovuto per forza di cose attuare, la natura ne ha beneficiato, riprendendosi alcuni suoi spazi, con cielo più chiaro e libero dallo smog e scarichi inquinanti causati gran parte dall'attività industriale, dal traffico degli aerei e dei milioni di mezzi stradali a combustione, con aria più respirabile, acque dei corsi d'acqua piccoli e grandi più limpide e cristalline, con fauna e flora ritornate "finalmente" a respirare! 

Questo cambiamento climatico “temporaneo” positivo per l’ambiente causato dalla pandemia del nuovo coronavirus,  si è verificato già a partire dalla Cina dove l’epidemia ha avuto inizio (Il Coronavirus ha ridotto le emissioni di CO2 della Cina di oltre un quarto e Coronavirus e crisi economica in Cina: inquinamento in calo) e poi nel resto del mondo colpito successivamente dal virus (La crisi Covid-19 ha provocato un calo del 17% delle emissioni globali di CO2 e La pandemia potrebbe tagliare del 7% le emissioni globali di CO2).

Questa lotta all'inquinamento non doveva imporcela il coronavirus, ma doveva attuarla già l’uomo in passato, ma ogni volta è stata rimandata per interessi puramente economici.

Però adesso sembra arrivato il momento di affrontare questo annoso problema non più rimandabile, come più volte ha esortato il Papa sia negli anni passati che durante questo travagliato periodo epidemico, mettendo in primis la saluta delle persone che è strettamente legata alla salute dell’ambiente in cui viviamo.

Questa pandemia del covid-19 deve essere considerata come un monitor ed un avvertimento all'umanità a salvaguardare l’habitat in cui vive, perché questo passo decisivo o lo si fa adesso o non lo si farà più, con il rischio che un prossimo evento disastroso, <chi sa quale, chi sa quando, chi sa come>, la natura potrà essere ancora più brutale e crudele, visto gli incessanti avvertimenti che continua ad inviarci per farci cambiare strada, che noi tutti sistematicamente ignoriamo riducendoli, perché ci fa comodo, al normale corso degli eventi. 
   
Siamo alla svolta, sarà a noi scegliere, se cambiare strada adesso o percorrere la stessa su cui già siamo, ignorando tutto quanto sia successo come se nulla fosse mai accaduto!


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano