E’ passato un anno esatto dalle elezioni politiche nel
nostro amato paese Italia, che si prevede già il cambio di allenatore al
governo, dopo le dimissioni annunciate del premier Enrico Letta, o meglio la
decisione del suo partito il PD che nella seduta di ieri praticamente l’ha
destituito, aprendo la strada per l’ascesa al Palazzo Chigi di Matteo Renzi.
Stavolta probabilmente nemmeno il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano potrebbe opporsi, a meno che non decida di
sciogliere le camere ed indire nuove elezioni, visto che la sua rielezione era
legata al governo Letta per un tempo determinato, che doveva subito avviare le
riforme, in primis la legge elettorale, cose mai fatta in circa 10 mesi. Mentre all'epoca, dopo le elezione del febbraio dell’anno scorso, con l’impasse venutasi
a creare con l’esito del voto, il Presidente Napolitano non poteva più
sciogliere le camere perché era nel periodo del semestre bianco cioè negli
ultimi mesi del proprio mandato di Presidente della Repubblica, ora potrebbe
anche deciderlo di farlo se non gli è di genio un governo Renzi.
Forse sarebbe la cosa più logica!
Inoltre, guarda caso doveva essere proprio Matteo Renzi
nelle elezioni politiche del febbraio dell’anno scorso il candidato premier al governo
per il PD, se nelle primarie del 2012 invece di scegliere Bersani i suoi
elettori avrebbe scelto lui! Ma pazienza… ha dovuto aspettare solo un anno!
Però? Renzi non aveva detto nei giorni e nelle settimane
precedenti a questi ultimi giorni convulsi che hanno portato alla fine del
governo Letta, che lui non avrebbe mai accettato l’incarico a Presidente del Consiglio se non
solo tramite le elezioni?
Come mai questo cambio di rotta?
Ma non si stava lavorando in questi giorni di febbraio
sulla legge elettorale?
Perché interrompere di nuovo questo cammino?
Quali sono le intenzioni?
Ed Enrico Letta? Per la prima volta un Presidente del
Consiglio del governo italiano si dimette non perché “sfiduciato dalle Camere”
ma sfiduciato dal suo partito. Cioè è il partito PD che decide le sorti del
governo, e non da i deputati e senatori di tutti i partiti di qualsiasi
schieramento politico legalmente eletti dal popolo italiano nel febbraio del
2013.
Non sarebbe più corretto e ragionevole dare la parola al
popolo?
Per finire, la domanda nasce spontanea……. Come mai lo
spread è così basso e non subisce oscillazioni preoccupanti, nonostante le
varie fiducie che si sono votate al governo Letta? Più volte in bilico, ma
salvato dalla formazione di nuove coalizioni politiche, che non sono bastate se
in questa settimana è finito il suo governo? Questo vuol dire, che con le
grande intese, non c’è mai stato un governo stabile ed affidabile fin dall’inizio,
eppure lo spread è calato e si è mantenuto e si mantiene su valori non
allarmanti.
Come mai?
Eppure la situazione economica è peggiorata, dai dati che
mensilmente vengono comunicati!
PS: Berlusconi stai alla larga, e non sperare di rientrare in gioco con il governo Renzi.
“Fuori”, non aspettano altro, già sono pronti a far risalire lo spread (Il Ricatto dello SPREAD)! Anche
se, da come sono stati descritti gli eventi politici ed economici italiani negli
ultimi sei mesi del 2011 dell’allora governo in carica Berlusconi nel libro Ammazziamo il gattopardo di Alian Friedman, probabilmente forse c’è
stato un complotto per rovesciare il suo governo, ma credo che molto italiani
l’avevano già capito da soli all'epoca, questo non vuol dire che ti devi
intestardire a ritornare di nuovo in gioco.
Lasciamo la palla a Matteo Renzi aspettando la sua nuova
squadra, nella speranza che non ci deluda anche lui, altrimenti è inevitabile
toccherà a noi!
Alla prossima
Dite la vostra!
Per
Cambiare la Nostra Italia
Roberto
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