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sabato 4 aprile 2015

La Crisi a che punto è……Prezzo Petrolio, Spread BTP/BUND, Jobs Act

Continuiamo con l’ultimo post che riguarderà soprattutto l'andamento dei fattori economici del momento, e dopo aver scritto nel post precedente la verità sui tassi d’interesse (La Crisi a che punto è…Tassi e Mutui), in questo post analizzeremo invece la situazione del prezzo del Petrolio e il livello dello Spread tra BTP e Bund.
Iniziamo con il petrolio, aiutandoci anche stavolta con delle immagini di screenshot catturate sempre dal sito investing.com  Brent e Greggio

Con l’immagine 1 sottostante si può notare il costo del petrolio di qualità Brent il 15/06/2014, quindi meno di un anno fa era di 114 euro al barile
Immagine 1 

Nell’immagine seguente invece (immagine 2) il prezzo del Brent il 29 marzo scorso, proprio in questi giorni era di 55 euro al barile, quindi meno della metà di un anno fa
Immagine 2 


Stessa discorso per il prezzo del petrolio Greggio di qualità inferiore, che meno di un anno fa il 15/06/2014 era di 107 euro al barile (immagine 3 sottostante)
Immagine 3

Mentre in questi giorni, esattamente il 29 marzo scorso (immagine 4 sottostante) il prezzo del Greggio era di  49 euro al barile, quindi anche il Greggio meno della metà rispetto all’anno scorso
Immagine 4

A questo punto ci si chiede, come mai il costo del carburante è comunque esagerato? E’ sceso si il costo rispetto ad un anno fa ma molto molto poco considerando adesso il prezzo del Brent o del Greggio.
Aggiungo in questo caso una “piccola chicca curiosa”.
In Basilicata, la mia regione, conosciuta più con il nome di Lucania, il prezzo del carburante è stranamente più costoso rispetto alle altre regioni d’Italia, in particolare alle regioni confinanti, pur  essendo la  Basilicata e/o Lucania la regione dove più si estrae il petrolio soddisfacendo un fabbisogno nazionale che si aggira intorno al 10%. Questa è un altra storia che meriterebbe un discorso a parte……
Continuando con il discorso, del “non calo giusto” del prezzo del carburante, stesso discorso  lo si può fare sul costo dell’energia e del gas rimasti comunque costosi rispetto al crollo del prezzo del petrolio cui sono direttamente influenzati.
In Italia, purtroppo, c’è il brutto vizio che quando il prezzo di un bene di servizio, quale carburante, elettricità e gas, deve salire, sale senza problemi e con facilità, mentre, al contrario, quando questi stessi beni di servizio devono calare, scendono lentamente “diciamoci la verità, fanno finta di calare” in attesa di riprendere invece di nuovo la loro ascesa!
Non voglio dilungarmi più di tanto, ognuno di noi sa trarre le conclusioni.     
Concludiamo questo post, dando un occhiata adesso alla situazione attuale dello Spread tra BTP italiani e Bund tedeschi, sempre tramite un immagine di screenshot sottostante, catturata questa volta dal sito Valore SPREAD BTP Italia il Sole 24 ore… e riferita ad un paio di giorni fa
                                                                       


Si può notare oggi quanto è basso questo Spread  poco più dei 100 punti (esattamente 107,05 il 2 aprile scorso), cosa da non credere… fino a qualche anno fa era alle stelle… chi sa perché?.....(Il Ricatto dello SPREAD)
Eppure vedendo cosa ha fatto il Governo Renzi, ci si domanda come mai?
La corruzione è quella che è………,
I costi della politica sono quelli che sono…..
La riforma dello Stato.... non ne parliamo proprio…..
Ah si gli 80 famosissimi euro………… (Renzi ti dà e Renzi si ri-prende gli 80 euro…..) ed il Jobs Act “in azione esattamente da un mese”, sono riusciti a cambiare l’Italia e gli italiani, consumi in netta ripresa e disoccupazione in netta discesa…….. 

BUONA PASQUA 2015 a TUTTI


Cambiamo la Nostra Italia e non solo...

Roberto Di Stefano  

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