Da giovedì 23 o meglio dal giorno dopo venerdì 24 di questo mese non si
fa che parlare di cosa succederà in Europa e le ripercussioni nel che potranno esserci nel resto del mondo, del perché i cittadini del Regno Unito, poco più della
metà di essi, hanno deciso con il referendum sulla BREXIT di abbandonare l’Unione Europea, causando un vero e
proprio cataclisma politico-finanziario.
La vittoria di poco del “Leave (lasciare)” 51,9%, contro
chi ha votato “Remain (rimanere)” 48,1%, sembra essere attribuita alle persone
più anziane mentre i giovani hanno votato si per restare in Europa.
Analizzando il voto nel dettaglio si scopre anche che chi
ha votato “remain” erano per lo più oltre ai giovani le persone che stanno
nella parte benestante delle metropoli inglesi che vivono senza problemi, invece
hanno votato “leave” quelli che si trovano nelle periferie e comunque nei
territori più disagiati che vivono in cattive condizioni socio-economiche dove
la disoccupazione è alta, dove in un certo senso “l’Europa non ci è mai stata e ma
è arrivata”!
Il popolo del Regno Unito ha dato prova di sentire davvero
questo referendum se più del 70% si è recato al voto nonostante l’intensa
giornata di pioggia di giovedì 23. I media e gli “attori” del momento hanno
cercato di condizionare le scelte dei votanti con paure e speranze…… questo non
solo prima del voto ma anche subito dopo,
se si pensa che il primo ministro Cameron solo alcuni minuti dopo la
chiusura dei seggi, in un twit aveva ringraziato i cittadini per essere andati
al voto e di aver scelto di “non abbandonare” l’Europa solo sulla base degli “exit
poll”!
Ma come si fa? Questo dimostra la grande falsità ed il
grande condizionamento a cui siamo sottoposti……! Questo poteva valere un tempo,
dove si restava sempre all’oscuro di tutto….. ma oggi con la globalizzazione,
non solo economica ma anche informativa e davvero da stupidi pensare di
prendere in giro i cittadini!
Ritornando al referendum inglese sulla Brexit, quale sia
stato la sua utilità in un unione di paesi quale la Gran Bretagna costituita da
Inghilterra, Scozia, Galles ed Irlanda del Nord, che vero faceva parte
dell’Europa Unita ma non di quella monetaria, visto che ha mantenuto la
sterlina come moneta nazionale?
Ed inoltre se il Regno Unito non doveva nemmeno sottostare
a tutti i vincoli, rispetto agli altri paesi europei che fanno parte della UE e
dell’unione monetaria, soggetti davvero a regole rigide da rispettare, perché indire
un referendum e poi pentirsi di averlo proposto?
Immaginiamo invece se uno dei paesi quali Francia, Spagna
e la stessa Italia lascerebbe l’Unione Europea e quindi l’unione monetaria in
futuro, si che ci sarebbe un vero e proprio caos politico, finanziario,
economico e sociale a cui sarebbe difficile trovare soluzione, perché significherebbe
davvero la disintegrazione dell’Europa!
La soluzione è unica, governare e considerare tutte le
persone con ugual diritti, senza distinzioni di razza e di corrente politica, senza
“guardare in faccia” alle lobbies amiche
o agli amici e parenti, e soprattutto non ampliare una frattura sempre più
evidente e sempre più ampia nel XXI secolo tra ricchi e poveri.
Qualcuno dirà che le due classi di ricchi e di poveri ci
sono sempre state e ci saranno sempre, vero, ma è anche vero, che mentre nel
passato non c’era la globalizzazione e le informazioni erano canalizzate in un
unico “canale” unidirezionale, non si sapeva o comunque si sapeva pochissimo
dei vantaggi dei ricchi e degli svantaggi dei poveri. Nei tempi attuali invece
con l’essere continuamente connessi con il mondo intero, entriamo in possesso
di maggiori informazioni e più verità che ci vengono comunicate, rispetto al
passato dove non si potevano “filtrare” le notizie, quindi si prendeva per
“vera” l’unica che ci veniva raccontata! Oggi invece abbiamo più notizie, tutte
che dicono il vero, e che tutte potrebbero essere false…..! A questo punto
siamo noi a decidere qual è la notizia vera e quale quella falsa, adattandola
alla nostra condizione di vita che viviamo.
Proprio qui si riduce il voto degli inglesi, i più poveri
quelli che hanno vissuto e continuano a vivere in condizioni pietose hanno
seguito non solo “una comunicazione” ma “più comunicazioni” che dicevano che la
colpa di tutto era delle regole dell’Unione Europea così hanno votato “leave”,
al contrario coloro che non hanno problemi economici e che traggono vantaggi
dalla politica economica europea che vivono nelle zone benestanti hanno seguito
le comunicazioni di coloro che mettevano in guardia nel votare “leave” perché
avrebbe causato la perdita di privilegi ed un impoverimento del Regno Unito e
si sono così convinti nel votare “remain” per non perdere la “proprie”
condizioni sociali ed economiche.
Praticamente “questi governanti” nazionali ed europei, sono
riusciti a creare non un confronto, che è qualcosa di positivo, ma uno scontro negativo
tra generazioni, tra giovani ed anziani, tra padre e figlio, e tra ricchi e
poveri, che sono le cose più “odiose” che non dovrebbero mai essere fatte e
nemmeno pensate.
E nel Regno Unito addirittura a creare attrito tra le
quattro nazioni che vi fanno parte, qualcuna delle quali ha votato per rimanere
in Europa come la Scozia che già pensa ad un proprio referendum per rientrare
nell’Unione Europea.
Purtroppo , se questi sono i nostri governanti nazionali
ed europei “si capisce” perché si è arrivato a ciò……
Invece di ridistribuire la ricchezza e dare a tutti la
possibilità di vivere una vita dignitosa, con le “loro” regole e regolette
imposte agli stati membri, questi a loro volta hanno imposto alle loro
popolazioni, colpendo in questo modo le fasce sociali più deboli oltre a
distruggere anche il ceto medio, allargando il divario tra ricchi e poveri,
portando così le persone all’esasperazione, pensando di continuare a
condizionare la vita di noi tutti con le solite paroline dolci o quelle amare
di speranze e di paure……
Ma ormai il vento del “vero cambiamento” iniziato a
soffiare già da qualche anno, va rafforzandosi sempre di più con l’aumentare
delle disuguaglianze e della povertà, investendo i vari paesi anche quelli che
all’apparenza non dovrebbero avere problemi sociali ed economici come il Regno
Unito, e solo il futuro ci dirà se questo cambiamento ormai <in moto....>
potrà essere fermato e se sarà un bene o un male!
Una cosa è certa, se si salvaguardano “davvero tutte le
persone di questo mondo” amministrando con onestà e trasparenza pensando al
bene della collettività, salvaguarderemo non solo le persone ma anche la terra
dove viviamo, ma se si pensa solo ad un “profitto da egoismo” ed al benessere
di “una sola parte della popolazione” inevitabilmente il futuro non sarà di
certo roseo ed investirà tutti…….
Viva Noi tutti Europei e non……Viva la Terra
Alla prossima
Cambiamo
La Nostra Italia
Roberto Di Stefano