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lunedì 24 aprile 2023

Banche e crisi! Ma come fanno a fallire?

Di post sulle banche ho già scritto nel passato, ma sono di nuovo qui a parlare di banche o meglio del tonfo di alcune banche che ci è stato in questi ultimi 2-3 mesi e che potrebbe <contagiare > in un futuro prossimo altre banche.

Come ormai tutti sappiamo, dalle news da prendere con le dovute cautele, tra la fine di febbraio e la fine di marzo sono fallite in successione banche mondiali di rilievo, ad iniziare dall’americana Silicon Valley Bank (SVB ) a seguire la Credit Suisse salvata però dal governo svizzero, e a finire con la banca tedesca Deutsche Bank che naviga in cattive acque e rischia la bancarotta!

Ma la domanda nasce spontanea…. Ma come fanno queste banche a fallire?

Oggi le banche gestiscono milioni di trilioni di miliardi di dollari o di euro, di milioni e milioni di conti di utenti, che volontariamente o <obbligatoriamente> sono tenuti ad avere un conto corrente bancario o cose similari quale accredito dei propri guadagni o deposito dei propri risparmi e pensioni, senza ormai avere nessun interesse in accredito ma solo spese ed interessi in uscita e di tenuta del conto. Eppure le banche denunciano perdite o costi elevati!

Ma come? Se ormai gli sportelli bancari fisici sono notevolmente diminuiti di numero conseguenti all’avvento della tecnologia e della connessione globale? Oggi i costi del personale, delle strutture, delle utenze, delle pulizie, e tutti gli altri costi collegati alla presenza di uno sportello fisico bancario, sono oggi ridotti considerevolmente rispetto a qualche decennio fa quando erano presenti ovunque anche in piccoli paesi sperduti con meno depositi di cittadini. Oggi si può dire che l’unico costo che sostengono le banche è il solo costo dello “sportello virtuale” cioè il costo e la gestione della sola piattaforma web bancaria e basta!

Eppure? Eppure falliscono…! Perché?  

Semplice…. Come ho scritto in precedenza, oggi le banche hanno nelle loro casse una mole enorme di liquidità <reale e virtuale>, ormai non c’è più distinzione tra cosa è reale e cosa è virtuale, rispetto al passato dove la liquidità di allora molto meno rispetto ad oggi, era gestita ed amministrata da più persone che percepivano i giusti compensi e non le cifre da capogiro di adesso dove questa enorme liquidità monetaria è gestita da poche persone incapaci e avare che guadagnano cifre astronomiche a cui non importa se poi fallisce una banca o la banca da loro amministrata poiché “loro” hanno comunque un futuro benessere già garantito… alla faccia del risparmio degli altri!  

Quindi più che fallire… io direi è il rubare soldi <virtuali e non>, direttamente o indirettamente tramite “finti” investimenti sbagliati, che nascondono solo trasferimenti criminali di ingenti somme di capitali in paradisi fiscali, per poi scappare e nascondersi altrove…. a godersi il <lauto guadagno>!

Mentre i “poveri cristi” se vengono beccati anche “solo” per una caramella rubata vengono condannati per direttissima….

Questi soggetti appartenenti all’élite dei “potenti”, non mai pagano e mai restituiscono il malloppo estorto, e mai vengono sottoposti a processi, giudicati e condannati, ma come si dice in gergo…. la fanno sempre franca!

Se questa è imparzialità e giustizia, allora c’è qualcosa che non va…. O meglio… forse è proprio quello che vogliono chi ha potere di decidere e comandare!

Alla prossima

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano


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