“Nostre” colpe.
I conti non tornano non solo per colpa degli “Altri" ma anche per colpa di “Noi” stessi, che psicologicamente ci siamo fatti condizionare
dal reale valore dell’Euro. Abbiamo perso la testa sentire in TV, alla radio o
sui media del web, parlare troppo spesso di milioni di Euro come niente fosse,
guadagnati, vinti o spesi come noccioline, perché tutto questo non rispecchia
la realtà per il 99% della popolazione. Ci siamo fatti “abbindolare” sia dal
guadagno facile sia nello spendere con troppa disinvoltura di più di quello che
potevamo, tutto a vantaggio di coloro che hanno pubblicizzato questo <tipo
di vita irreale>.
Infatti le nostre uscite sono aumentate sia come numero di
voci che come valore di ogni voce, mentre la nostra entrata “unica”, vedremo
più sotto il perché, lo stipendio è rimasto più o meno lo stesso dalla Lira
all’Euro. Perché prima, 15-20 anni fa, avevamo come costi fissi acqua, luce,
gas, telefono ed i costi per l’automobile, che erano e rimangono delle spese
“essenziali”, che comunque, come abbiamo potuto vedere in un post precedente (Costi di utenza e tariffe varie), sono notevolmente rincarate con l’Euro, non solo perché le tariffe
sono aumentate ma anche perché nel caso dell’energia elettrica oggi ne
consumiamo molto di più a causa dei dispositivi che giornalmente abbiamo collegati
alla rete elettrica quali TV, decoder, radio, computer, modem, router, stampanti,
cellulari in ricarica, condizionatori, ecc….
A queste spese “necessarie” negli ultimi anni si sono aggiunti
altri costi fissi di un certo rilievo quali i servizi ADSL, la Pay TV
satellitare e terrestre, servizi di telefonia e internet mobile, che hanno
aumentato anche un maggior consumo di energia elettrica come citato
precedentemente. Poi troviamo altre spese varie per la partecipazione ai giochi
di “illusioni” di possibili vincite che sono ormai una infinità, visto che ci
“tartassano” continuamente attraverso ogni media online ed offline, come gratta
e vinci che si trovano in tutti i negozi, lotterie quali lotto, 10 e lotto, win
for life, superenalotto, vinci tutto superenalotto, superenalotto europeo, scommesse
varie su eventi sportivi e non, casinò online, ecc…....
[L’Italia che Gioca (1), Superenalotto, L’Italia che Gioca (2), Casinò e Roulette] incrementando così le nostre uscite. Tutto
questo a vantaggio di chi sta dall’altra parte. Infatti se la persone
continuano a spendere in questo modo, per esempio sui servizi di Pay TV per chi
sta a casa, o acquistare settimanalmente biglietti per eventi sportivi e non,
di un certo rilievo, per chi ha uno stipendio intorno ai 1000 euro al mese,
sono spese in uscita notevoli perché tutti sappiamo quanto costano in Euro
questi servizi ed eventi rispetto a quando c’era la Lira. Prendiamo come
esempio i calciatori, solo i veri fuoriclasse di una volta guadagnavano 1, 2, 5
miliardi di Lire, che a quei tempi, 20-25 anni fa, sembravano cifre
astronomiche. Oggi ci sono “finti” campioni che guadagnano minimo da qualche
milione di Euro, fino ad arrivare a 10, 15, 20 milioni di Euro (quasi 40
miliardi di Lire). Chi paga tutto questo? Ovvio lo spettatore, sia direttamente
con l’acquisto dei servizi a pagamento o dei cari biglietti di eventi sportivi
e non, sia indirettamente poi con l’acquisto dei prodotti commercializzati
dagli sponsor di questi eventi o società sportive. Questo perché chi è
appassionato non vuole rinunciare alle sue “passioni”, che è la leva che viene sfruttata da chi è dall’altra parte
e ci ricava enormi guadagni! Ma è colpa nostra se spendiamo in questo modo in
maniera non oculata.
Così abbiamo continuato senza pensarci i primi anni del
2000 con l’entrata in circolazione dell’Euro, perché all’inizio, non ne
risentivamo di queste spese, ma adesso invece tali costi “SI” che si sentono.
Questo perché c’erano, adesso stanno finendo anche questi, i nostri risparmi in Lire di un tempo o i
risparmi dei nostri genitori e nonni, che hanno fatto da “tappa buchi” dei
debiti che man mano si sono creati a causa del consumo veloce dei nostri euri guadagnati.
Infatti fino a 15-20 anni fa, qualche anno prima dell’unione monetaria, il
risparmio era il punto forte degli italiani, ed era “l’altra” fonte di entrata importante
di una famiglia, oltre allo stipendio citato sopra. Oggi invece anche questa
fonte “è finita”.
Vi ricordate quando rendevano i BPF (Buoni Postali
Fruttiferi) delle Poste Italiane quando c’era la Lira fino a 20 anni fa? Per
non parlare di 30-40 anni fa? Per i Buoni Postali Fruttiferi Ordinari, l’interesse
iniziale partiva da minimo del 5% lordo annuo fino ad arrivare al 12% lordo
annuo dal 15-20 anno. Mentre i Buoni Postali Fruttiferi Vincolati, addirittura
raddoppiavano dopo 3-6 anni e triplicavano dopo i 9 anni. Oggi invece com’è la
situazione? Praticamente “cancellata”. Giusto per citarne, oggi i Buoni Postali
Fruttiferi Ordinari partono da un interesso lordo annuo dello 0,25% fino a
raggiungere un massimo del 3-4% al 10-20 anno, praticamente delle briciole. Non
parliamo poi delle banche, che mentre gli interessi sui prestiti e mutui sono
alti, gli interessi che loro danno ai risparmiatori sui conti correnti sono
ridicoli.
Proprio qualche giorno fa, ho visto sul mio estratto conto gli
interessi che ho percepito dalla mia banca sul deposito del mio conto corrente,
circa 10 mila euro, indovinate che interesse ho ricevuto? 0,17 euro ogni
trimestre, pazzesco…. praticamente se ci fosse un deposito fisso su un conto
corrente l’anno successivo il deposito si troverà diminuito
perché è di più il “DARE” fisso in uscita (tenuta conto ed imposta di bollo
dello stato) rispetto all’ “AVERE” in entrata considerando solo gli interessi
anche se si ha un deposito di 10 mila euro. Non mi sembra giusto.
Ora chiudo questa serie di post che hanno riguardato
l’EURO con una postilla:
con la lira
quando veniva al mondo un bimbo nasceva già con un debito sulle spalle di 33
milioni di lire ricordate? Adesso invece nasce con un debito di 33 mila Euro!
Povero “bimbo”!!!
Ci sarà mai un rimedio a tutto questo danno?
Speriamo di SI, perché a tutto c’è un rimedio….tranne alla morte!
Buona Pasqua a tutti
A presto ai prossimi post
Per Cambiare la Nostra
Italia
Roberto Di Stefano