Oggi scade l'abbonamento alla televisione italiana che quest'anno è aumentato a 112 euro.
E' proprio sul canone TV ci sono voci varie che dicono se è giusto o no pagare questa tassa, che poi effettivamente è un abbonamento alla RAI, la quale RAI nonostante questi introiti derivanti dal canone della televisione, si comporta come se fosse una TV privata mandando in onda spazi pubblicitari dopo ogni 20-30 minuti.
Mentre per le TV private che trasmettano il loro segnale gratis a livello nazionale, si può accettare la pubblicità che viene lanciata 2-3 volte in un ora poichè per loro è l'unico modo di finanziamento, tutto questo invece non è accettabile per la RAI che ha già delle entrate fisse derivante dal canone alla TV pagato annualmente dai cittadini italiani, per cui non si capisce perchè poi manda in onda la pubblicità più o meno con la stessa frequenza delle TV private.
Mentre un tempo (fino a 2-3 decenni fa) si poteva ritenere giusta questa tassa per due motivi:
a) il primo era quello per cui la RAI era l'unica TV che operava a livello nazionale anche se poi effettivamente il segnale trasmesso non copriva al meglio tutto il territorio nazionale (soprattutto per quanto riguarda la qualità del segnale di RAI 1), oltre a zone, specialmente al sud, dove il segnale è stato ed è ancora oggi completamente assente. Speriamo che con l'avvento del digitale terrestre qualcosa in meglio cambia per la TV pubblica che ha il dovere di trasmettere e far arrivare il segnale su tutta la penisola e le isole del territorio italiano, visto che il canone tv è una tassa obbligatoria noi italiani abbiamo anche il sacrosanto diritto di ricevere al meglio il segnale televisivo della RAI;
b) il secondo motivo è che un tempo (sempre 2-3 decenni fa) l'unica pubblicità che trasmetteva la RAI era prima dell'inizio di un programma, alla fine di un programma, tra il primo e secondo tempo di un film o nell'intervallo di uno show o di altro spettacolo televisivo, ma comunque non più di una pubblicità che veniva mandata ogni ora.
Oggi invece che le cose sono cambiate, la tassa del canone TV non è stata adeguata per i nostri tempi, cosa che lo Stato avrebbe dovuto fare, provvedendo a cambiarla o sostituirla con una nuova tassa, se magari fosse stata necessaria, più equa e più veritiera.
Coloro che sono dalla parte che dicono che è giusto pagare il canone TV, sono quelli che sostengono che tale tassa non è un abbonamento RAI ma bensì una tassa sul possesso della televisione. Però poi non si capisce perchè i soldi del canone della televisione vanno quasi tutti nelle casse della RAI, che come sappiamo tra Sanremo ed altri programmi di spettacolo, vengono spesi anche centinaia di migliaia di euro per pagare l'intervento di un ospite famoso per una sola serata o puntata o anche a volte solo per alcuni minuti di spettacolo, in una situazione di crisi economica attuale, dove si è arrivato al punto che c'è gente che non può nemmeno permettersi il "lusso" di andare a fare la spesa per la mancanza di soldi (ma questa è un altra storia di cui ne parleremo presto in un nuovo post).
Ipotizzando che sia giusto che si paga la tassa sul possesso della televisione, questo magari però poteva valere fino a prima dell'avvento delle nuove apparecchiature ellettroniche che ci sono oggi.
Infatti ai giorni nostri, i canali televisivi possono essere guardati anche in streaming tramite internet se si dispone di una connessione ad internet. Però anche se non si è collegati alla rete è possibile vedere gli stessi canali TV che guardiamo sul televisore di casa anche su un monitor di un computer utilizzando un ricevitore TV ( in genere chiavetta USB) da collegare al PC per poter non solo guardare ma anche registrare i nostri programmi televisivi preferiti (sia analogici che digitale), in qualsiasi posto ci troviamo sia a casa che fuori.
Inoltre oggi addirittura ci sono telefonini, che con i loro schermi grandi a colori permettono di vedere la TV davvero in ogni luogo, a casa, al mare, in motagna, in viaggio, grazie ad un ricevitore interno al cellulare che permette di sintonizzare sia i canali televisi che di ricevere le stazioni radio.
Per i motivi appena esposti il canone televisivo risulta essere una tassa un pò "strana" che bisognerebbe abrogarla o magari rivederla, per adeguarla alla nuova tecnologia che permette di vedere la TV davvero ovunque e non solo tramite la televisione.
Voi che ne pensate?
Dite la vostra
Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto
Roberto