Dopo le anticipazioni dei due post precedenti (Clima, ambiente, inquinamento e virus) e (Post “covid-19” - Si programma il futuro economico! E’ quello ambientale?) è arrivato il
momento di addentrarci su questa vitale tematica che riguarda il cambiamento
climatico che sta incidendo negativamente in maniera sempre più velocemente ed
in maniera sempre più accentuata sull'ambiente terrestre.
Ormai, come stiamo vivendo sulla nostra
pelle, ultimamente assistiamo a variazioni repentine delle condizioni
meteorologiche di vario tipo. Si è vero che non esistono più le mezze stagioni,
ormai un modo di dire comune ed usuale da diversi anni, ma è soprattutto vero
che le condizioni meteo cambiano in maniera drastica e repentinamente da un giorno
ad un altro e durante lo stesso giorno.
Se ricordate solo poco più di un anno fa, maggio 2019, è
stato un mese freddo e piovoso, e ricordo che le amministrazioni pubbliche sono
state costrette a prorogare i tempi di utilizzo dei riscaldamenti. Il mese
successivo, giugno invece è risultato l’opposto, ed è stato il più caldo della
storia da quanto si sono iniziati a raccogliere i dati in modo scientifico (Giugno 2019 da record: è stato il più caldo mai registrato).
Poi è arrivato luglio dove si sono alternati giorni di caldo afoso a giorni di
maltempo intenso e violento, con eventi meteorologici estremi. Ci sono state trombe
d’arie che hanno distrutto diversi lidi sulle spiagge, grandine violente con
chicchi di dimensioni a volte grandi come una pallina da tennis, che hanno
provocato oltre ai soliti ingenti danni all'agricoltura, ma anche danni diretti
agli autoveicoli con rottura dei vetri, ed indiretti con la caduta di alberi.
Oltre alle ormai famose “bombe d’acque” che all'improvviso causano allagamenti, straripamenti e danni continui ed imprevedibili, in qualsiasi periodo
dell’anno. Tutto questo non solo in Italia ma anche nel resto dell’Europa.
Ma il 2019 ha visto altri eventi climatici, quali cicloni ed
uragani che hanno interessato anche l’Europa che in passato raramente ha avuto
a che fare con questi fenomeni atmosferici, ma che ora avvengono in maniera più
frequente ormai ogni anno.
E poi ancora sempre nel 2019 da registrare anche gli incendi
che hanno riguardato la Siberia e l’Alaska, fenomeni purtroppo accentuati dal
cambiamento climatico (Incendi «senza precedenti» in Siberia e Alaska, a nord del circolo polare artico).
E l’uomo per contro che ha fatto nel 2019? Invece di contrastare e ridurre l’impatto negativo dell’attività industriale ha addirittura dato una mano a peggiorare la situazione!
Se ricordate infatti nel 2019 è stato permesso al Brasile di continuare
a bruciare la grande foresta amazzonica (Senza l'Amazzonia per il mondo c'è poca speranza di vita), oltre alla continua ed inarrestabile
scellerata azione di deforestazione dell’Amazzonia stessa, senza il rispetto di
niente e di nessuno, nemmeno delle civiltà e tribù e le tantissime specie di
flora e fauna che da secoli abitano nel “polmone della terra”!
Altra azione scellerata dell’uomo, che invece di ridurre i
materiali inquinanti che hanno un forte impatto dannoso per l’ambiente e per la
vita umana ed il mondo animale, si permette il lusso non solo più di sversare
rifiuti tossici in mare ma di stoccare e di bruciare grandi quantità di
plastica in mega discariche in altri paesi come in Malesia (La Malesia è la nuova terra dei fuochi: brucia lì la plastica del mondo intero)!
Intanto, a causa del riscaldamento globale causa diretta dei cambiamenti climatici, anche il 2019 registra sia al nord del globo terrestre in Alaska (Alaska, si sciolgono i ghiacci....) e Groenlandia (Il ghiaccio della Groenlandia si sta sciogliendo più velocemente del previsto) che al sud del nostro globo in Antartide (Antartide, scioglimento dei ghiacci record....) lo scioglimento dei ghiacciai sempre più velocemente del previsto rispetto gli anni precedenti, con tutte le possibile conseguenze che stiamo già vivendo e che altre ancora purtroppo potrà portare!
Ed è solo l’inizio…!
Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano
Roberto Di Stefano