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mercoledì 24 giugno 2020

Post “covid-19” - Si programma il futuro economico! E’ quello ambientale?

Continuando quanto iniziato nel post precedente (Clima, ambiente, inquinamento e virus), sulla strada da seguire per la difesa dell’ambiente e della salute delle persone, se è quella vecchia ed attuale, oppure una nuova più ecologica che richiede più sacrifici e guarda meno agli interessi, la scelta sembra già segnata e non sembra ancora una volta quella giusta, perché si sta ritornando sull'avarizia del “profitto”!

Infatti si pensa solo come recuperare “economicamente” tutto ciò che si perso e che si sta ancora perdendo a causa del nuovo il coronavirus. Tutti vogliono soldi e nessuno è mai sazio! Già si fanno i calcoli dei danni, e non passa giorno in tv e sui giornali sentire o leggere le stesse notizie, del calo della produzione industriale, delle vendite, aziende in rosso, nei mesi di marzo, aprile ed adesso maggio! I media hanno fatto la scoperta <dell’acqua calda>, purtroppo sono le conseguenze nel momento in cui tutto si ferma ad iniziare dalle persone che restano ferme a casa, come dire che fuori tutto si sta bagnando quando piove, credo che sia ovvio o no?

Ma il bello che adesso si fanno già le previsioni dei prossimi mesi e del prossimo anno, senza sapere cosa ci riserva il futuro! Infatti a causa del covid-19 per il 2020 si prevede un calo del PIL europeo di oltre il -7%  e per l’Italia ancora più buio di oltre il -9%! Ma poi dal buio totale si passa all'illuminazione più accecante che prevede per l’Italia un salto del PIL nel 2021 di oltre +4,8%! Ah poi dipende chi fa previsioni, perché secondo il FMI per l'Italia è prevista una caduta del PIL del 12,8% nel 2020 ed una crescita del PIL del +6,3% nel 2021, numeri totalmente diversi, che nell'era pre-covid le previsioni tra le varie istituzioni non variavano di molto al massimo dallo 0,1% al o,5%. Non so se sono dei maghi o cialtroni questi “indovini” ma come si fa? Già si conosce il futuro, ma se non sappiamo nemmeno prevedere e gestire il presente?
L'errore più grande è pensare solo al presente per determinate cose (quando si mira solo al profitto) e non pensare al futuro (non interessano i danni che si causano alla terra, all'aria, alle acque, alla flora e fauna), che poi inevitabilmente si riflettano negativamente sull'uomo stesso, costringendo quest’ultimo a spendere il doppio se non il triplo, quadruplo, ecc… per ricostruire e ripristinare quanto distrutto da un evento o eventi catastrofici ambientali e climatici dirette conseguenze dell’attività umana, o altri eventi imprevedibili e non facilmente gestibile come una pandemia.

Mentre ci si preoccupa del futuro (se continua così chi sà fino a quando ci sarà un futuro e come sarà il futuro) solo della paura di come ridurre il debito pubblico, se aumentare le tasse, o aumentare l’età pensionistica, o ridurre i servizi essenziali quali quelli sanitari ed assistenziali, quindi se fare tagli sulla salute delle persone, tutte queste azioni per fare cassa altrimenti lo spred sale!!!

Ma se la “beata” nostra terra la si fa cadere malata, come possiamo pensare o sperare di curare o salvare chi la abita? Se lo scopo è ancora una volta quello sbagliato?

Ed è un grosso errore…… perché come ho già scritto nel post <COVID-19 “Coronavirus il nemico invisibile spuntato all'improvviso”> non bisogna mai pensare di avere il mondo in pugno... perché è il mondo che ha in pugno tutti noi!


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

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