Come sapete, non è
facile leggere le fatture del gas con tante di quelle voci e numeri ripetitivi
da perderci la testa, visto la complessità e la poca trasparenza
nell’esposizione dei dati.
Per avere chiarezza
sulla mia ultima bolletta del gas ho chiamato un operatore dell’ENI. Devo dire sinceramente
che l’operatrice che mi ha risposto è stata abbastanza chiara nel chiarirmi un
po’ le idee e nel darmi spiegazioni sul computo delle voci in fattura. Anche se
alla fine, l’operatrice dell’ENI, ha confermato quanto da me sostenuto, che il
costo totale delle mie bollette di gas è costituito quasi del tutto dai costi
fissi e variabili e non dai miei reali consumi che sono molto bassi. Infatti,
come vi descriverò di seguito, nella mia ultima fattura di ENI gas su un totale
di euro 46,90, solo euro 5,40 sono da imputare ai consumi dei gas, mentre la parte maggiore comprende tutti gli altri
costi (quote fisse, variabili ed imposte).
Ma diamo un occhiata a
queste “benedette” quote fisse (e variabili) della mia ultima bolletta ENI gas
pervenuta verso la fine dello scorso mese di luglio, che ho provveduto a pagare
il mese successivo.
Come si può vedere dall'immagine sopra, il
costo totale della fattura ENI gas è di euro 46,90 per un ridicolo consumo di
solo 5 smc. Ma vediamo adesso (nell'immagine sottostante) una delle pagine che
entra nel dettaglio di riepilogo delle voci di costo.
Abbiamo varie tabelle.
La Tabella “A” riguarda la “Spesa per la materia gas naturale”. I
costi fissi sono riportati nella prima voce in alto “Contributo mensile”, da
dove si vede che il costo fisso mensile è di ben 6 euro/mese, costo fisso che
va al fornitore, che nel mio caso è l’ENI, che è l’incaricato della
vendita dell’energia con cui l’utente stipula il contratto.
Sempre nella Tabella “A” Spesa per la materia gas naturale, subito dopo abbiamo la voce “Contributo
consumo” che riguarda la spesa del consumo di gas in €/smc, nel mio
caso 0,27 €/smc. Come si vede io ho consumato 20 smc di gas di cui 15 smc
pagati in anticipo nella precedente bolletta visto che questa fattura riporta
come consumo solo 5 smc addebitati, il cui costo finale in realtà forse avrebbe
dovuto essere euro 1,35 e non euro 5,40, ma non addentriamoci troppo nei particolari!
Calcolando quanto ho consumato di gas, sulla base di quanto riportato in fattura,
risulta un costo di appunto solo euro 5,40 (0,27 €/smc X 20 smc, o sommando gli
importi riportati alla voce “Contributo consumo” 1,62+1,62+0,27+1,62+0,27).
La Tabella “B” riguarda invece la “Spesa per la distribuzione e il trasporto
del gas naturale e per la gestione del contatore”. In questo caso i costi
fissi sono quelli riportati nella prima voce in alto “Quota fissa”, da dove si
vede che il costo fisso mensile è di 5,30 euro/mese, costo fisso per il trasporto
del gas e la gestione del contatore che va al distributore e gestore
(nel mio caso Italgas).
Sempre nella stessa Tabella “B” Spesa per la distribuzione e il trasporto del gas naturale e per la
gestione del contatore abbiamo ulteriori costi ma variabili “Quota
Energia (distribuzione)” e “Quota Energia (trasporto)”, che si
applicano agli smc di gas consumati.
Quindi considerando le
quote fisse di euro 6 del “Contributo mensile” Tabella “A” ed euro 5,30 della “Quota
fissa” Tabella “B”, ogni
mese c’è un costo fisso di euro 11,30 che non mi sembra poco (euro 135,60/anno),
indipendentemente se c’è o non c’è consumo di gas!
Ma non finisce qui…..
C’è poi la Tabella “C” riguarda invece la “Spesa per gli oneri di sistema” dove troviamo
un’altra “Quota fissa” la prima voce in alto, in questo mio caso gli
importi sono negativi per aver pagato di più nelle bollette precedenti, e la “Quota
energia”.
Infine troviamo la Tabella “D” (di cui ho ritenuto
superfluo allegare l’immagine della pagina) poiché riguarda invece le imposte “Totale imposte” che comprende le voci “Imposta
erariale” e “Addizionale enti locali”.
Riepilogando, con
questo post ho cercato di fare chiarezza soprattutto sulle quote fisse che
gravano sulla bolletta del gas domestico. Alla fine, mettendo insieme le varie
quote fisse, quote variabili e le imposte, il costo totale di una fattura gas,
conferma quanti molti asseriscono, che pesa intorno al 75% del totale.
Nel caso di questa mia
bolletta dove la spesa del gas è stata di solo euro 5,40 relativa al consumo irrisorio
di solo 5 smc di gas (come fatto notare alla Tabella “A” Spesa per la
materia gas naturale alla voce “Contributo consumo”), questa spesa costituisce
solo l’11% del costo totale della mia fattura, mentre il restante ben 89% rappresenta
tutte le altre numerose voci quali quote fisse, quote variabili ed imposte, e
non mi sembra “poco”.
Questo per quanto
riguarda l’ENI, l’attuale mio fornitore.
Anche per le altre
compagnie fornitori di gas dovrebbero esserci più o meno le stesse voci e quote
fisse e variabili forse con nomi diversi. Sarei curioso di sapere se le tariffe
fisse, ma anche quelle variabili, sono più alte o più basse, così da poter
essere di aiuto sia al sottoscritto che ad altri che vorrebbero fare un raffronto
tra i vari fornitori per scegliere quello più conveniente.
Chi vuole può raccontare
la propria esperienza nei commenti sottostanti.
Alla prossima!
Cambiamo La Nostra
Italia
Roberto Di Stefano