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domenica 15 luglio 2012

Multa Ingiusta (risposta del Prefetto)

Come si voleva dimostrare, in “zona cesarini” (siamo a luglio 2012) il Prefetto ha risposto rigettando il mio ricorso dando ragione così ai vigili municipali (la legge da ragione alla legge, noi cittadini non siamo la legge, ma paghiamo la legge e siamo sottomessi alla legge, cioè i soliti “stronzi” che in ogni occasione abbiamo sempre torto) sulla sanzione delle mancato allacciamento delle cinture di sicurezza Multa Ingiusta                   

VISTO che il sottoscritto multato sono stato ascoltato qualche giorno prima che scadeva il tempo
utile necessario al Prefetto per rispondere all’esposto presentato dal mio legale;
                            
VISTO che sempre il sottoscritto non è stato ascoltato dal Prefetto e ne dal Vice Prefetto ma solo da un funzionario della Prefettura;

VISTO che il Prefetto non ha nemmeno “di sicuro” letto il mio ricorso, tant’è vero che il rigetto al ricorso presentato del mio legale è stato firmato dal vice Prefetto e da un funzionario;

CONSIDERATO che il Prefetto (ribadisco non avrà nemmeno appunto letto l’esposto mandato dal mio legale, minuziosamente dettagliato sull’accertamento della sanzione) e a questo punto credo che neanche il vice Prefetto non abbia letto nulla, altrimenti chi al loro posto si chiederebbe e convocherebbe i vigili multanti per chiedere loro come si è giunti alla sanzione e come il multato ha aspettato “loro” i vigili municipali, che sono sopraggiunti solo dopo che il sottoscritto è sceso dall’auto, (sembra l’unica cosa che abbiano capito alla Prefettura), quindi loro “Prefetto e vice Prefetto” credo si dovevano almeno chiedere, come ciascuno di noi si chiederebbe, com’è possibile che il multato appunto abbia aspettato l’arrivo dei vigili municipali, questo vuol dire che ha compiuto qualcosa più grave del non portare la cintura cioè non fermarsi ad un posto di blocco oppure spiegare come erano arrivati ad accertare la violazione al codice della strada;

RILEVATO che il Prefetto ai sensi dell’art. 2700 del codice civile sancisce che l’atto pubblico fa piena prova, fino a prova di querela di falso che doveva presentare il sottoscritto;

CONSIDERATO che il sottoscritto ero solo in macchina, e per presentare querela di falso necessiterebbe di un testimone  che ha visto tutto l’accaduto, dall’uscito dal parcheggio fino alla sanzione, quindi come si usa in Italia comprare dei testimoni, e fare una “falsa” causa legale (quindi un processo e portare così altri soldi nelle casse dello Stato) perché in Italia la verità è un reato;

CONSIGLIO quindi a tutti gli italiani che in auto bisogna essere sempre due e mai “soli” altrimenti non si potrà mai provare la propria innocenza nei confronti delle forze pubbliche che sono sempre almeno in due (lo Stato mica è “fesso”);

CONSIGLIO ancora a tutti gli italiani che se si è soli in auto e vi fermano o vi suonano da dietro come è accaduto a me, di avviare una registrazione audio o meglio audio-video dal proprio cellulare, o da una fotocamera o videocamera digitale;

SI PRENDE ATTO che se vai piano tra i 20-30 km/h in un centro abitato i vigili e qualsiasi altra forza pubblica possono suonare da dietro con facoltà concessa loro dalla legge anche probabilmente di tamponare sempre da dietro e magari vederseli affiancare e spararti dal finestrino;
 
SI PRENDE ATTO che ci sono strade fuori dai centri abitati a percorrenza veloce con due corsie per ogni senso di marcia dove la velocità massima consentita è 50 km/h (come nella città dove sono stato multato) con controllo elettronico della velocità, quindi sei vai oltre i 50 KM/h ti multano lo stesso con l’autovelox;

CONSIDERATO che l’ammenda da pagare è stata raddoppiata a 152 euro, e che probabilmente mi verranno anche decurtati 5 punti sulla patente, anche se non è stata apposta la crocetta sul verbale in corrispondenza del SI, per “loro” è un errore trascurabile mentre a “noi” non è consentito nessun errore;

PRESUPPONENDO che il Prefetto fa tutto questo nella speranza che il sottoscritto ricorra al Giudice di Pace per portare altri soldi allo Stato;

RITENUTO quindi dare ragione al vigile che ha detto che il Prefetto è “suo amico”;

RITENUTO quindi di aver subito una vera e propria ingiustizia civile, economica e sociale in prima dai vigili municipali ed in seconda confermata “dall’amico” Prefetto;

DECRETA
l’inutilità dei ricorsi dei cittadini italiani;

INGIUNGE
quindi sempre a tutti i cittadini “stronzi” italiani di pagare le multe, anzi meglio di NO ma di fare   
ricorso, anzi meglio ancora  di NO ma di fare causa così che lo Stato ci guadagna sempre di più perché nel bene e nel male ha sempre ragione.

SENTENZA FINALE
Mi sa che è davvero l’ora di Cambiare Questa Nostra Italia prima che sia troppo tardi se continua a rimanere in mano a questi “signori”!

Multa Ingiusta – Dopo il danno la beffa

Dite la vostra!
Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto