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martedì 29 novembre 2016

4 dicembre 2016 “Referendum popolare confermativo sulla riforma costituzionale” – SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (terza parte)

Dopo la seconda parte del post Referendum 4 dicembre 2016 - SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (2° parte) eccoci alla terza e conclusiva parte a discutere degli articoli più rilevanti che saranno modificati dalla riforma costituzionale Renzi-Boschi.
  
Modifiche al Titolo V della Costituzione, che riguarda per lo più le autonomie locali.
Con la modifica all’art. 114 della Costituzione, vengono soppresse le Provincie, che dovrebbero già essere soppresse…., mentre rimangono le Regioni, le città metropolitane e i Comuni.
Forse l’abrogazione delle Provincie è un altro errore, se poi le competenze non verranno “come si deve” trasferite alle Regioni. Però non si può negare che con l’abolizione delle Provincie si ridurrebbero notevolmente i costi della politica, perché non ci sarebbero più Consigli provinciali, Presidenti, ecc…., che in Italia “forse” erano un po’ troppi!
Magari per le Provincie si poteva fare come si è fatto per il Senato….. Si poteva ridurle in maniera drastica invece di abrogarle del tutto! Magari in proporzione all’estensione territoriale con un organo politico ridotto oppure sostituito da una figura politica che rappresentasse il governo centrale con un ruolo da intermediario tra Comuni e Regione.
Dico questo perché, già da quasi un anno si parla già di macro-regioni che dovrebbero sostituire le Regioni attuali, per una ulteriore riduzioni dei costi. Magari in questo secondo tempo si attuerebbe l’abrogazione definitiva delle Provincie, e la sostituzione delle Regioni con le macro-regioni!
Ma comunque sull’abrogazione delle Provincie mi trovo concordo, però avrei preferito anche abolire il Senato…. Per come verrà ridotto… non di numero ma di funzioni, ribadisco, non so a che cosa servirà!
Ma procediamo vedendo le altre modifiche previste dal DDL Boschi sulla riforma costituzionale.
Probabilmente una delle modifiche che fa davvero più “rabbia” e che di sicuro agita gli animi e la riduzione della potestà legislativa delle Regioni, perché anche se i poteri delle Regioni rimangono pressoché gli stessi già previsti dall’art. 117 della Costituzione testo vigente, con la modifica appunto all’art. 117 della Costituzione, in alcune materie il Governo può sostituirsi, anzi si appropria di poteri per decidere in tema di produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia (lettera v art. 117 della Costituzione testo modificato), infrastrutture strategiche e grandi reti di trasporto e di navigazione d’interesse nazionale, ecc… (lettera z art. 117 della Costituzione testo modificato). Cioè il Governo può decidere "cosa fare", nel bene e nel male, anche in ambito locale in ciascuna Regione.
Cioè, mentre fino a diversi anni fa, quando si parlava di riforme costituzionale, si parlava anche di federalismo per dare più autonomia e potere alle regioni, invece adesso si verificherebbe l’opposto, cioè si accentrerebbe ancora di più il potere al governo centrale riducendo ulteriormente i poteri delle Regioni.

OK basta così, termino qui questo post diviso in tre parti, dove ho cercato di riassumere gli articoli più rilevanti che la riforma costituzionale Renzi-Boschi “intaccherà” ma ce ne sono molti altri articoli che saranno modificati e che ognuno di voi può andare a leggerli tranquillamente per maturare una decisione se votare SI o votare NO. 
Vi posto di nuovo i link a riguardo:

Ecco l'ultimo post per le considerazioni finali e se è meglio votare SI oppure NO!
Referendum 4 dicembre 2016 - SI o NO alla riforma costituzionale Renzi-Boschi?

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

lunedì 28 novembre 2016

4 dicembre 2016 “Referendum popolare confermativo sulla riforma costituzionale” – SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (seconda parte)

Continuiamo quanto iniziato al post precedente, Referendum 4 dicembre 2016 - SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (1° parte), sulle modifiche previste con la riforma costituzionale del  DDL Boschi.

Diciamo però che non tutte le modifiche sono negative….! Una positiva è l’introduzione  del referendum “propositivo” previsto dall’art. 71 della Costituzione testo modificato. Però dobbiamo dire, sempre a proposito dei referendum, che purtroppo sempre all’art. 71 della Costituzione testo modificato, viene innalzato il numero della raccolta di firme per indire un referendum da 50.000 a 150.000 elettori.
Altra modifica discutibile è all’art. 79 della Costituzione testo modificato, dove sull’amnistia e l’indulto è prevista la decisione solo della Camera dei deputati, mentre nel testo vigente che si vorrebbe modificare con questa riforma costituzionale, la competenza attualmente è sia della Camera dei deputati che del Senato della Repubblica.
Ma procediamo.
Altra competenza “esclusiva” prevista dalla riforma costituzionale Renzi-Boschi, che l’approvazione delle leggi di bilancio e del rendiconto consuntivo presentati dal Governo (art. 81 della Costituzione testo modificato) spetterà solo alla Camera dei deputati!
Il dubbio mi assale….. Allora a che serve il Senato della Repubblica? Se avrà solo competenze secondarie di poco conto…… escludendo quella dove partecipa all’elezione del Presidente della Repubblica (art. 83 della Costituzione testo vigente) ed alla nomina di due membri della Corte Costituzionale (art. 135 della Costituzione testo modificato)!
Eppure i membri del Senato della Repubblica avranno gli stessi privilegi di garanzia previsti dall’art. 68 della Costituzione testo vigente, che garantisce l’immunità parlamentare sia ai deputati sia ai senatori e che non cambierà con la riforma costituzionale messa a referendum dell’ormai prossimo 4 dicembre 2016!  
Vabbèh… diciamo che c’è stata una svista!
Ma a proposito dell’immunità parlamentare, per procedere nei confronti del Presidente del Consiglio e dei Ministri, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, chi ha il diritto a dare l’autorizzazione a procedere secondo le norme stabilite con legge costituzionale? Ovviamente solo la Camera dei deputati (art. 96 della Costituzione testo modificato)! Ed il Senato della Repubblica? Ancora una volta starà a guardare!  
Chiudiamo questa seconda parte sulle modifiche sostanziali previste dalla riforma costituzionale Renzi-Boschi per quanto riguarda i pro e i contro di questa riforma, con la modifica all’art. 99 della Costituzione che sancisce l’abrogazione del CNEL (Consiglio Nazionale, dell’Economia e del Lavoro) organo di consulenza delle Camere e del Governo in materia economica e sociale!
<Non credo che abolendo il CNEL si sana il bilancio dello Stato italiano>!
I “buchi” da tappare dello sperpero di denaro pubblico sono altri e molto più grandi!

Concludiamo con l'ultimo post che riguarda le modifiche previste dalla riforma costituzionale del DDL Boschi al Titolo V della Costituzione italiana:
Referendum 4 dicembre 2016 - SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (3° parte)

Ecco di nuovo i link per vedere le modifiche costituzionali previste dal DDL Boschi:

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

domenica 27 novembre 2016

4 dicembre 2016 “Referendum popolare confermativo sulla riforma costituzionale” – SI o NO alla riforma Renzi-Boschi? (prima parte)

Ed eccoci qua, dopo le anticipazioni dei primi due post (Il Ricatto dello SPREAD sul Referendum italiano e Premessa per il Referendum del 4 dicembre 2016), ad affrontare la riforma costituzionale prevista dal Disegno di Legge <Boschi>, almeno per quanto riguarda le cose più eclatanti…….perchè le modifiche sono tantissime che riguardano quasi tutta la II° parte della Costituzione cioè l’Ordinamento della Repubblica!       
Alla fine in un post conclusivo e riepilogativo delle cose positive e negative previste dalla suddetta riforma, vedremo se sarà meglio votare SI oppure NO! 
                                                                                                        
Il quesito referendario confermativo, un pò troppo striminzito rispetto alle innumerevoli modifiche apportate.... è il seguente:   
   
 «Approvate voi il testo della legge costituzionale concernente "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione" approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?»
SI
NO
   
Poiché per questo tipo di referendum non è necessario raggiungere nessun “quorum”, qualsiasi sia il numero delle persone che si recherà al voto sarà valido e determinerà le sorti della nostra carta Costituzionale, anche se la differenza tra il SI ed il NO sarà di “1”” voto solo!
Come ho scritto in precedenza le modifiche apportate al testo costituzionale sono moltissime e ciascuno può leggerle e controllarle in modo che maturi la propria scelta, e non lasciarsi solo condizionare dalle correnti del SI e del NO! Anzi invito a farlo, per non votare o meglio “non firmare” una <cambiale in bianco>!
Ecco il link Confronto tra il testo vigente e quello modificato dalla riforma dove in parallelo c’è un confronto tra il testo vigente e quello modificato previsto dalla riforma Renzi-Boschi. Il collegamento web l’ho preso dal sito: referendumcostituzionale.online
Mentre per il solo testo modificato ecco il link del DDL Boschi (dal sito istituzionale senato.it) Testo modificato della riforma costituzionale DDL Boschi

Ma adesso iniziamo!
Come “euforicamente” divulgato, per convincere le persone a votare a favore del referendum, è che questa riforma costituzionale riduce i costi della politica tramite la “sola riduzione” del numero dei parlamentari o meglio dei solo “senatori” da più di 300 a 100, che però non saranno più elettivi, non sarà il popolo sovrano ad eleggerli, ma saranno nominati (modifiche all’art. 57 della Costituzione). 
Nella riforma costituzionale Renzi-Boschi non è previsto “cosa e quanto” percepiranno <questi senatori nominati>, poiché all’art. 69 della Costituzione testo modificato si fa riferimento alla sola indennità prevista per i membri della Camera dei deputati!
Quindi già considerando questi due articoli è come firmare una cambiale in bianco!
Ma andiamo avanti….!
Si dice che eliminando questo bicameralismo perfetto o paritario…… come lo si vuol chiamare…. si mette fine al ping-pong delle leggi tra Camera e Senato!
Questo in parte è vero, ma per i Disegni di Legge (DDL) “la partita di ping-pong” rimane! (Vedere modifiche all’art. 70 e 71 della Costituzione)
A proposito l’art. 70 della vigente Costituzione italiana, da solo <due righe> con il testo modificato dal DDL Boschi è diventato molto più lungo e corposo forse un po’ troppo esagerato…..! 

Articolo 70 della Costituzione italiana - testo vigente

Articolo 70 della Costituzione italiana - testo modificato

Sempre in riferimento all’art. 70 modificato ed ad altri articoli successivi, esclusi i disegni di legge e le leggi in materia costituzionale, la maggior parte delle leggi più rilevanti sono di “esclusiva” competenza della Camera dei deputati, che insieme alle competenze che spettano al governo (art. 92 della Costituzione testo vigente e modificato) praticamente accentrano “una tale forza di potere” da rendere inutile lo stesso Senato della Repubblica! Tanto è vero che la fiducia al Governo e le mozioni di sfiducia, con la riforma costituzionale (modifiche all’art. 94 della Costituzione), spetterà esclusivamente solo alla Camera dei deputati!  
“Cosa alquanto anomala però…….” è che se pure rimane il Senato (a questo punto a che serve….), ai “suoi membri” è riconosciuta e permane l’immunità parlamentare prevista dal vigente art. 68 Costituzione, “stranamente” uno dei pochi non modificato…chi sa perché!

Cambiamo La Nostra Italia                                                                                                               
Roberto Di Stefano  

martedì 22 novembre 2016

Premessa per il prossimo Referendum sulla Riforma Costituzionale Renzi-Boschi del prossimo 4 dicembre 2016

Nel post precedente Il Ricatto dello Spread all’Italia sul Referendum Costituzionale ho accennato al Referendum del prossimo 4 dicembre 2016 per quanto riguarda la Riforma Costituzionale Renzi-Boschi. Da precisare che è un voto referendario e non un voto al governo italiano, cioè non deve essere considerato un voto Pro o Contro il governo Renzi.

Sebbene Matteo Renzi, ha sbagliato, come lui stesso ha ammesso, personalizzando mesi fa questo Referendum, ricorrendo direttamente al popolo italiano per avere la “Fiducia” per continuare con le "sue" riforme “necessarie” al paese Italia. Ma stavolta è più complicato rispetto alle diverse volte che ha chiesto la “fiducia” ai parlamentari su alcune leggi del suo governo, convincendo sempre quest’ultimi a votare alla fine a “suo favore” con la minaccia di nuove elezioni e con la conseguente perdita delle poltrone……!
Con il popolo italiano sarà diverso…….. nonostante la minaccia dello SPREAD, delle agenzie di rating, della BORSA e delle pressioni europee ed internazionali che premono per influenzare ed indirizzare gli italiani verso.... il "SI".

Lo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi, pur di convincere gli italiani a votare a favore della riforma costituzionale, si è messo contro la politica economica di austerity e dei migranti dei “burocrati” europei e del presidente della commissione Junker! 
Ma chi sa se è vero o no?  Oppure è tutto un bluff una messinscena?

Inoltre Renzi ancora una volta è ricorso alla  “mancietta” ai bonus a disposizione!
Come in elezioni passate era ricorso al bonus degli 80 euro (80 euro ed elezioni Europee) anche stavolta per convincere gli italiani a votare SI, in particolare per convincere i giovanissimi appena diciottenni ma l’età gusta per votare…… “SI” ha adottato ed è già in vigore il Bonus Cultura che prevede un bonus di spesa di 500 euro da assegnare ai diciottenni!


Ed ancora Matteo Renzi, sta facendo pressing sugli italiani all’estero a votare a favore del SI!
Ma è normale che un “italiano all’estero” deve decidere sulle leggi che poi dovranno osservare solo gli italiani in Italia?

D’altro canto non si può negare però, che dall’altro lato della barricata..., tutti i politici dell’opposizione ed anche parti di quelli che sostengono il governo, vedesi minoranza dem, sono a favore del NO, che quindi Renzi, in un certo senso, si trova tutti contro. Questo non vorrà dire che se vince il NO devono esultare Berlusconi, D’Alema e compani…., NON è assolutamente un voto a favore “loro” e né un voto contro Renzi, ma è un voto importantissimo sulla riforma della nostra Costituzione e come tale dovrà essere considerato.  

Ed ora iniziamo con la prima parte del post su quello che prevede la riforma costituzionale del DDL Boschi:


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

venerdì 18 novembre 2016

Ecco ci risiamo…. Il Ricatto dello SPREAD all’Italia “Il Ritorno” - 5 anni dopo alla vigilia del Referendum sulla Riforma Costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016


Correva l’anno 2011 in piena crisi economica e con la speculazione finanziaria “concentrata” sull’Italia fino a sconvolgere la nostra legislatura “costringendo” il premier in carica allora del governo italiano, Silvio Berlusconi (ultimo Presidente del Consiglio dei Ministri eletto dai cittadini italiani) a cedere ed a dare le dimissioni dalla forte pressione europea ed internazionale tramite “l’arma dello SPREAD” che nel novembre del 2011 raggiunse un picco di oltre 500 punti.
Ed adesso??? Ci risiamo….. man mano che ci avviciniamo al giorno “fatidico” del Referendum sulla Riforma Costituzionale Renzi-Boschi del 4 dicembre 2016, lo Spread tra i BTP italiani ed i BUND tedeschi è iniziato a salire in maniera “marcata” ad oltre 180 punti base.
Questa “febbre” dello SPREAD probabilmente continuerà a salire man mano che si avvicina il referendum, schierandosi nettamente dalla parte del “SI”, per influenzare con la “paura” la scelta degli italiani, perché dai sondaggi, per quanto siano credibili……, sembra che il NO per il momento prevale sul SI.
Ancora una volta si utilizzano strumenti finanziari per scopi “non finanziari” ma come invadenza e minaccia nei confronti di un popolo sovrano!
Cinque anni fa lo “Spread” riusci a influenzare le scelte politiche, ma adesso è il popolo che va a votare…… Ed una cosa è influenzare 1000 persone tra deputati e senatori mentre è tutt’altra cosa influenzare 20-30-40 e passa milioni di votanti!
Se lo SPREAD continua così…… probabilmente riuscirà ad ottenere l’effetto opposto…… convincere anche gli indecisi ed alcuni SI a votare NO al Referendum!
Ed abbiamo visto che è successo, sempre quest’anno nel Regno Unito ed in U.S.A.!
Poiché non c’è 2 senza 3…….. Dopo la Brexit e l’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti d’America, una nuova nuvola tempestosa si sta avvicinando…., che scombussolerà e che darà “forse” il colpo decisivo alla disfatta “del piano” dei burocrati, dell’elite, della finanza e della grande casta….. “europea ed internazionale”, che avevano ed hanno tuttora programmato “un nuovo mondo fondato totalmente sulla ricchezza e sul controllo totale…. tramite la schiavitù 2.0”!

Ecco il link del post sulla premessa della riforma costituzionale argomento del Referendum del prossimo 4 dicembre 2016: 

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano