Oltre al Referendum, lo scorso 20 e 21
settembre, si sono svolte anche le elezioni amministrative in alcune Regioni ed
in diversi Comuni italiani. Da queste elezioni “quasi” tutte le parti politiche
esultano della vittoria, quando in effetti c’è stato un sostanziale pareggio
tra i partiti del centro destra e quelli del centro sinistra.
Ma
vediamo vincitori e vinti di quest’ultima tornata elettorale.
La
destra di Matteo Salvini che aveva annunciato e previsto, da sondaggi come al
solito taroccati e di parte (Sondaggi “falsi e ingannevoli”?) e dai media, che avrebbe fatto
l'en plein (cioè un cappotto 7 a 0), "gongola" ma in realtà ha solo
conquistato una Regione in più le Marche.
La
sinistra di Nicola Zingaretti “esulta” di aver ottenuto un gran risultato, ma
ha solo evitato la sconfitta, grazie soprattutto ad alcuni governatori
regionali. E’ già il PD avanza pretese nel governo…. Mi ricorda la Lega l’anno
scorso dopo le elezioni europee, e sappiamo come andò a finire.
L’altra
sinistra Italia Viva di Matteo Renzi “gioisce” per aver ottenuto quasi il
niente!
L’unico
diciamo a poter esultare di aver “vinto” perché è cresciuto nei consensi è il
partito Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che però lei come gli altri non
deve confondere le elezioni amministrative locali con le elezioni politiche
nazionali che sono tutt’altra cosa, come si dice…. Tutta un'altra partita!
Gli
“unici” ad ammettere di aver perso, ed ancora una volta sono gli “unici”
coerenti, sono quelli del Movimento 5 Stelle, che come si sa alle elezioni
amministrative locali vanno sempre male al di là di qualche eccezione (vedi
Roma e Torino) e non è poco.
Vedremo
al prossimo post perché alle amministrative il M5S non riesce mai ad eguagliare
e nemmeno lontanamente ad avvicinarsi ai risultati che invece ottiene alle
elezioni politiche nazionali.
Il
Movimento, però, può solo rallegrarsi per la gran vittoria ottenuta nel
referendum sul taglio del numero dei parlamentari (Referendum confermativo del 20 e 21 settembre 2020 sul taglio del numero dei parlamentari – La vittoria del SI) che era uno dei punti cardine del loro programma,
mentre a tutti gli altri partiti politici questa vittoria del SI fa un po’
rabbia ed hanno sperato fino alla fine, ma inutilmente, in un risultato
diverso.
Terminando
questo post, non dobbiamo confondere le elezioni amministrative “locali” con le
elezioni politiche “nazionali” che sono tutt’altra cosa. Che quindi questo voto
non legittima e non delegittima un bel niente come più di qualcuno sostiene (In risposta a Paolo Liguori su un Governo delegittimato dopo il voto del 20-21 settembre 2020), perché ha coinvolto solo una piccola parte degli
elettori italiani, poiché ha riguardato alcune amministrazioni locali, dove le
votazioni sono più sentite dalle persone che le vivono, mentre quelle nazionali
hanno risvolti diversi nei tempi e nei modi perché più su larga scala.
Ecco i motivi sul perché il M5S alle elezioni amministrative va quasi sempre male: "Perché il Movimento 5 Stelle non vince quasi mai alle elezioni amministrative?"
Cambiamo La Nostra Italia
Roberto
Di Stefano