Ma che cos’è la “deflazione”? Il significato tecnico della
parola deflazione è dettagliatamente
spiegato da Wikipedia ( DEFLAZIONE ). In parole povere la deflazione non è altro che una
riduzione eccessiva dei prezzi cioè l’opposto dell’inflazione che in vece è un
aumento dei prezzi.
Perché la deflazione fa
paura? Fa paura perché una riduzione troppo eccessiva dei prezzi vuol dire che
le aziende produttrici non riescono più a piazzare e vendere i loro prodotti,
così per evitare che i prodotti rimangono invenduti abbassano i prezzi, con
conseguente meno guadagni per le stesse, quindi meno possibilità di sviluppo per nuove
assunzioni, anzi con una probabile riduzione delle buste paghe dei lavoratori di queste aziende, fino al rischio di nuovi licenziamenti, quindi con un inevitabile ulteriore aumento della disoccupazione.
Perché si arriva al rischio di deflazione?
Si arriva alla deflazione perché i cittadini non sono più in condizioni economiche tali da continuare a spendere come sempre, come succedeva fino a qualche anno fa, semplicemente perché il potere di acquisto con
l’euro si è notevolmente ridotto. Ed è normale che i cittadini comprano meno e
comprano solo l’essenziale in questi tempi di crisi, e comprano soprattutto quando ci sono offerte e sottocosto, preferendo prodotti di marchi meno conosciuti ma che costano meno, quindi si rivolgono verso i prodotti offerti dei negozi discount. Ecco perché i negozi che ancora hanno dei profitti sono questi negozi discount.
Sembrerebbe a prima vista, che la deflazione potrebbe
essere un vantaggio per i cittadini per fare acquisti vista la riduzione dei
prezzi. Forse si all'inizio, ma se la caduta dei prezzi continua si potrebbero
verificare le conseguenze menzionate sopra che sarebbero assolutamente meglio
evitarle.
Però se la deflazione colpisse alcuni prodotti, non sarebbe
male. Pensate quanto costa un auto, il prezzo medio è intorno ai 15 mila euro,
se vi ricordate quando c’era la lire il costo era intorno ai 15 milioni di
lire, cioè costava la metà di quanto costa oggi, con lo stipendio di oggi che non è cambiato molto rispetto a quello di quando c’era la lira!
Facciamo un altro esempio. Se andate in un supermercato e volete
comprare una confezione di tre scatolette di tonno, il prezzo non è inferiore a 2
euro se va bene per i marchi meno conosciuti, mentre addirittura supera i 3 euro e molto più per i marchi più famosi, cioè più di 6 mila lire per tre
scatolette di tonno da 80
grammi, non è assurdo?
Cioè ci sono alcuni prodotti il cui prezzo dovrebbe calare assolutamente,
i due prodotti sopra sono solo alcuni esempi, mentre ci sono prodotti che
effettivamente dovrebbero costare di più ma costano davvero poco anche sotto 1
euro, che comunque equivalgono a quasi 2 mila delle solite vecchie e malinconiche
lire.
Dei prezzi e dell’euro torneremo a parlare, ma concludiamo con la
“deflazione” alle porte.
Abbiamo visto che cos'è, perché fa paura e perché rischia di arrivare.
Come evitarla?
Aumentare i prezzi? Sarebbe una follia vista la situazione economica attuale!
Allora?
Sarebbe meglio ridurre l’IVA, aumentare le buste paghe tramite
riduzione delle trattenute e contemporaneamente ridurre il costo del lavoro per
le imprese. Solo così il potere di acquisto dei cittadini tornerebbe a salire con
conseguente ritorno ad un aumento dei consumi. Quindi se la domanda di prodotti
riprenderebbe a crescere, per soddisfarla sarebbero necessarie nuove assunzioni, con
aumento dell’occupazione, è tutto questo tornerebbe a vantaggio dello stesso Stato
che vedrebbe così aumentare di nuovo le proprie entrate dirette ed indirette!
Ma forse qualcuno o
alcuni, vogliono che la situazione peggiori, se poi riflettete un attimo……
<la deflazione rende ancora più ricchi i ricchi>…… potete trarne le conseguenze!!!
<la deflazione rende ancora più ricchi i ricchi>…… potete trarne le conseguenze!!!
Ma il popolo ha fame, sempre più fame!!!
Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto