Siamo ormai alla fine del mese di luglio, quindi già è
trascorso il primo mese del semestre europeo presieduto dall'Italia, ne rimangono
altri cinque. A pensare che il nostro premier Matteo Renzi, con la larga
vittoria ottenuta alle elezioni europee del 25 maggio scorso, si era proposto
di cambiare l’Europa mentre ancora non
riesce a cambiare l’Italia, basta vedere la riforma del Senato che vorrebbe
chiudere prima delle festività di ferragosto. Ormai sono mesi che si trascina
questa vicende, e se si dovrebbero votare tutti gli 8000 emendamenti
presentati, ci vorrebbe molto ma molto molto tempo…….. per arrivare al voto
finale.
Risulta quindi che c’è una parte che cerca di prendere
tempo o meglio guadagnare tempo “chi sa perché…...” ed una altra invece che
vuole stringere i tempi e chiudere nelle prossime settimane.
Ovviamente la parte che si oppone a questa riforma del
Senato vuole allungare e far passare del tempo sperando nella caduta del
governo…… così che non se ne faccia più nulla…... salvando così la poltrona…..., mentre quella che vuole chiudere presto i conti è Renzi con il suo governo, per
dimostrare ed apparire all'opinione pubblica che questo è il governo del fare perché
sta finalmente facendo realmente le cose programmate, che siano buone o cattive
non importa…... <l’IMPORTANTE è FARLE>!
Beh a noi cittadini italiani non ci interessa molto la
riforma del Senato, si sta perdendo troppo tempo i problemi sono altri. Se le
intenzioni erano di abolire il Senato per diminuire i costi della politica e
rendere più snella la “macchine politica” l’intenzione sarebbe stata buona!
Invece visto che il Senato non verrà abolito è inutile tutta questa
discussione. Nel momento in cui si decide che il Senato non deve essere abolito
è logico che dovrebbe rimanere come è adesso un organo elettivo, cioè i cui
senatori devono essere eletti dagli elettori italiani e non nominati da altri
organi o figure politiche. Altrimenti non avrebbe senso, perché sarebbe come un
“organo onorario” che comporterebbe solo dei costi e non delle vere e proprie
decisioni politiche.
Ed allora?
Semplice, se davvero c’era l’intenzione di iniziare un
percorso per Cambiare l’Italia si sarebbe
dovuto procedere come volevano la maggior parte dei cittadini italiani.
Far rimanere i due organi elettivi Senato e Camera dei
Deputati, modificare termini e modi di votazione, ma soprattutto, ripeto, come
ha chiesto più volte il popolo italiano a gran voce, ridurre notevolmente il numero dei
deputati da 600 a 300, ed i senatori da più di 300 ad un 150 ed i loro stipendi
e benefici, oltre che alle modalità di elezione degli stessi, se davvero si
voleva essere credibili agli occhi dell’opinione pubblica.
In questo modo si
che si sarebbe ridotto davvero il costo della politica ed i “franco tiratori o
traditori” che spuntano ogni volta fuori dagli schieramenti politici, votando a
favore o contro a seconda chi offre di più….... e non se è una legge giusta o non
giusta!
NON hanno ancora capito che DEVONO pensare al Popolo
Italiano e non al tornaconto personale!
Chi vuole partecipare ad una petizione contro queste tipo
di riforme che vanno contro l’interesse del popolo italiano visitate questo
link Petizione Popolare su Change.org e se volete firmate così
Cambiamo la Nostra Italia.
Dite la vostra!
Per
Cambiare la Nostra
Italia
Roberto Di Stefano