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domenica 29 gennaio 2023

Emergenza climatica e case green

Ed eccoci a riprendere a discutere sui cambiamenti climatici ed i passi che si stanno o non si stanno facendo per affrontare questa enorme sfida.

Come ambiamo visto al post precedente l’ultimo del 2022 che ha evidenziato il fallimento della COP27 di novembre in Egitto (COP27 – L’ambiente ed il clima continua ad essere bistrattato), invece di cercare soluzioni migliori e maggiori investimenti nella ricerca ed utilizzo di energie pulite e rinnovabili, si è tornato ad aumentare ed a consumare ancora di più i combustibili fossili incluso il “vecchio” carbone per soddisfare le richieste energetiche degli Stati.

Guerre e non guerre, pandemia e non pandemia, i grandi governanti mondiali riescono sempre a trovare scusanti per “non” affrontare il problema serio del cambiamento climatico, perché in gioco ci sono troppi trilioni di miliardi di dollari e/o euri di grandi gruppi energetici di energie fossili che dettano “loro” le regole e le leggi. Allora i nostri governati per non colpire i “pochi” ricchi, decidono di colpire i “tanti” non ricchi o poveri. Come?

Notizie di questo inizio anno, sembra che l’Unione Europea starebbe adottando una norma per imporre agli stati membri le cosiddette case green, cioè case a risparmio energetico per ridurre l’inquinamento. Questo in Italia vorrebbe dire la riqualificazione energetica di tutto il patrimonio edilizio italiano pena l’esclusione dal mercato e quindi la conseguente svalutazione degli immobili. In Italia sarebbe la catastrofe, poiché ci sono immobili decennali e storici. Ci vorrebbero miliardi e miliardi di euro a carico dei cittadini, forse è un modo indiretto per colpire il risparmio degli italiani almeno quello che ne rimane, ma sarebbe comunque tecnicamente e strutturalmente impossibile attuare tale norma in pochi anni, perché se continua così non abbiamo ancora molto tempo per affrontare e risolvere seriamente i danni arrecati al nostro pianeta.

Davvero è in questo modo che l’Europa pensa di affrontare il cambiamento climatico? Imponendo il bollino verde alle case dei cittadini? E nel frattempo autorizzare e consentire “tranquillamente” trivellazioni non solo sulla terra ferma ma anche nei mari e nei ghiacci al polo sud ed al polo nord? Vedendo la pagliuzza piccola nell’occhio dell’altro e non vedendo la trave nel proprio occhio?

Siamo davvero messi male…. Ma proprio male!

Ed è solo l’inizio….

Alla prossima

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano