Ed eccoci a riprendere a discutere sui cambiamenti
climatici ed i passi che si stanno o non si stanno facendo per affrontare
questa enorme sfida.
Come ambiamo visto al post precedente l’ultimo del
2022 che ha evidenziato il fallimento della COP27 di novembre in Egitto (COP27 – L’ambiente ed il clima continua ad essere bistrattato),
invece di cercare soluzioni migliori e maggiori investimenti nella ricerca ed
utilizzo di energie pulite e rinnovabili, si è tornato ad aumentare ed a
consumare ancora di più i combustibili fossili incluso il “vecchio” carbone per
soddisfare le richieste energetiche degli Stati.
Guerre e non guerre, pandemia e non pandemia, i grandi
governanti mondiali riescono sempre a trovare scusanti per “non” affrontare il
problema serio del cambiamento climatico, perché in gioco ci sono troppi
trilioni di miliardi di dollari e/o euri di grandi gruppi energetici di energie
fossili che dettano “loro” le regole e le leggi. Allora i nostri governati per
non colpire i “pochi” ricchi, decidono di colpire i “tanti” non ricchi o poveri.
Come?
Notizie di questo inizio anno, sembra che l’Unione
Europea starebbe adottando una norma per imporre agli stati membri le
cosiddette case green, cioè case a risparmio energetico per ridurre
l’inquinamento. Questo in Italia vorrebbe dire la riqualificazione energetica
di tutto il patrimonio edilizio italiano pena l’esclusione dal mercato e quindi
la conseguente svalutazione degli immobili. In Italia sarebbe la catastrofe,
poiché ci sono immobili decennali e storici. Ci vorrebbero miliardi e miliardi
di euro a carico dei cittadini, forse è un modo indiretto per colpire il
risparmio degli italiani almeno quello che ne rimane, ma sarebbe comunque tecnicamente
e strutturalmente impossibile attuare tale norma in pochi anni, perché se
continua così non abbiamo ancora molto tempo per affrontare e risolvere seriamente
i danni arrecati al nostro pianeta.
Davvero è in questo modo che l’Europa pensa di
affrontare il cambiamento climatico? Imponendo il bollino verde alle case dei
cittadini? E nel frattempo autorizzare e consentire “tranquillamente”
trivellazioni non solo sulla terra ferma ma anche nei mari e nei ghiacci al
polo sud ed al polo nord? Vedendo la pagliuzza piccola nell’occhio
dell’altro e non vedendo la trave nel proprio occhio?
Siamo davvero messi male…. Ma proprio male!
Ed è solo l’inizio….
Alla prossima
Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano
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