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domenica 29 novembre 2015

Situazione economica 2015 e non solo….. (Guerre, Terrorismo, Calamità, ...)

Ormai anche questo anno sta per finire, cerchiamo di analizzare la situazione economica e non solo, ma anche la situazione civile ed ambientale attuali che mai come quest’anno hanno occupato la maggior parte dei notiziari purtroppo con notizie negative e preoccupanti. Queste ultime situazione incidono sia direttamente che indirettamente sulla situazione economica, alla fine tutte risultano interconnesse tra loro.
Per quanto riguarda la situazione economica, la “bufera” che c’è stata negli ultimi anni sui mercati e che ha inciso molto nella vita socioeconomica di diversi stati, sembra ormai alle spalle dando l’impressione che si sta per uscire dal tunnel della crisi….. chi sa se è vero oppure sono notizie volutamente imposte per dare maggior ottimismo ai cittadini, italiani nel caso della nostra Italia, ed europei per quanto riguardagli altri paesi dell’unione.
Per quanto riguarda le notizie economiche che ci vengono comunicate periodicamente per la nostra Italia, il PIL è in ascesa anche se di poco dell’ordine dello 0,…; la disoccupazione in calo con l’attuazione del Jobs Act i cui effetti veritieri si vedranno solo tra tre anni se davvero i posti di lavoro creati attualmente “sono reali” e se diventeranno stabili o solo ciclici; i consumi in ripresa, anche se i prezzi “stranamente” rimangono stabili, meglio così, mentre l’obiettivo, delle manovre economiche nazionali ed europeo adottate era quello di provocare un innalzamento dell’inflazione.
Speriamo che tutto sia veritiero e non fasullo…… 
Le notizie a livello economico sono positive non solo al’interno dei nostri confini ma anche al di fuori per quanto riguarda gli altri paesi della zona euro, sembra addirittura che anche la Grecia, la più mal messa e maltrattata…, da segnali incoraggianti della sua economia!
Quest’anno poi non ci sono stati attacchi speculativi e finanziari…. Chi sa perché!!!
O meglio <di perché> ce ne sono tanti…….
Il basso tasso d’interesse adottato dalla BCE… (La Crisi a che punto è……Tassi e Mutui) che favorisce banche ed istituti di credito.
La grande quantità di denaro, 60 miliardi di euro che mensilmente la Banca Centrale Europea sta immettendo sui mercati o meglio nelle casse delle banche già dalla primavera scorsa con il QE (La Crisi a che punto è……E’ il tempo del Bazooka BCE!  e  La Crisi a che punto è……QE Quantitative Easing della BCE) e continuerà così almeno fino a settembre del 2016, che quindi terrà a bada i lupi finanziari ancora per un bel po’… e poi chi sa!
La continua discesa del costo del petrolio (La Crisi a che punto è……Petrolio, Spread BTP/BUND, Jobs Act) e la “strana anomalia” che in Italia il costo del carburante è sceso in maniera “microscopica” ed attualmente è stabile e titubante a scendere ancora.
Stessa cosa per l’Euro, anch’esso in discesa rispetto al dollaro, ma ancora “indeciso” se raggiungere la parità, U.S.A. permettendo (La Crisi a che punto è……Cambio Euro/Dollaro).
La riforma del lavoro in Italia con il Jobs Act (La Crisi a che punto è……Petrolio, Spread BTP/BUND, Jobs Act) con riduzione della tutela dei lavoratori per favorire le assunzioni i cui “veri” effetti si potranno solo vedere tra tre anni come ho scritto in precedenza, e con l'introduzione dei voucher per combattere il lavoro in nero pagando la quota spettante allo stato quasi come una piccola "tangente statale", con il doppio effetto di incrementare le entrate dello Stato e di abbassare il dato sulla disoccupazione "a questo punto fittizio" a seconda del periodo in cui vengono effettuate  le indagine economiche.
Il basso e stabile spread tra BTP italiani e BUND tedeschi (La Crisi a che punto è……Petrolio, Spread BTP/BUND, Jobs Act), questo anche a causa delle ultime vicende tedesche……
Appunto le disavventure della locomotiva europea la Germania che con lo scandalo che ha coinvolto la Volkswagen sulle effettive immissioni inquinanti truccati dei suoi motori, che sembra il governo tedesco era a conoscenza…., ha intaccato lì immagine, la serietà e l’onestà dei tedeschi… che sono risultati umani anche loro…..guardando più al profitto, come fanno altri se non tutti, e non al rispetto, alla correttezza ed alla dignità. Quindi la Germania non può in questo periodo richiamare gli altri paesi europei al rigore ed alla trasparenza come faceva un tempo….ed adesso ovviamente per pudore non alza più i toni!
Le crisi e le guerre mediorientali che hanno causato e stanno causando un immigrazione imponente di profughi verso l’Europa a cui la stessa Europa non sembra sia in grado di gestire e né di far trovare un intesa tra tutti i paesi membri! Attualmente Italia e Grecia sono i paesi che sostengono i maggiori sforzi poiché sono le rotte di sbarco principale, che se da un lato mettono in difficoltà per la gestione delle accoglienza, da un lato portano vantaggi, visto appunto che Italia e Grecia essendo in prima linea per l’accoglienza dei profughi vengono visti con occhi di riguardo da parte della UE che risulta essere più tollerante per quanto riguarda i bilanci economici di questi due paesi, un altro motivo per cui in questo 2015 non ci sono stati attacchi speculativi ad Italia e Grecia, gli spread con il Bund tedesco sono una prova!
A conferma di ciò sulla flessibilità economica europea nei confronti dei paesi che per primi stanno affrontando il problema dei migranti, si espresso anche il "rigido" presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker (Migranti, Juncker apre sulla flessibilità....).
Il ritorno del terrorismo internazionale in grande stile messo in atto dall’ISIS in una maniera davvero disumana, che ha colpito in molti stati del mondo ed ultimamente la Francia con gli attacchi simultanei serali di venerdì 13 novembre 2015. Sembra che il mondo si sia svegliato e pronto a tutto a questo punto pur di mettere fine allo stato islamico proclamato dall’IS, solo adesso che è stato colpito un paese occidentale, mentre da mesi ci sono stragi nel resto del mondo da parte dell’ISIS. A questo punto per la Francia e non solo, tutto passa in secondo piano, bilancio, deficit, ecc….., ma viene prima, come ovvio che sia, la sicurezza dei cittadini, con un maggior utilizzo di fondi destinati alle forze per salvaguardare la vita civile dei francesi.
Adesso forse l’Unione Europea con la sua Commissione Europea sarà meno asfissiante per quanto riguarda i bilanci statali, in quanto considererà lo stanziamento dei fondi destinati alle forze di sicurezza al di fuori del Patto di Stabilità (Fiscal Compact ”Una politica di austerity che arricchisce i ricchi ed impoverisce i poveri”). Dovrebbe essere così, ma non solo per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini, ma anche la salute dei cittadini, e non portare uno stato al “suo strangolamento” come si è fatto gli anni passati. Quindi uno stato deve saper intervenire sempre, senza pensare al bilancio o alle leggi di stabilità, quando si tratta di difendere preventivamente i suoi cittadini o di intervenire successivamente in casi di calamità naturali, terremoti, alluvioni, ecc…., trovando comunque i soldi o battendo moneta (con l’euro è un po’ più difficile questo si sà) per ripristinare i danni subiti ma soprattutto per ridare ai cittadini che hanno perso tutto i mezzi necessari per ritornare ad avere di nuovo una vita civile dignitosa!
Singolarmente uno “Stato” non è un impresa che deve perseguire un “profitto economico”, quindi mirare alla parità di bilancio! L’unico “profitto” che deve avere uno “Stato” è la sicurezza, la salute e ed il benessere dei suoi cittadini.
Insieme gli Stati, poi,  devono saper coesistere, rispettarsi, collaborare ed aiutarsi a vicenda, e non farsi le guerre tra di loro! Perché un giorno dovranno sentirsi tutti uniti contro l’unico VERO nemico, non l’ISIS o qualsiasi terrorismo che sarà alla fine inevitabilmente battuto se lo si vuole davvero! Ma lottare per la sopravvivenza del pianeta, contro gli eventi climatici a cui non si può sfuggire…..se non con un’oculata utilizzazione delle risorse del pianeta, perché con le catastrofi naturali non si può fare accordi o pensare sempre di scamparla sempre….!
Siamo alla “vigilia” del Conferenza Internazionale sul Clima che si terrà a Parigi da domani 30 novembre, dove questa volta i capi di stato di 190 paesi che si riuniranno, non potranno sfuggire alle loro responsabilità e dovranno per forza di cose trovare seriamente e necessariamente una soluzione al problema del surriscaldamento terrestre e non continuare a prendere e perdere ulteriore tempo..... 
Anche se è difficile fare accordi tra gli uomini, di certo è impossibile fare accordi con la natura!
Battiamo il terrorismo e qualsiasi guerra ingiusta, sempre che ci siano guerre giuste, ma tuteliamo anche il pianeta, o quest’ultimo non avrà pietà di noi!

Alla prossima  

Cambiamo La Nostra Italia

Roberto Di Stefano