Ormai anche questo anno sta per finire, cerchiamo di
analizzare la situazione economica e non solo, ma anche la situazione civile ed
ambientale attuali che mai come quest’anno hanno occupato la maggior parte dei
notiziari purtroppo con notizie negative e preoccupanti. Queste ultime
situazione incidono sia direttamente che indirettamente sulla situazione
economica, alla fine tutte risultano interconnesse tra loro.
Per quanto riguarda la situazione economica, la “bufera” che
c’è stata negli ultimi anni sui mercati e che ha inciso molto nella vita
socioeconomica di diversi stati, sembra ormai alle spalle dando l’impressione
che si sta per uscire dal tunnel della crisi….. chi sa se è vero oppure sono
notizie volutamente imposte per dare maggior ottimismo ai cittadini, italiani
nel caso della nostra Italia, ed europei per quanto riguardagli altri paesi
dell’unione.
Per quanto riguarda le notizie economiche che ci vengono
comunicate periodicamente per la nostra Italia, il PIL è in ascesa anche se di
poco dell’ordine dello 0,…; la disoccupazione in calo con l’attuazione del Jobs Act i cui effetti veritieri si vedranno solo tra tre anni se davvero i posti di
lavoro creati attualmente “sono reali” e se diventeranno stabili o solo ciclici;
i consumi in ripresa, anche se i prezzi “stranamente” rimangono stabili, meglio così, mentre l’obiettivo, delle manovre economiche nazionali ed europeo adottate era quello
di provocare un innalzamento dell’inflazione.
Speriamo che tutto sia veritiero e non fasullo……
Le notizie a livello economico sono positive non solo al’interno dei nostri confini ma anche al di fuori per quanto riguarda gli altri paesi della zona euro, sembra addirittura che anche la Grecia, la più mal messa e maltrattata…, da segnali incoraggianti della sua economia!
Le notizie a livello economico sono positive non solo al’interno dei nostri confini ma anche al di fuori per quanto riguarda gli altri paesi della zona euro, sembra addirittura che anche la Grecia, la più mal messa e maltrattata…, da segnali incoraggianti della sua economia!
Quest’anno poi non ci sono stati attacchi speculativi e
finanziari…. Chi sa perché!!!
O meglio <di perché> ce ne sono tanti…….
Il basso tasso d’interesse adottato dalla BCE… (La Crisi a che punto è……Tassi e Mutui) che favorisce banche ed istituti di credito.
La grande quantità di denaro, 60 miliardi di euro che
mensilmente la Banca Centrale Europea sta immettendo sui mercati o meglio nelle
casse delle banche già dalla primavera scorsa con il QE (La Crisi a che punto è……E’ il tempo del Bazooka BCE! e
La Crisi a che punto è……QE Quantitative Easing della BCE) e continuerà così almeno fino a settembre del 2016, che
quindi terrà a bada i lupi finanziari ancora per un bel po’… e poi chi sa!
La continua discesa del costo del petrolio (La Crisi a che punto è……Petrolio, Spread BTP/BUND, Jobs Act) e la “strana anomalia” che in Italia il costo del
carburante è sceso in maniera “microscopica” ed attualmente è stabile e
titubante a scendere ancora.
Stessa cosa per l’Euro, anch’esso in discesa rispetto al
dollaro, ma ancora “indeciso” se raggiungere la parità, U.S.A. permettendo (La Crisi a che punto è……Cambio Euro/Dollaro).
La riforma del lavoro in Italia con il Jobs Act (La Crisi a che punto è……Petrolio, Spread BTP/BUND, Jobs Act) con riduzione della tutela dei lavoratori per favorire
le assunzioni i cui “veri” effetti si potranno solo vedere tra tre anni come ho
scritto in precedenza, e con l'introduzione dei voucher per combattere il lavoro in nero pagando la quota spettante allo stato quasi come una piccola "tangente statale", con il doppio effetto di incrementare le entrate dello Stato e di abbassare il dato sulla disoccupazione "a questo punto fittizio" a seconda del periodo in cui vengono effettuate le indagine economiche.
Il basso e stabile spread tra BTP italiani e BUND tedeschi
(La Crisi a che punto è……Petrolio, Spread BTP/BUND, Jobs Act), questo anche a causa delle ultime vicende tedesche……
Appunto le disavventure della locomotiva europea la
Germania che con lo scandalo che ha coinvolto la Volkswagen sulle effettive
immissioni inquinanti truccati dei suoi motori, che sembra il governo tedesco
era a conoscenza…., ha intaccato lì immagine, la serietà e l’onestà dei
tedeschi… che sono risultati umani anche loro…..guardando più al profitto, come
fanno altri se non tutti, e non al rispetto, alla correttezza ed alla dignità.
Quindi la Germania non può in questo periodo richiamare gli altri paesi europei
al rigore ed alla trasparenza come faceva un tempo….ed adesso ovviamente per
pudore non alza più i toni!
Le crisi e le guerre mediorientali che hanno causato e
stanno causando un immigrazione imponente di profughi verso l’Europa a cui la
stessa Europa non sembra sia in grado di gestire e né di far trovare un intesa
tra tutti i paesi membri! Attualmente Italia e Grecia sono i paesi che
sostengono i maggiori sforzi poiché sono le rotte di sbarco principale, che se
da un lato mettono in difficoltà per la gestione delle accoglienza, da un lato
portano vantaggi, visto appunto che Italia e Grecia essendo in prima linea per
l’accoglienza dei profughi vengono visti con occhi di riguardo da parte della
UE che risulta essere più tollerante per quanto riguarda i bilanci economici di
questi due paesi, un altro motivo per cui in questo 2015 non ci sono stati
attacchi speculativi ad Italia e Grecia, gli spread con il Bund tedesco sono
una prova!
A conferma di ciò sulla flessibilità economica europea nei confronti dei paesi che per primi stanno affrontando il problema dei migranti, si espresso anche il "rigido" presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker (Migranti, Juncker apre sulla flessibilità....).
A conferma di ciò sulla flessibilità economica europea nei confronti dei paesi che per primi stanno affrontando il problema dei migranti, si espresso anche il "rigido" presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker (Migranti, Juncker apre sulla flessibilità....).
Il ritorno del terrorismo internazionale in grande stile
messo in atto dall’ISIS in una maniera davvero disumana, che ha colpito in
molti stati del mondo ed ultimamente la Francia con gli attacchi simultanei
serali di venerdì 13 novembre 2015. Sembra che il mondo si sia svegliato e
pronto a tutto a questo punto pur di mettere fine allo stato islamico
proclamato dall’IS, solo adesso che è stato colpito un paese occidentale,
mentre da mesi ci sono stragi nel resto del mondo da parte dell’ISIS. A questo
punto per la Francia e non solo, tutto passa in secondo piano, bilancio,
deficit, ecc….., ma viene prima, come ovvio che sia, la sicurezza dei
cittadini, con un maggior utilizzo di fondi destinati alle forze per
salvaguardare la vita civile dei francesi.
Adesso forse l’Unione Europea con la sua Commissione
Europea sarà meno asfissiante per quanto riguarda i bilanci statali, in quanto
considererà lo stanziamento dei fondi destinati alle forze di sicurezza al di
fuori del Patto di Stabilità (Fiscal Compact ”Una politica di austerity che arricchisce i ricchi ed impoverisce i poveri”). Dovrebbe essere così, ma non solo per
quanto riguarda la sicurezza dei cittadini, ma anche la salute dei cittadini, e
non portare uno stato al “suo strangolamento” come si è fatto gli anni passati.
Quindi uno stato deve saper intervenire sempre, senza pensare al bilancio o
alle leggi di stabilità, quando si tratta di difendere preventivamente i suoi
cittadini o di intervenire successivamente in casi di calamità naturali,
terremoti, alluvioni, ecc…., trovando comunque i soldi o battendo moneta (con
l’euro è un po’ più difficile questo si sà) per ripristinare i danni subiti ma
soprattutto per ridare ai cittadini che hanno perso tutto i mezzi necessari per
ritornare ad avere di nuovo una vita civile dignitosa!
Singolarmente uno “Stato” non è un impresa che deve
perseguire un “profitto economico”, quindi mirare alla parità di bilancio!
L’unico “profitto” che deve avere uno “Stato” è la sicurezza, la salute e ed il
benessere dei suoi cittadini.
Insieme gli Stati, poi, devono saper coesistere, rispettarsi, collaborare
ed aiutarsi a vicenda, e non farsi le guerre tra di loro! Perché un giorno dovranno
sentirsi tutti uniti contro l’unico VERO nemico, non l’ISIS o qualsiasi terrorismo
che sarà alla fine inevitabilmente battuto se lo si vuole davvero! Ma lottare
per la sopravvivenza del pianeta, contro gli eventi climatici a cui non si può
sfuggire…..se non con un’oculata utilizzazione delle risorse del pianeta,
perché con le catastrofi naturali non si può fare accordi o pensare sempre di
scamparla sempre….!
Siamo alla “vigilia” del Conferenza Internazionale sul Clima che si terrà a Parigi da domani 30 novembre, dove questa volta i capi di
stato di 190 paesi che si riuniranno, non potranno sfuggire alle loro
responsabilità e dovranno per forza di cose trovare seriamente e necessariamente
una soluzione al problema del surriscaldamento terrestre e non continuare a
prendere e perdere ulteriore tempo.....
Anche se è difficile fare accordi tra gli uomini, di certo è impossibile fare accordi con la natura!
Battiamo il
terrorismo e qualsiasi guerra ingiusta, sempre che ci siano guerre giuste, ma tuteliamo anche il pianeta, o quest’ultimo
non avrà pietà di noi!
Alla prossima
Cambiamo
La Nostra Italia
Roberto Di Stefano