Notizia di questi giorni di agosto, è che il Consiglio di Stato ha dato ragione alle regioni (scusate il gioco di parole) Liguria, Veneto e Toscana respingendo il ricorso del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico riguardante l’attribuzione della Card Bonus Idrocarburi ai cittadini lucani. Di fatto la terza trance del bonus che sarebbe stata assegnata in autunno ai patentati residenti in Basilicata, quest’anno sarebbe stata poco meno di 200 euro quindi più cospicua rispetto agli altre due trance degli anni precedenti, la prima di 100 euro e la seconda di 140 euro che erano pur sempre un “contentino”. Paradossalmente ora la terza trance appunto sarà ridotta addirittura a meno di 100 euro cioè meno di quella della prima trance che era stata considerata una “elemosina”, perché una parte andrà a favore anche delle regioni sopra citate, che secondo il Consiglio di Stato spetta anche a “loro” il bonus, che pur non avendo coltivazione di idrocarburi hanno solo dei rigassificatori utilizzati non per la produzione ma solo per la trasformazione da uno stato fisico ad un altro cioè da quello liquido a quello gassoso. Che questo sia uno “scippo” come molti hanno scritto è VERO, non solo nei confronti dei lucani ma anche nei confronti degli stessi cittadini liguri, veneti e toscani perché credo che non prenderanno una lira (è un modo di dire) cioè non prenderanno nessun euro poiché dividendo la somma, da determinare, destinata a queste regioni, diviso i patentati residenti (molto molto di più di quelli presenti in Basilicata), alla fine toccherebbero poche decine di euro; quindi tecnicamente la distribuzione della card bonus idrocarburi verrebbe meno perché sarebbero più i costi per la realizzazione e la distribuzione delle card stesse che del microscopico contentino che verrebbe dato ai cittadini delle regioni citate. Soldi che andrebbero a questo punto in quali tasche di chi sa chi…… (tirate voi le somme)!
Ma probabilmente l’errore e a monte, fatto dai politici lucani all’epoca quando decisero di dare un contributo ai lucani come risarcimento per lo sfruttamento del sottosuolo, dei loro terreni e dell’inquinamento che ne sarebbe derivato. L’errore è stato nell’attribuire un bonus ai soli patentati residenti in Basilicata, di fatto tagliando fuori i non patentati di cui moltissimi anziani (la maggior parte della popolazione lucana è composta di anziani). Questa è stata una grande discriminazione all’interno della stessa popolazione lucana, se si pensa che ci sono anziani che coltivano ancora i campi, vanno ancora con gli animali in campagna, ed alcuni hanno anche le proprie masserie vicino ai pozzi petroliferi, però non hanno la patente! Ma che peccato hanno fatto? Non era meglio, non dico proprio dare il gas gratis, ma fare uno sconto sulla bolletta del gas visto che ormai il gas metano è arrivato in tutti i paesi lucani ed inoltre quasi tutte le famiglie hanno una caldaia a gas sia per l’acqua calda che per il riscaldamento? Di sicuro sarebbe stato più giusto e più equo.
Oppure si sarebbero potuto utilizzare tutti quei soldi, che sono ancora pochi rispetto quello che davvero dovrebbe rimanere in Basilicata per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi lucani, per realizzare finalmente le infrastrutture necessarie per provare a dare l’avvio al motore lucano, ed evitare così lo spopolamento che ancora oggi continua nonostante la crisi economica nazionale ed europea.
Disperdendo così quelle somme in “gocce di elemosina” non si è dissetato nessuno, invece considerandole tutte insieme avrebbero costituito di sicuro un “valore” per realizzare qualcosa a beneficio di tutti.
Comunque lo sbaglio l’abbiamo fatto anche noi patentati lucani che abbiamo richiesto la card, o ancora forse sarebbe stato meglio subito arrivato la card restituirla al mittente, ma non è mai troppo tardi nel farlo…….
Ma comunque lo “scippo” dell’elemosina c’è stato! Non venite a dire che i lucani vivono sulla pelle degli altri… forse sono gli altri che vivono sulla pelle dei lucani……
La Basilicata da di più di quello che riceve, in termini di risorse naturali e non solo!
Forse se si faceva il “federalismo” la regione Basilicata avrebbe trovato giovamento.
La "Questione Meridionale" continua o meglio lo
"scippo" continua…..
Aggiornamento del 16-04-2016: Fiore Lucania
Aggiornamento del 16-04-2016: Fiore Lucania
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Roberto