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domenica 24 settembre 2017

L’arrivo dei Robot nel lavoro al posto delle persone cosa causerà? (4° parte)

Quarta parte del post che riguarda “L’arrivo dei Robot nel lavoro al posto delle persone cosa causerà?”.
Abbiamo visto nei precedenti post (link 1° partelink 2° partelink 3° parte) i tanti svantaggi rispetto ai pochi vantaggi che comporterebbe una robotizzazione massiccia del lavoro.
Allora cosa fare?
Il lavoratore umano che fine farà?
Sarà possibile convivere con il robot lavoratore oppure non ci sarà scampo?
Se davvero si vorrà utilizzare i robot e l’intelligenza artificiale in ogni ambito lavorativo, per evitare di distruggere il mercato e lo stato sociale, si deve fare in modo che le persone comunque devono poter percepire un stipendio per poter acquistare prodotti e servizi.
Poiché non sarà più possibile tornare indietro e sostituire il robot nel suo ruolo operativo una volta che quest’ultimo si sarà sostituito all’uomo, a questo punto ci sono pochi modi per elargire un salario ai milioni di disoccupati che verrebbero a crearsi con la robotizzazione del lavoro, uno di questi è “regalare” un compenso gratuito da distribuire a “tempo indeterminato” a tutti gli inoccupati!                                    
Cosa mai fattibile questa? Io credo alquanto impossibile questa via, perché in questo modo il denaro perderebbe il “suo valore”!
Ed allora?
Altra via sarà ridurre le ore di lavoro dei pochi occupati rimasti (ma non lo stipendio), per duplicare, triplicare quadruplicare i posti di lavoro, creando più turni lavorativi!
Cosa molto semplice....che non sarà mai attuata come per le altre cose molte semplici del passato mai attuate…!
Perché lo scopo dei "potenti" è proprio quello di sostituire l’uomo con un robot ubbidiente e sottomesso, che non percepisce un salario ed a cui non si versano i contributi, pensando solo ai loro profitti, senza accorgersi invece che stanno auto-lesionando i propri interessi.
Altro svantaggio, nell’utilizzare nel lavoro un robot al posto di una persona, è che per alimentare questi robot dove la si prenderà tanta energia? Chi pagherà questi ingenti costi energetici per alimentare "queste macchine lavoratrici instancabili”, se le persone non hanno accesso al lavoro e di conseguenza al reddito per acquistare e consumare i prodotti creati da queste macchine?
Che si farà per fronteggiare tale richiesta di energia si continuerà e forse aumenterà ancora di più il consumo del carbon fossile e petrolio compromettendo ulteriormente le già precarie condizioni climatiche terrestre?
Oppure si riprenderà a livello mondiale una maggiore produzione di energia nucleare mettendo a rischio la sopravvivenza della stessa terra direttamente dai rischi collegati per la produzione di energia nucleare ed indirettamente dallo smaltimento delle tonnellate di barre esauste radioattive e dei liquidi anch’essi radioattivi?

    
  
Ci sono più dubbi ed ombre con un futuro robotizzato… rispetto a certezze che dovrebbero essere garantite nel rispetto di tutti e tutto!


Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano