Salve a tutti mi chiamo Roberto, ho deciso di aprire questo Blog dopo ciò che mi è successo in questo ultimo mese dell'anno 2011 e che adesso vi riporterò in questo mio primo post, e che riguardano le ingiustizie che avvengono in Italia.
Ed ecco in questo mio primo post quello che mi è successo il Giorno 07 dicembre 2011.
Come ogni mattina qualche minuto prima delle ore 8.00 mi apprestavo ad andare al lavoro con la mia auto con alimentazione a gasolio. Sono uscito di casa, ho aperto l’auto ed ho poggiato la borsa dietro il sedile posteriore dalla parte del guidatore, dopo di che mi sono seduto, ho allacciato le cinture, acceso il motore e successivamente le luci e la freccia a sinistra per uscire dal parcheggio e per immettermi nella carreggiata. Mi sono avviato piano come faccio ogni mattina, con una velocità intorno ai 20 km/h, mantenendo il più possibile il margine destro della carreggiata per dare la possibilità alle altre auto che giungevano da dietro di passarmi senza difficoltà. Premetto che la strada che percorro è nel centro urbano nella mia città di Potenza in un rione molto trafficato di auto la mattina per le persone che si recano al lavoro, degli autobus urbani ed extra urbani, ed è una zona popolata con accessi sia a destra che a sinistra ai vari palazzi presenti, varie fermate per i tram e nelle vicinanze c’è anche una scuola elementare. Tutto qui nulla di strano ma dopo circa 200 metri percorsi con l’auto ad un tratto mi sono sentito suonare più volte una tromba di clacson da dietro, però io non mi sono scomposto più di tanto pensando che era il “solito idiota” che suonava perché andava di fretta, ma che comunque avevo lasciato tanto spazio da potermi passare tranquillamente. Invece ad un tratto mi vedo affiancare da un auto dei vigili urbani, l’auto guidata da un vigile mentre di fianco c’era una vigilessa con occhiali da sole scuri, che con le mani in maniera molto agitata ed irritata mi faceva brutti cenni per dirmi di andare più veloce, ed io istintivamente con le mani gli ho fatto dei gesti per fargli capire che volevo andare piano, per i motivi che ho elencato prima ed anche perché poi iniziava la discesa in piena curva a sinistra con il pericolo che l’asfalto poteva essere umido visto il periodo e l’ora ed a circa 100 metri c’era poi la scuola elementare. Quindi io ho continuato a proseguire normalmente andando piano, ma subito dopo la curva, in discesa mi sono trovato l’auto dei vigili di traverso nella strada e la vigilessa che quasi si è buttata sulla mia auto a mani alzate per bloccarmi in maniera estremamente pericolosa per lei stessa, per me (per fortuna andavo piano) e per le auto che sopraggiungevano dietro di me. Io l’ho evitata ed ho proseguito per poco più di 100 metri, andando oltre la scuola elementare per poi fermarmi e svoltare a sinistra nei pressi di un bar (non a prendere il caffè) ma solo per aspettare che sopraggiungesse l’auto dei vigili che nel frattempo avevano accesso addirittura i lampeggianti per inseguirmi. Ho slacciato le cinture e sono sceso dalla mia auto molto infastidito aspettando che i vigili parcheggiassero per avere spiegazione di perché tutto quel casino che stavano combinando. I vigili scesi dall’auto mi hanno chiesto i documenti, o meglio la vigilessa mi ha chiesto i documenti, mentre io insistevo per avere spiegazioni la vigilessa insisteva che voleva i miei documenti, a quel punto ho detto ai vigili che avrei chiamato i carabinieri prima di dare a loro i documenti , e sono andato verso la mia auto per prendere il cellulare all’interno della borsa dietro il sedile dalla parte dove guido, ma mi sono visto sbarrare le portiere anteriore e posteriore della mia auto dai due vigili che mi volevano impedire di prendere il cellulare, e solo dopo che ho detto loro che se volevano i miei documenti dovevo pure prenderli in auto (non porto di certo il libretto dell’auto nella tasca dei pantaloni) solo così si sono spostati per farmi aprire l'auto. Ho consegnato ai vigili patente, libretto, assicurazione, nel frattempo ho preso il cellulare ed ho chiamato il 112 spiegando quello che mi stava succedendo, ma il carabiniere di turno mi riferiva di fare ricorso al Prefetto. Chiuso la telefonata con il 112 mi sono avvicinato ai vigili chiedendo che cosa stavano annotando, e la vigilessa che stava scrivendo mi ha risposto che avrei letto la spiegazione sul verbale che mi stavano facendo ed io non sapevo nemmeno il motivo. Io pretendevo che loro mi dicevano perché del verbale ma la vigilessa ha continuato a dirmi che l’avrei letto dopo quando me l’avrebbero consegnato, io stizzito ho risposto che sarei ricorso al prefetto, ed il vigile, che fine ad allora era stato quasi sempre zitto (ed era meglio se avrebbe continuato a stare zitto secondo me) mi ha risposto “che il prefetto era amico suo”, poi ha proseguito dicendo anche che se voleva avrebbe potuto spararmi quando non mi sono fermato. A questo punto, anche se erano in divisa ho chiesto loro di esibirmi i tesserini, che mi hanno negato, ho chiesto i loro nomi che però mi hanno negato, mi hanno riferito soltanto le loro matricole. Mi hanno chiesto se volevo firmare il verbale che ovviamente non ho firmato, ma che ho preso solo la copia per leggere cosa avevano scritto, chi erano i vigili e per portarla poi all’avvocato. Il vigile aveva firmato almeno il cognome in maniera leggibile invece la firma della vigilessa era praticamente illeggibile come anche parte del verbale. Sul verbale pensavo che avessero scritto che la multa che mi avevano comminato era riferita al motivo che non mi ero fermato al posto di blocco che avevano improvvisato (in maniera molto pericolosa), invece per mia sorpresa avevano scritto come infrazione l’art. 172 del C.d.S. mancato allacciamento delle cinture di sicurezza con un ammenda di 76 euro e la decurtazione di 5 punti sulla patente. Per un attimo ho perso la parola allibito, poi incavolato ho detto che non sarebbe finita lì e sono andato via per andare in ufficio, dove dei miei colleghi mi hanno chiesto cosa era successo perché alcuni di loro erano passati nel punto dove ero fermo con i vigili.
Nel pomeriggio ho portato il tutto all’avvocato.
E’ ovvio che quei vigili mi hanno fatto la multa per ritorsione perché andavo piano,ed ho continuato ad andare piano anche dopo i gesti della vigilessa che mi intimava di andare più veloce, mentre sul verbale non c’è nessun riferimento a tutto quello che era successo prima e come si era arrivata alla sanzione.
La domanda è: è possibile che continuano ad esserci queste ingiustizie? Siamo sempre noi dalla parte di chi ha torto? Ed è quello il modo (quello che è successo a me) di procedere a comminare una multa? Solo per ritorsione? I vigili come potevano provare se io ero o non senza cintura visto che loro erano dietro di me, e se per loro io ero senza cinture da dietro mi dovevano lampeggiare e non suonare e quando mi hanno affiancato mi avrebbero dovuto esporre credo la paletta oppure il braccio fuori dal finestrino per farmi fermare, invece hanno fatto tutt’altro. E quando ci siamo fermati sono sceso io prima di loro ad aspettarli. Purtroppo “loro” sono la legge indipendentemente se agiscono per far rispettare la sicurezza stradale o abuso come è successo, mentre purtroppo “noi” subiamo la legge indipendentemente se la osserviamo o no siamo sempre dalla parte di chi ha torto!
Non c’è l’ho contro i vigili o altre forze dell’ordine di cui ci sono persone che fanno in maniera egregia il loro lavoro e che rischiano la vita e la loro incolumità; ma c’è l’ho contro quelli che invece di far rispettare la legge la utilizzano a loro piacimento abusandone.
Ecco perché bisogna denunciarli e segnalarli agli organi competenti.
Non mi sento in rabbia per i 76 euro (però per i 5 punti di penalità sulla patente si).
Ormai come sappiamo tutti i comuni ci marciano facilmente con multe e autovelox per fare cassa, non certo per la sicurezza stradale. Ci sono strade dove tra buche profonde o tombini troppo rialzati si rischia di sbandare con l’auto con tutte le possibile conseguenze che possono derivare……. Ma in questi casi se ne fregano della sicurezza stradale …. anzi fare manutenzione alle strade vuol dire spendere soldi!
A proposito i soldi dei bolli auto che paghiamo ma dove vanno a finire? Presumo per comprare le macchinette autovelox ecc…. non certo a riparare le strade.
Probabilmente chi di voi sta leggendo questo post lo considera un mio sfogo di rabbia, questo non lo nego. Ma penso che molte persone hanno subito cose ingiuste come la mia o peggio della mia.
Questo blog inizia con questo mio “sfogo” spero altri vorranno raccontare le loro esperienze a riguardo, per parlarne, per diffonderli e portarli a conoscenza a più persone.
Ma come dal titolo di questo blog dobbiamo parlare di tutto quello che non va in Italia, dalla politica alla giustizia, dalle troppe tasse alla mancanza di lavoro, delle troppe ingiustizie, ai sacrifici che purtroppo devono fare sempre gli stessi, al divario che sta ormai crescendo sempre di più tra poche classe ricche e sempre più classe povere.
Soltanto parlandone, confrontandoci, discutendo possiamo pensare di cambiare la nostra Italia per riuscire a trovare in mezzo a noi le persone che davvero vogliono cambiare la nostra Italia perché noi amiamo la nostra Italia.
Spero che in molti vorranno postare anche solo per sentire se hanno subito ingiustizie e che tipo di ingiustizie, o anche solo per scambiare opinione e vedere i punti di vista di tutti.
Risposta del Prefetto
Dopo il danno la beffa
Risposta del Prefetto
Dopo il danno la beffa
Dite la vostra!
Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto