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domenica 29 settembre 2013

Ecco le cose che non funzionano in Italia – Stipendi ed Euro

Eccomi di nuovo qua, dopo qualche mese a riparlare, secondo il mio punto di vista, delle cose che non funzionano in Italia e forse non solo in Italia, mentre i nostri politici si azzuffano se far o no decadere Berlusconi.
I miei precedenti post su questo argomento sono stati:
In questo post invece l’argomento sono gli stipendi, che con l’introduzione dell’euro hanno perso molto del loro potere di acquisto.
Voglio iniziare raccontando una situazione reale, la mia personale, che c’era prima dell’euro e dopo con l’euro.
Il mio è appunto un racconto personale di come viveva la mia famiglia quando c’era la lira, e di come vivo io adesso che c’è l’euro.
Io sono il quarto dei cinque figli della mia famiglia oltre a mia madre e mio padre (defunto ormai da più di dieci anni). Quando mio padre era vivo era l’unico sostentamento economico continuo che c’era in famiglia, mentre mia madre, adesso in pensione, lavorava a giornate come bracciante agricola. Mio padre lavorava come bidello nella scuola media di secondo grado, quindi come potete immaginare lo stipendio che prendeva non era gran ché, si aggirava intorno ad un milione e mezzo di lire mensile. Ma nonostante tutto in famiglia non è mai mancato nulla, considerando anche le spese fisse di acqua, luce, gas, telefono, affitto casa e costi per l’auto. Addirittura, grazie alla buona gestione economica di mia madre, i miei genitori riuscivano a mettere da parte qualcosa.
Oggi invece?
Vediamo di rispondere a questa domanda facendo riferimento alla mia situazione reale adesso.
Per quanto riguarda il mio caso, oggi io prendo uno stipendio in euro di poco più di mille euro mensile corrispondente a poco meno di due milioni delle vecchie lire. In teoria dovrei stare molto meglio, togliendo le spese fisse di acqua, luce, gas, costi telefonici, auto e casa,  in pratica invece non è proprio così. Vero non mi manca nulla ma allo stesso tempo non riesco a mettere nulla da parte come facevano i miei genitori, mentre sempre in teoria dovrei riuscire a mettere più soldi in salvadanaio visto che vivo da solo.
Questo perché?
Bhè la risposta è semplice! Vuol dire che i poco più di mille euro al mese che guadagno io, come potere di acquisto sono molto lontani dal milione e mezzo di lire che guadagnava mio padre negli anni novanta.
Vuol dire che gli stipendi non sono stati adeguati ragionevolmente con l’introduzione dell’euro, anzi hanno subito una contrazione, basti pensare che già dal 1992 è stata abolita la scala mobile dei salari, guarda caso proprio in quegli anni si è avuta un'altra crisi finanziaria risolta in parte con il prelievo forzoso del 6x1000 sui conti correnti e depositi degli italiani da parte del governo “tecnico” di Amato. Quindi con gli stipendi fermi da oltre venti anni e con l’arrivo dell’euro non si poteva di certo sperare in un miglioramento, anzi……. poi è arrivata anche quest’altra crisi economica a peggiorare la situazione.
Per il momento mi fermo qui, ma riprenderò presto ad approfondire questi argomenti.
Chiudo questa piccola introduzione sugli stipendi ed euro dicendo che sono stati fatti dei sacrifici per entrare nell’euro per stare meglio, invece stiamo peggio, costretti adesso a  fare sacrifici maggiori!
“Forse era meglio quando stavamo peggio? “.


Dite la vostra!

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Roberto