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lunedì 24 settembre 2018

Se questa è “GIUSTIZIA” siamo rovinati – Pusher libero e nonnina arrestata”

Prima di riprendere a parlare di politica, in questo post affronterò ancora una volta il tema della “Giustizia”, che ho affrontato già in altri post: A quando la “VERA” Giustizia e Legge in Italia?  e Giustizia dove sei??? (Prescrizione, rito abbreviato, buona condotta…!)
Qui riprendo alcune notizie dei mesi scorsi, passati anche sui TG.
Una notizia riguarda l’arresto di una povera anziana sorpresa a rubare pane, biscotti ed altri cibi del valore di 20 euro in un supermercato di Genova (Genova: anziana povera condannata....), ed un'altra notizia dove viene scagionato un pusher (spacciatore di droga) straniero rimesso in libertà perché la sua attività è stata giustifica come reato non grave ed unica fonte di sostentamento (Il pusher rimesso in libertà....).      
                                     

Per quanto riguarda la prima notizia, quella della vecchietta anziana sorpresa a rubare pane, biscotti, ecc… in un supermercato di Genova (Anziana ruba per fame....), che in poco tempo con i social ha fatto scalpore! Si deve precisare però che è una vecchia news, infatti non è una notizia di quest’anno ma del 2013 (Anziana ruba pane....). Anche se datata, anzi a maggior ragione, confrontandolo con il caso dello spacciatore è ancora più grave, perché la giustizia italiana ha fatto un passo indietro invece di fare un passo avanti.
Infatti la notizia più recente, del mese scorso del pusher gambiano sorpreso più volte a spacciare droga a Milano, arrestato ma poi scagionato dal Tribunale del riesame di Milano, giustificando l’attività del pusher straniero come unico mezzo di sostentamento dello spacciatore e perché le quantità spacciate non erano sufficienti a giustificare il carcere.
Di certo non è un punto a favore della giustizia italiana, che il più delle volte è lunga e macchinosa, ma ancor peggio alla fine poche volte afferma la “vera” giustizia! Poiché, se appunto cinque anni fa una vecchietta veniva condannata con l’arresto, perché sorpresa a rubare per necessità del pane ed altro cibo del valore di 20 euro in un supermercato, anche se reato però un danno economico di soli “20 euro”; come può la stessa giustizia invece cinque anni dopo rimettere in libertà uno reiterato spacciatore di droga in particolare di pastiglie di ecstasy, reato grave non solo economico ma vitale visto che tale pasticche di droga a volte si sono rivelate letali per chi le consuma?
Ma ritorniamo al caso della vecchietta che ha rubato del pane ed altri cibi del valore di 20 euro, e condannata a più di due mesi di carcere per aver commesso un reato così grave……… un piccolo danno economico di soli 20 euro, dove ha sbagliato non solo la giustizia italiana dopo, ma prima ancora ha sbagliato il proprietario del supermercato che dovrebbe vergognarsi di aver denunciato l’anziana signora invece di agire diversamente, come invece è successo qualche anno dopo nel 2015, a Manerba nel bresciano, dove una nonnina era stata sorpresa con la borsa piena di caramelle, che voleva regalare ai nipotini per Natale, dai carabinieri chiamati ad intervenire (Natale: anziana ruba caramelle....) Questi gli stessi carabinieri invece di portare l’anziana signora in caserma hanno di fatto con un gesto “nobile” pagato loro le caramelle per un valore di poco meno di 30 euro evitando la denuncia della nonnina.
La “giustizia italiana” fa rimanere perplessi per come opera e come giudica i reati!
Sembra che quando si tratta di reati economici non così gravi o di lieve entità come nel caso della donna anziana, le pene sono dure e perentorie! Mentre per i reati più gravosi, che non sono solo reati economici ma a volte portano a conseguenze letali come lo spaccio di droga, violenze, stupri, ecc… le autorità giudiziarie sono stranamente più clementi!
Cioè per la giustizia italiana il denaro viene prima di tutto…della salute e della vita delle persone! 
Ancora una volta "Complimenti Italia"!

Alla prossima dove ritornerò a parlare degli operatori di fornitura telefono e internet, nel caso specifico della TIM, che dal mese di novembre si appresta a modificare alcune condizioni contrattuali come sempre fa e non solo “lei”, vendendo fumo da un lato con le sue offerte, per poi nei mesi successivi cambiarne le condizioni a suo piacimento ai danni dei suoi clienti!

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano