Non si capisce cosa vuole o cosa vuol essere Giorgia Meloni
adesso che è stata archiviata la sua posizione sul caso Almasri.
A gennaio scorso, per il caso Almasri, Giorgia piagnucolava e
si lamentava in quel ridicolo video sbandierando un avviso di garanzia mentre
era un atto dovuto del Tribunale dei Ministri, vabbè può succedere che come
presidente del consiglio non si conosce o si confondono i tipi di atti, oppure
mentiva sapendo di mentire!
In questa settimana Giorgia piagnucola di nuovo, si lamenta e
si stupisce, dopo che le è stato comunicato che la sua situazione per il caso
Almasri è stata archiviata, mentre adesso vuole essere anche lei sottoposto al
giudizio del Tribunale dei Ministri per difendere i suoi ministri e altri
soggetti coinvolti, visto che per loro l’autorizzazione a procedere continua.
Cara Giorgia devi decidere cosa vuoi fare da grande… se vuoi
fare la Leader vera e propria (credo sia un’utopia), oppure continuare a fare
la leader dei piagnucoloni che ancora riesci ad incantare e farti seguire!
PS: proprio oggi su RaiNew24 c’è stato il solito e ormai
servizio quotidiano di propaganda governativa, dove Giorgia Meloni ha
rivendicato altri meriti italiani dicendo che l’Italia è stata la nazione che ha
salvato più bambini palestinesi rispetto agli altri paesi! Ma quale Italia ha
salvato i bambini palestinesi? Gli italiani che lavorano con sacrificio e
volontariato nelle organizzazioni per la difesa dei diritti umanitari lasciati
solo ai loro destini per tentare tra difficolta e pericoli di aiutare i palestinesi
dall’aggressione continua israeliana o il governo italiano? Se così fosse cara Giorgia allora perché
rifiutarsi di riconoscere lo Stato di Palestina?
Probabilmente con quest’altre tue furbate come martire per
difendere i ministri indagati e come salvatore di bambini palestinesi, i
consensi a tuo favore cresceranno nei tanti fantomatici sondaggi e italiani
creduloni… Ma quando tutti i nodi verranno al pettine ci sarà da ridere e da
piangere!
Alla
prossima
Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano
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