Finalmente una buona notizia per tutti gli italiani che
hanno un mutuo ipotecario, infatti nelle ultime settimane del mese scorso, il
governo italiano con “saggia decisione” ha detto NO alla direttiva europea 4/2014/17
che chiedeva all’Italia il ripristino della penale nel caso di estinzione anticipata
di un mutuo ipotecario o di surroga, quale risarcimento del danno economico subito
da una banca o ente finanziatore che ha concesso il mutuo o prestito.
Queste penali furono cancellate nel 2007 dalla
liberalizzazioni volute da Bersani.
Ed adesso, come sempre sappiamo, le direttive europee, che
“tirano acqua” sempre da una parte…. verso le banche ed istituti di credito, direttamente
ed indirettamente, sacrificando sempre i cittadini o meglio il “portafoglio”
dei cittadini, che ancora è vuoto nonostante che che se ne dica che siamo fuori
dalla crisi economica, volevano e vogliono imporre ancora al governo italiano
la reintroduzione di queste penali.
Si vede che “questi burocrati” europei non hanno mai
tratto un mutuo, e non sanno che è pagato e strapagato alle banche, perché chi
ha davvero un mutuo e sa come funziona, come il sottoscritto (link Mutuo Casa), sa che i primi
anni, nelle rate dei mutui, si pagano soprattutto gli interessi, mentre il
capitale concesso scende molto lentamente.
A riprova di ciò vi
allego alcune immagini del mio mutuo a 25 anni che feci io cinque anni fa (link Mutuo Casa) prima della
surroga dell’anno successivo, dove si può notare nell'immagine 1 sottostante che all’inizio sulla rata del
mutuo mensile di 411 euro, 138 euro sono di capitale (34%) e 272 euro di
interessi (66%).
Immagine 1
Man mano che passano i mesi, sale la quota capitale e
scende quegli degli interessi, così dopo cinque anni la quota capitale salirebbe
al 42% cioè 172 euro e quella di interessi scenderebbe al 58% cioè 239 euro (punto 2 dell’immagine 2 sottostante).
Immagine 2
Per arrivare alla parità tra quota capitale (50%) e quota
di interessi (50%) bisognerebbe attendere oltre 9 anni, la 110 rata, dove la
quota capitale salirebbe a 205,50 euro e quella di interessi scenderebbe a
205,65 euro (punto 3 dell’immagine 3
sottostante).
Immagine 3
Ma dopo nove anni che è successo???
Facciamo un po’ i conti……
Dopo ben nove anni ed un mese (rata n. 110) si sarebbe
raggiunta appunto la parità tra quota capitale e quota di interessi, il
cliente, in questo caso il sottoscritto, si troverebbe aver dovuto sborsare un
totale di 45.200 rotti euro (411,15x110), di cui di quota capitale poco meno di
19.000 euro [75.000 (capitale iniziale) – 56.330 (capitale residuo alla 110
rata)] mentre la quota interessi poco più di 26.000 euro (45.200 – 19.000).
Ma questo appunto dopo nove anni il raffronto e la
differenza tra quota capitale (42%) e quota di interessi (58%) è solo, si fa
per dire, 7200 euro (immagine 3
precedente), ma se l’estinzione anticipata sarebbe avvenuta dopo cinque
anni, 61° rata, (immagine 2 più sopra),
allora facendo i conti il raffronto e la differenza tra quota capitale (38%) e
quota di interessi (62%) è ben 6.000 euro già in cinque anni, quindi la penale alla
banca o all’istituto finanziatore è pagata e strapagata.
Per chiudere i conti, a fine mutuo 25 anni (300 rate), immagine 4 sottostante, il totale
che avrei dovuto pagare sarebbe stato 123.345 euro, di cui di quota capitale
75.000 euro (61%) ed una quota di interessi di ben 48.345 (39%)!!!
Immagine 4
La domanda nasce spontanea…… un cliente bancario che
deposita del denaro in banca ha mai preso o prenderà mai un interesse sul suo deposito del
39%???
Ricordiamo poi ai burocrati europei, che i mutui in Italia
sono più alti di circa l’1% (Mutui, il governo garantisce:
“Nessuna penale se si cambia”), che inoltre, come tutti sappiamo, la BCE da denaro alle banche
al tasso del 0,05% (Sempre più giù il tasso della BCE al minimo storico con lo 0,05%) quindi praticamente senza interessi, mentre gli istituti
di credito poi concedono mutui al tasso del 3-4% cioè ben 60-80 volte di più
degli interessi che “loro” pagano alla Banca Centrale Europea.
Quindi “plausi” al governo Renzi, che per una volta ha
fatto qualcosa di buono dicendo “NEIN”, per il momento, alla direttiva della
commissione europea, con decreto che ha ribadito che non sarà introdotta
nessuna penale per l’estinzione anticipata sui mutui o sulle surroghe (Il governo cancella la penale dal decreto).
Per questo dobbiamo ringraziare anche le migliaia di
persone che in pochi giorni hanno firmato online la petizione lanciata dal
portale change.org (link petizione su change.org) influenzando così la decisione del governo
italiano.
Ma ricordiamo che quello adottato dal governo italiano è
solo un decreto, che comunque ci vuole una norma definitiva in materia entro il
marzo 2016, data entro cui la Commissione Europea ha stabilito che la citata
direttiva 4/2014/17 deve essere tramutata in legge nazionale.
Alla prossima
Cambiamo
La Nostra Italia
Roberto Di Stefano
0 commenti:
Posta un commento