Come preannunciato nel post precedente, in questo
affronterò alcuni cambiamenti previsti da TIM che avverranno dal prossimo 1
novembre 2018.
Il primo cambiamento riguarda l’aumento del costo della
fattura cartacea spedita a casa, che dopo l’aumento di due anni fa a 2 euro,
dal 1 novembre 2018 il costo sarà di euro 2,50. L’altro cambiamento riguarda i
cambiamenti per l’utilizzo di TIMVision.
Per quanto riguarda l’aumento dei costi della spedizione
della fattura cartacea a casa, la TIM (come ha riportato espressamente
nell’ultima bolletta, di cui sotto l’immagine) lo giustifica come un motivo per
persuadere le persone a salvaguardare l’ambiente rinunciando alla carta
attivando la domiciliazione bancaria per avere la fattura digitale!
Per me è solo una scusante, visto che ho più volte
richiesto alla TIM sia tramite il 187 che tramite pec, inviata anche all’AGCOM,
di ricevere solo la fattura digitale, che già scarico dalla la propria pagina
personale di TIM, quindi quella cartacea non mi serve affatto! Perché ognuno
deve sentirsi libero di scegliere come pagare una bolletta o fattura digitale,
senza necessariamente, come pretende la TIM, di attivare la domiciliazione
bancaria!
Sotto l’immagine della pec a nome mio per conto di mia
madre intestataria della linea telefonica, inviata ultimamente a TIM e AGCOM
dove riporto quanto scritto in precedenza
Però dal 187 della TIM più volte mi è stato ribadito che
non è possibile eliminare il cartaceo se non si attiva la domiciliazione
bancaria. Ma io come ho riportato anche nella pec di cui sopra, ho riferito che per
ENEL e la bolletta dell’acqua di Acquedotto Lucano mi hanno fatto scegliere se
continuare o no a ricevere il cartaceo senza chiedermi la domiciliazione
bancaria. Cosa che ho accettato, tramite comunicazione di posta elettronica ad
Acquedotto Lucano (vedere immagine più sotto) e tramite procedura web invece con
ENEL. Tutto questo nonostante per esempio con Acquedotto Lucano arrivano solo
2-3 bollette all’anno, potevo anche continuare a ricevere il cartaceo, visto
anche il costo esiguo di spedizione della bolletta che era meno di 1 euro, a
differenza della TIM che fattura ogni mese, quindi 12 fatture che con il nuovo
costo di euro 2,50/mese sarebbero ogni anno 30 euro quindi quasi una mensilità in
più, cioè l’ennesima 13° mensilità della TIM che ritorna sotto altra veste
(Introduzione 13° mensilità del canone fisso da parte degli Operatori di Telefonia Fissa e servizi ADSL, Fibra, ecc…)!
Du seguito l'immagine di adesione alla fattura digitale di Acquedotto Lucano
Per quanto riguarda invece i cambiamenti delle condizioni
di TIMVision, sempre dal 1 novembre 2018, c’è l’avviso che sarà possibile
usufruire del servizio solo su un dispositivo compatibile e non più su sei come
avviene ancora adesso. Cioè si passerà da un eccesso ad un difetto, cioè da sei
dispositivi compatibili che erano troppi per usufruire di TIMVision, ad uno
solo che è ridicolo! Inoltre si avvisa che usufruire di TIMVision tramite connessioni mobili concorre al
consumo dati quindi incide sul blunde di GB disponibili, ed inoltre non sarà
più possibile il download su dispositivi mobili.
Di seguito l’immagine della bolletta TIM di avviso
cambiamento condizioni di TIMVision
Io ho sempre apprezzato TIMVision che lo considero anche
un incentivo a scegliere TIM invece che altri operatori, anche se TIM costa
molto di più però ti offre questo servizio di TIMVision. Ma con queste
restrizioni credo non ne vale più la pena, così con i soldi che si risparmierebbe
con la TIM si può passare ad un altro operatore per poi attivare un servizio
simile anzi anche molto meglio come Infinity o Netflix che offrono molto di
più, anche se, ribadisco, ho apprezzato ed apprezzo TIMVision.
Dite la Vostra e alla prossima!
Cambiamo
la Nostra Italia
Roberto Di Stefano
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