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lunedì 24 dicembre 2018

Manovra Economica del Governo M5S-Lega “L’Ambiguità e l’ipocrisia della UE o degli oppositori interni italiani?”

Ultimo post di fine anno, che non poteva non riguardare la manovra economica, la finanziaria per il 2019 del governo M5S-Lega, voluta a tutti i costi e difesa a denti stretti, nonostante l’ambiguità e l’ipocrisia gli oppositori dentro e fuori ai confini Italiani.

Perché, stranamente, fino a qualche anno fa si criticavano quei governi in “bilico” per la loro incertezza politica perché avevano una maggioranza “molto risica”, ma adesso che c’è un governo forte e stabile con una forte maggioranza che ha tutti i numeri per portare a termine l’intera legislatura e con un consenso intorno al 60%, si può  <in un certo senso> capire l’atteggiamento “invidioso” degli oppositori italiani ma non si capisce perché anche lo Spread arrivato oltre 300 punti “agisca pregiudizialmente”!

Di cosa ci sarebbe stato dentro in questa finanziaria lo abbiamo già visto nel post (Governo M5S-Lega e Def 2018 “riforma delle pensioni, flat tax e reddito di cittadinanza”), e nemmeno io mi trovo molto d’accordo, non proprio sulle misure ma sui modi e tempi di attuazione.
Ed indipendentemente se si è d’accordi o non, bisogna ammettere la coerenza che il governo gialloverde sta mettendo in campo per realizzare quanto promesso agli elettori italiani.

Questa manovra economica è stata in un certo senso la resa dei conti tra il governo M5S-Lega e la Commissione Europea, che si era subito espressa negativamente già dal principio, e che dopo un lungo ping-pong con il governo italiano, solo la scorsa settimana fa, Junker & Co. hanno dato il via libera “con riserva” alla manovra, dopo che il governo italiano ha ridotto la previsione sul rapporto deficit/pil di questa finanziaria dallo 2,4 al 2,04%, senza però scardinare i punti salienti, cioè il reddito di cittadinanza e la riforma della legge Fornero sulle pensioni con l’introduzione della quota 100 che da la possibilità di andare in pensione 5 anni prima rispetto alla riforma avuta con il governo Monti, anche se probabilmente con penalità economica, ma almeno con la libertà di scelta e non di costrizione che prevede ancora la legge Fornero! 

La Commissione Europea si è guardata bene… nel non criticare più di tanto il reddito di cittadinanza voluto dal Movimento 5 Stelle, anche in seguito agli ultimi sviluppi di quanto è successo in Francia con la protesta dei “gilet gialli”!
Se Junker ed i suo entourage avessero mostrato una continua ostilità contro questa misura, sarebbero apparsi ancora più negativamente di quanto ormai da tempo già lo sono, non solo agli occhi del popolo italiano ma anche nei confronti di altri popoli europei, dove ci sono cittadini in enorme difficoltà economica, e poi con le elezione europee del 2019 ormai alle porte……!

Ma chi è stato più ambiguo tra UE ed oppositori italiani nei confronti del governo gialloverde?

Se da un lato la Commissione Europea “furbamente” da l’impressione di essersi “ravveduta”, dall’altro lato invece, gli oppositori politici italiani al governo M5S-Lega sembrano più agguerriti che mai…. Parlando di disastro e rovina… con i risparmi degli italiani a rischio!
Risparmio degli italiani ormai già martoriati negli anni passati per sopperire alla lunga crisi economica, e dal passaggio degli interessi “positivi” che c’erano prima dell’avvento dell’euro (ormai è solo uno svanito ricordo degli ottimi interessi che c’erano prima degli anni 2000 sui Buono Postali) al passaggio obbligatorio del conto corrente che ha interessi negativi dove oggi si prende meno di quanto si depositi!

Dall’opposizione italiana una pioggia di critiche…… da qui si vede ipocrisia ed ambiguità…. Quando i partiti di opposizione hanno visto che c’era un dialogo tra governo italiano e la UE, perché sembrava che il nostro governo cedesse alla commissione europea, hanno gridato al tradimento nei confronti degli elettori italiani, invece adesso che la manovra è passata in “toto” al vaglio della commissione europea, gli stessi oppositori italiani gridano al disastro ed alla rovina!

Per chiudere quest’ultimo post del 2018, sono rimasto deluso anche di un componente di spicco di Forza Italia Antonio Tajani nonché presidente del Parlamento Europeo alla trasmissione porta a porta di Bruno Vespa di alcuni giorni fa, dove ha detto che il governo italiano si è “abbassato le braghe” per aver ceduto e fatto scrivere la manovra a Bruxelles invece che a Roma!
A me sembra, e credo non solo a me, che è successo il contrario… ma a detta di uno che è presidente di una istituzione europea e che punzecchia un’altra istituzione europea è alquanto “strano”, perché sperava in una procedura di infrazione contro l’Italia?

Come sempre ci sono italiani che tifano contro l’Italia... ed è questo il peggior male italiano!

Non si può essere più ipocriti di così! 


BUON NATALE e FELICE 2019

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano

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