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venerdì 18 novembre 2016

Ecco ci risiamo…. Il Ricatto dello SPREAD all’Italia “Il Ritorno” - 5 anni dopo alla vigilia del Referendum sulla Riforma Costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016


Correva l’anno 2011 in piena crisi economica e con la speculazione finanziaria “concentrata” sull’Italia fino a sconvolgere la nostra legislatura “costringendo” il premier in carica allora del governo italiano, Silvio Berlusconi (ultimo Presidente del Consiglio dei Ministri eletto dai cittadini italiani) a cedere ed a dare le dimissioni dalla forte pressione europea ed internazionale tramite “l’arma dello SPREAD” che nel novembre del 2011 raggiunse un picco di oltre 500 punti.
Ed adesso??? Ci risiamo….. man mano che ci avviciniamo al giorno “fatidico” del Referendum sulla Riforma Costituzionale Renzi-Boschi del 4 dicembre 2016, lo Spread tra i BTP italiani ed i BUND tedeschi è iniziato a salire in maniera “marcata” ad oltre 180 punti base.
Questa “febbre” dello SPREAD probabilmente continuerà a salire man mano che si avvicina il referendum, schierandosi nettamente dalla parte del “SI”, per influenzare con la “paura” la scelta degli italiani, perché dai sondaggi, per quanto siano credibili……, sembra che il NO per il momento prevale sul SI.
Ancora una volta si utilizzano strumenti finanziari per scopi “non finanziari” ma come invadenza e minaccia nei confronti di un popolo sovrano!
Cinque anni fa lo “Spread” riusci a influenzare le scelte politiche, ma adesso è il popolo che va a votare…… Ed una cosa è influenzare 1000 persone tra deputati e senatori mentre è tutt’altra cosa influenzare 20-30-40 e passa milioni di votanti!
Se lo SPREAD continua così…… probabilmente riuscirà ad ottenere l’effetto opposto…… convincere anche gli indecisi ed alcuni SI a votare NO al Referendum!
Ed abbiamo visto che è successo, sempre quest’anno nel Regno Unito ed in U.S.A.!
Poiché non c’è 2 senza 3…….. Dopo la Brexit e l’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti d’America, una nuova nuvola tempestosa si sta avvicinando…., che scombussolerà e che darà “forse” il colpo decisivo alla disfatta “del piano” dei burocrati, dell’elite, della finanza e della grande casta….. “europea ed internazionale”, che avevano ed hanno tuttora programmato “un nuovo mondo fondato totalmente sulla ricchezza e sul controllo totale…. tramite la schiavitù 2.0”!

Ecco il link del post sulla premessa della riforma costituzionale argomento del Referendum del prossimo 4 dicembre 2016: 

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano  

lunedì 24 ottobre 2016

Aumenti Costi Bancari 2016 “per salvare le 4 banche fallite” – Nuovi costi BNL Revolution

Alla fine pagano sempre gli stessi…..” i cittadini”!
Perché scrivo questo?
Vi ricordate le quattro banche fallite, ETRURIA, MARCHE, CARIFERRARA, CARICHIETI, che hanno fatto perdere migliaia di euro a centinaia di risparmiatori, ma che sono poi state salvate, in un certo senso, dal governo Renzi e con l’aiuto anche degli altri istituti di credito italiani?
Appunto salvati…. Ma ancora una volta con i nostri soldi!
I responsabili invece non pagano mai….!
Sono i nostri soldi sia per quanto riguarda l’intervento del Governo sia per l’intervento degli altri istituti finanziari.
E’ proprio in quest’ultimo caso la prova è confermata, guarda caso la coincidenza negli aumenti, almeno nel mio caso, della tenuta e gestione dei costi del conto corrente bancario dal 2016.
Io ho un conto corrente BNL Revolution, il cui costo prima degli aumenti scattati il 1° luglio di quest’anno, era conveniente, adesso è una batosta. Mentre prima il costo prevedeva, oltre alla tassa di bollo trimestrale prevista per legge, altri soldi che vanno al governo……, un canone mensile di euro 4,90 addebitato solo al mese in cui veniva fatta un’operazione allo sportello senza limiti di operazioni poi in quel mese di addebito sempre allo sportello, mentre le operazioni online erano gratuite e c’era un costo solo relativo ai singoli bonifici.
Adesso? Dall’estate di quest’anno?
I costi sono aumentati sia come valori che come voci.
Infatti adesso il costo del conto corrente Revolution della BNL ha un canone mensile al mese per le operazioni che vengono effettuate allo sportello di euro 6,90 (non più euro 4,90), ed inoltre tale voce di canone mensile adesso è applicata anche alle operazioni di bonifici online (che fino al 30 giugno non c’era) ed il costo è di euro 4,00/mese (ridotto a euro 2,00 se è attivo l’accredito dello stipendio o una domiciliazione attiva di un’utenza), escluso il costo del bonifico che rimane a parte. 

NOTA: aggiornamento (29/10/2016) su nuovi costi tenuta conti online BNL Revolution. In riferimento ai costi di 2 e/o 4 euro/mesi sopra appena descritti, ho notato dal mio estratto conto che sono stati applicati comunque e indipendentemente se si fanno o no operazioni online, non ho fatto bonifici negli ultimi mesi. Nel mio caso pur avendo l'accredito dello stipendo e utenza Fastweb, la BNL mi ha comunque addebitato il costo di euro 2/mese senza aver fatto bonifici online nei mesi scorsi, quindi anche ciò che riporta il documento di comunicazione della BNL (immagine sotto) non è trasparente ma falso se mi sono comunque trovati tali addebiti fissi entrati in vigore dal primo luglio 2016.   

Di seguito trovate l’immagine dei nuovi costi del Conto BNL Revolution

Gli interessi che da la banca, nel mio caso la BNL, sono davvero irrisori, meno di 0,50 euro/trimestre, cioè meno di 2 euro/anno. 

Come la BNL però anche altri istituti di credito hanno aumentato i costi quest’anno, giustificando queste modifiche "secondo le loro ragioni" come aumento dei costi supportati! Ma quali costi se le operazioni sono tutte online...??? Se stanno addirittura provvedendo a chiudere sportelli fisici con conseguentemente riduzione del personale?
Però nelle settimane passate alcune trasmissioni hanno parlato di questi aumenti ed hanno scoperto che il tutto era riconducibile invece al salvataggio delle quattro banche “fallite – SALvate – RESUSCITATE” ancora una volta con i nostri soldi!!!

PS: purtroppo, possiamo cambiare banca o altro istituto di credito, ma siamo comunque "COSTRETTI ed ESTORTI" dallo Stato a tenere un conto obbligatorio per l'accredito dello stipendo o della pensione.

Questo purtroppo è la politica del governo italiano che ci amministra o meglio amministra i nostri soldi!


 Alla prossima  

Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano 


giovedì 1 settembre 2016

Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COME EVITARE di CADERE nel “TRANELLO” (3° e Ultima Parte)

Nei post precedenti abbiamo visto cosa sono e per quale scopo vengono utilizzati il phishing, lo  scam e lo spam Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COSA SONO (1° Parte) o le email infette Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COSA SONO (2° Parte).  

Possiamo però evitare di non cadere nella trappola di queste email ingannevoli. 

Per fare questo è necessario controllare effettivamente il MITTENTE del messaggio e non fidarsi “subito” a prima vista del nome del mittente che compare nella notifica della posta in arrivo e riportato nell'email principale nella sezione del mittente alla voce Da: 
Tra un po’ vedremo come!
Al 99% il mittente del messaggio email è un “alias email”, cioè un indirizzo email “fasullo”, nel senso che compare come mittente (può solo spedire) ma non funziona come destinatario (non può ricevere). In questi casi se volessimo rispondere a queste tipi di email truffe e spazzature il nostro messaggio di posta ci ritornerebbe indietro perché il destinatario è inesistente.
Questo spiega il perché il più delle volte riceviamo email uguali ma che presentano mittenti diversi di volta in volta, perché in questo caso oltre al’indirizzo email “finto” vengono utilizzate anche nomi inventati.
Prima di  “smascherare” il vero mittente del messaggio,  per scoprire che “è un mittente falso”, devo fare un ultima precisazione. La maggior parte delle volte il destinatario di queste email, alla voce A: risulta “nessuno” oppure “undisclosed-recipients”, oppure è “vuoto”, ma può anche apparire il nostro vero indirizzo email che può trarci in inganno che sia un email vera da un mittente che ci conosce, ma non dobbiamo “abboccare” perché è facile ormai che il nostro indirizzo email, anche per una sola volta che lo abbiamo utilizzato per una qualsiasi tipo di registrazione fatta sul web, venga poi comunicato gratuitamente ed anche a pagamento a terzi in maniera incontrollata, questo spiega le tantissime inutile email che riceviamo.
Adesso  vediamo come “scoprire” e individuare il vero mittente di un email truffa o spazzatura, analizzando diversi casi.

1.     Phishing_sfruttando il “nome” Poste Shop  
nella 1° immagine seguente vediamo che il mittente nella casella Da: a prima vista è Poste Shop
immagine_1-phishing_posteshop_1 (cliccare per ingrandire)

nella 2° immagine sottostante, per vedere i dettagli del messaggio di posta elettronica andiamo nel menù File quindi in Proprietà
immagine_02-phishing_posteshop_2 (cliccare per ingrandire)

ci ritroveremo nella scheda “Generale” dove risulta che il mittente non è più Poste Shop ma bensì qualcun altro, come si può vedere nella 3° immagine seguente
immagine_03-phishing_posteshop_3 (cliccare per ingrandire)

a conferma di ciò nella 4°immagine sottostante nella scheda “Dettagli”  (a fianco alla scheda “Generale”) viene confermato che il mittente non è Poste Shop ma un “il pingopallino” di turno
immagine_04-phishing_posteshop_4 (cliccare per ingrandire)

2.     Phishing_sfruttando il “nome” BancoPosta
Più o meno è molto simile al precedente caso di Poste Shop, la mail sembra ben struttura e sembra pervenire “realmente” dalle Poste (immagine 5° sottostante)
immagine_05-phishing_BancoPosta_1 (cliccare per ingrandire)

però come abbiamo fatto nel primo caso, se andiamo dal menù File in Proprietà del messaggio di posta, già nella scheda “Generale” risulta che il mittente è completamente diverso ed anche poco esperto, utilizza un account Yahoo, come si può vedere nella 6° immagine seguente
immagine_06-phishing_BancoPosta_2 (cliccare per ingrandire)

conferma dell’inganno del mittente nella 7°immagine sottostante nella scheda “Dettagli” viene confermato che il mittente appunto non è BancoPosta ma l’imbroglione di turno
immagine_07-phishing_BancoPosta_3 (cliccare per ingrandire)
  
3.     Phishing_sfruttando il “nome” MPS (Monte dei Paschi di Siena)
Come negli altri due casi delle Poste, nell’email principale il mittente “sembra” MPS, addirittura c’è un mio indirizzo email come destinatario (oscurato per la mia privacy), immagine 8° seguente
immagine_08-phishing_MPS_1 (cliccare per ingrandire)

peccato però che per il truffatore io non ho nessun conto con MPS, quindi automaticamente risulta subito una truffa, confermata da un mittente inusuale nella scheda “Dettagli” nell’immagine 9° sottostante
immagine_09-phishing_MPS_2 (cliccare per ingrandire)

4.     eMail di Spam e Scam
Nei casi di spam e scam le email sono molto simili a questa seguente immagine 10°, dove, sempre un mittente utilizzando un alias email, cerca di convincere il destinatario dell’email a compiere l’azione di cliccare sul collegamento internet riportato nel messaggio
immagine_10-spam&scam_1 (cliccare per ingrandire)

nell’immagine 11° sottostante, sempre nella scheda “Dettagli” della proprietà del messaggio, possiamo vedere il vero mittente, presumibilmente ancora una volta un alias email
immagine_11-spam&scam_2 (cliccare per ingrandire)

5.     eMail con allegati Virus
Infine vediamo casi di email che trasportano allegati pericolosi, in genere virus.
Un primo esempio riportato nell’immagine 12° sottostante, è un email che sfrutta il nome del DHL Italia, che mi chiede di scaricare il file allegato all’email, ma per fortuna, in questo caso, l’antivirus aveva già provveduto ad eliminare l’allegato lasciando solo la mail
immagine_ 12-virus_comunicazione_importante_1 (cliccare per ingrandire)

la conferma che ancora una volta si tratta di un inganno, nell’immagine 13° seguente nella scheda “Generale” della Proprietà del messaggio risulta un mittente che non ha niente a che fare con DHL Italia
immagine_13-virus_comunicazione_importante_2 (cliccare per ingrandire)

ulteriore conferma nell’immagine 14° sottostante, dove nella scheda “Dettagli” sempre della Proprietà del messaggio il mittente è tutt’altro che DHL Italia
immagine_14-virus_comunicazione_importante_3 (cliccare per ingrandire)

Un secondo caso invece riguarda un email con allegato un file zippato, che in questo caso l’antivirus non ha eliminato, sfruttando il nome di Pixmania (shop online), Il file zippato viene “spacciato” come un buono regalo (immagine 15° seguente)
immagine_15-virus_regalo_buono_sconto_1 (cliccare per ingrandire)

controllando poi il vero mittente, immagine 16° sottostante, dalla solita scheda “Dettagli” della Proprietà del messaggio di posta, risulta che non proviene da Pixamania
immagine_16-virus_regalo_buono_sconto_2 (cliccare per ingrandire)

Per concludere il discorso sulle email contenenti allegati pericolosi, è un email che quasi tutti gli uomini ricevano, email che provengono da “finte” donne italiane e straniere con  allegato un immagine zippata, da non aprire assolutamente, immagine 17 seguente
immagine_17-virus_foto_ZIP_1 (cliccare per ingrandire)

Anche in questo caso se volessimo controllare il vero mittente dalla scheda “Dettagli” della Proprietà del messaggio scopriremo quasi sempre che non è una donna o che comunque contiene un indirizzo non affatto comune, come da quest’ultima 18° immagine sottostante
immagine_18-virus_foto_ZIP_2 (cliccare per ingrandire)

Il mio consiglio è quello di controllare sempre il mittente del messaggio quando si hanno dei dubbi a riguardo, e soprattutto quando ci vengono richiesti dati personali o di aprire dei file allegati. 

Termina qui questo mio lungo post, diviso in tre parti che ha riguardato come "Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail" per evitare di avere brutte sorprese, nella speranza di essere stato utile ancora una volta.

Alla prossima  

Cambiamo La Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

martedì 30 agosto 2016

Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COSA SONO (2° Parte)

Nel post precedente Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COSA SONO (1° Parte), abbiamo visto cosa sono il phishing, lo scam e lo spam, e come vengono utilizzati dai criminali informatici o da utenti senza scrupoli pur di trarre dei profitti economici.


Oltre, a queste tre tipi di email che cercano di trarre un profitto economico nel modo descritto nel precedente post (link), troviamo email che per estorcere denaro provocano danni al PC del malcapitato, che incuriosito dal contenuto del messaggio clicca sul link contenuto all’interno della mail e si trova proiettato su siti ingannevoli e nocivi che bloccano il PC. Il più delle volte sono siti che si “spacciano come polizia postale” per intimorire l’utente, e chiedono del denaro per evitare una denuncia e/o per sbloccare il PC. Ovviamente è un "imbroglio".

Infine troviamo email che contengono allegati pericolosi, quali una fattura zippata, un immagine o un documento pdf camuffato, o qualche altro file ZIP, RAR, provenienti da “finti” indirizzi email che si spacciano come mittenti conosciuti sia contatti di amici che di enti, ma NON LO SONO, e lo vedremo nella terza ed ultima parte di questa serie di post che riguardano il come "Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail". 
Immagini esempio di email infette
virus_comunicazione_importante (invito a scaricare il documento allegato, per fortuna stavolta l’antivirus ha provveduto ad eliminarlo preventivamente) 

virus_regalo_buono_sconto (buono sconto allegato in formato zip, ovviamente è un virus)

virus_foto_ZIP (allegata immagine zip da sconosciuto, ovviamente è virus)
  
L’invito è sempre quello di non aprire mai allegati, soprattutto zippati, se il mittente è sconosciuto o non attendibile, ed anche se attendibile, a volte ci sono email che “sembrano” appunto provenire da Telecom, o Enel, ecc…, o da qualche amico, con allegata la fattura in formato ZIP o altro file da scompattare per l’apertura; a meno che non si aspettano email con allegati su quel <proprio indirizzo di posta elettronica> da tali mittenti, NON procedere all'apertura dell'allegato se non si vuole avere la brutta "sorpresa" di vedere il proprio PC cadere in "bocca" a qualche virus, worm, trojan ed altri programmi nocivi, che possono cancellare i dati del proprio computer oppure criptarli, ed in quest'ultimo caso viene chiesto alla vittima malcapitata l’acquisto di un software e/o l’esborso di denaro per vedersi ripristinare il PC come prima.... Cosa "molto" dubbiosa!


Cambiamo La Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

lunedì 29 agosto 2016

Difendersi da Phishing, Scam, Spam e Virus via eMail – COSA SONO (1° Parte)

In questo post, che tratterò in tre parti, vi parlerò delle truffe quali phishing, scam e spam o dei danni che può subire il PC via email da virus e come poterli evitare o ridurre al minimo il rischio, ma soprattutto cercare di individuare i "veri mittenti"! 
Ma vediamo in questa prima parte cosa sono esattamente il phishing, lo  scam e lo spam

Il Phishing è un tipo di truffa tramite email, dove dei malintenzionati con dei messaggi di posta elettronica ben camuffati, che “sembrano” provenire da siti attendibili (quali Poste Italiane, Banche, o da altri enti autorevoli), cercano di ingannare la vittima, convincendola a cliccare nel link contenuto nell’email, al fine di “estorcere” i dati personali, finanziari o di accesso, facendogli inserire tali dati su un sito di atterraggio dal link dell’email, che è un sito copia perfetto del sito del nome dell’ente che viene utilizzato per il raggiro. 
MAI CLICCARE e MAI UTILIZZARE il link contenuto in queste email dubbiose per collegarsi al proprio home banking, che come ho scritto sopra è un link “camuffato”, ma scrivere l’indirizzo web direttamente nella barra degli indirizzi del proprio browser internet oppure andare sul sito della propria banca o istituto finanziario tramite google. Procedendo in questi ultimi due modi ci collegheremo al vero sito della nostra banca identificata già dal tipo di protocollo di comunicazione protetto che è https e non il semplice e generico http visualizzabile nella barra degli indirizzi del browser internet. 
Inoltre a tal proposito si ricorda che nè le Poste Italiane, nè le banche e nessun altro ente finanziario NON CHIEDONO MAI  tramite email nè la password e nè i dati personali, ed in caso di dubbio chiedere direttamente alla sede dell’agenzia del proprio istituto finanziario. 
Immagini esempio di Phishing
phishing_poste (viene chiesto la verifica dei dati per lo sblocco dell’accredito)

phishing_banca (viene chiesto la conferma dell’identità per lo sblocco del conto)   

Lo Scam è un altro tipo di email truffa dove in genere vengono promesse grosse somme di denaro, tramite comunicazione di una grossa vincita in seguito ad una “estrazione” di una fantomatica lotteria a cui non si è nemmeno partecipati,  oppure somme provenienti da una eredità da persone che non si conoscono, in cambio però vengono chiesto i propri dati personali e soprattutto dei soldi necessari per “le normali” procedure per l’incasso della vincita o per il trasferimento dei fondi ereditati.                                  
Si capisce subito che queste email sono delle truffe, e se anche ipotizzassimo che fossero vere si incorrerebbe nel reato di riciclaggio di denaro sporco, quindi stare alla larga.

Lo Spam detta anche email “spazzatura”, a volte è anche scam quando tende ad “rubare” i propri dati personali o addirittura ad “estorcere” del denaro. Però nella maggior parte dei casi sono per lo più delle email insistenti e continuative molto simili tra di loro nel contenuto o nell’oggetto, proveniente da destinatari diversi (italiani e stranieri) che invitano a cliccare nel link riportato nel corpo dell’email. Questi link possono essere dei semplici clickbaiting, in italiano esca da click, che hanno il solo scopo di racimolare dei  click in più su un determinato sito di affiliazione al fine di generare rendite pubblicitarie online.  In altri casi i link contenuti nelle email spam, se non sono clickbaiting, sono link che indirizzano verso siti che riguardano la vendita di un determinato bene o di un servizio, o siti che promettono guadagni facili tramite registrazioni prima e deposito di denaro dopo che viene richiesto successivamente.
Immagini esempio di Scam-Spam
scam&spam (invito a cliccare sul link con la promessa di un guadagno facile)
 

Come si può notare Phishing, Scam e Spam hanno come unico scopo quello di trarre profitto economico, direttamente se si cade nella “trappola” delle mail phishing e scam, ed indirettamente se si cade nel “tranello” delle mail spam, dove il mittente della mail dello spam guadagna una percentuale dall’eventuale acquisto dell’utente curioso, oppure dalla registrazione e/o dal successivo deposito di denaro dello stesso utente che è stato convinto all’azione.



Cambiamo La Nostra Italia

Roberto Di Stefano  

venerdì 22 luglio 2016

Servizio VOP, Contenuto a pagamento su smartphone e tablet attivato con un “click” su Facebook – Blocco di tutti i servizi a contenuto a pagamento su WIND

Ancora una volta sono qui a parlare dei servizi a contenuto a pagamento che si attivano con una “semplicità unica” sui dispositivi mobili.
Il servizio in questione è denominato  VOP, ed è stato attivato il mese scorso, esattamente il 10 giugno (immagine 1 sottostante), su una mia sim di Wind data a mia sorella, perché avevo attivo internet in promozione, sul suo smartphone.   

Immagine 1-attivazione servizio VOP_10-06-2016

Poiché è una mia SIM che ricarico online personalmente, controllo periodicamente il credito tramite l’App di Wind sul mio smartphone, quando all’inizio di luglio (domenica 3 luglio) mi sono accorto che non c’era più credito, subito ho avuto il dubbio che qualche servizio di contenuto a pagamento si era “miracolosamente” attivato.
Ho controllato lo smartphone di mia sorella, ed ho trovato un SMS che riportava l’attivazione del servizio VOP il 10 giugno scorso, con rinnovo settimanale al costo di “ben” 7 euro (immagine 2 sottostante)       

Immagine 2-rinnovo settimanale servizio VOP_17-06-2016

Il rinnovo si era fermato al 17 giugno, mentre il 24 giugno ed il 1 luglio non c’è stato il rinnovo per mancanza di credito.

Subito ho chiamato il numero di telefono 02-87186015 riportato nel SMS di attivazione e rinnovo del servizio VOP, mi ha risposto un operatore a cui ho chiesto spiegazioni sul servizio a contenuto a pagamento attivato, l’operatore mi ha risposto, devo dire il vero in maniera molto cordiale e disponibile, che il servizio VOP è stato attivato su Facebook con un click. Mi è sorto il dubbio che probabilmente era stata mia nipote che ha forse preso per un attimo il cellulare della mamma (mia sorella) con Facebook aperto ed in quella schermata avrà cliccato qualcosa. Indipendentemente se c’è stato o non c’è stato questo “click”, ho detto all’operatore che non è possibile ma soprattutto è assolutamente scorretto attivare un qualsiasi servizio a pagamento con un click, che può essere anche ad opera di qualche “software maligno”, mentre l’onesta e la coscienza di una persona corretta, in questo caso di una società, che deve chiedere l’immissione del numero di cellulare per identificarne il proprietario della SIM tramite l’invio di un SMS dove si avverte che si sta attivando un servizio a pagamento rispondendo “SI” all’SMS di avviso. Su questo fatto l’operatore si è trovato a disagio non sapendo dare una risposta esaustiva ma in un certo senso ammettendo indirettamente che purtroppo queste società non operano come l’onestà vorrebbe ma operano in maniera truffaldina.
L’operatore ha provveduto a disattivare il servizio a pagamento VOP (immagine 3 sottostante) dicendomi che avrei potuto farlo anche personalmente dal link http://www.disattivati.it/       

Immagine 3-servizio VOP disattivato_03-07-2016
  
Inoltre, l'operatore mi ha informato come  procedere al rimborso tramite il sito http://www.rimborsi.mobi/ (immagine 4 sottostante) compilando con i dati richiesti ed il metodo di rimborso preferito (io ho scelto PayPal poiché non era previsto il rimborso diretto come credito sulla SIM di Wind).    

                                    Immagine 4-conferma disattivazione e richiesta rimborso

Fatto questo ho chiamato anche il numero di assistenza di Wind il 155, per chiedere di questo servizio che mi era stato attivato, comunicandogli che comunque avevo già provveduto a disattivare ed a chiedere il rimborso. L’operatrice della Wind mi ha detto che non era colpa della Wind, però il numero di cellulare da qualche parte “queste società truffaldine” lo prendono altrimenti non si spiegherebbe come fanno a sapere il numero della SIM, in questo caso quando uno si trova e clicca qualcosa su Facebook!
L’operatrice della Wind pur confermandomi che loro non avevano colpe mi ha rimborsato di 7 euro (immagine 5 sottostante)    

Immagine 5-rimborso da wind_03-07-2016

questo mi ha sorpreso, perché al contrario la TIM con cui ho avuto moltissime fregature di questi servizi a contenuto a pagamento (di cui di seguito trovate i link) e non mi hanno mai rimborsato un centesimo dico “1 centesimo di euro”! Quindi bravi in questo caso alla WIND abbasso la TIM!

Link dei servizi attivati su scheda SIM di TM:  

Visto poi la disponibilità dell’operatrice della Wind, ho chiesto il blocco totale delle attivazione dei servizi a contenuto a pagamento per evitare in futuro il ripetersi di “queste fregature”. Blocco che l’operatrice ha fatto subito (immagine 6 sottostante)      

Immagine 6-blocco servizi a pagamento su wind_03-07-2016

Per quanto riguarda il servizio VOP disattivato il 3 luglio, il rimborso è arrivato, su PayPal il 14 luglio (immagine 7 sottostante), un rimborso di 9 euro a fronte di 14 euro previsto, perché avevo chiesto troppo tardi la disattivazione e non nei primi 14 giorni previsti dall’attivazione.       

Immagine 7-rimborso VOP_03-07-2016

Per fortuna che comunque mi aveva anche rimborsato la Wind.

Quindi bisogna stare sempre con gli occhi aperti e controllare continuamente il credito anche se consiglio, come ho fatto io per WIND e TIM, chiedere il blocco totale di attivazione di questi servizi a contenuto a pagamento, che sono una vera e propria truffa, che gli enti preposti dallo stato italiano promettono sempre di voler affrontare ma <solo a parole e mai con i fatti>!

AGGIORNAMENTO 31.07.2016
Anche la Polizia Postale ha messo in guardia gli utenti di Facebook a non cliccare finestre ingannevoli per evitare l'attivazione di servizi a contenuto a pagamento indesiderati, questo è il link dell'articolo:
Facebook in balia delle truffe.......

Contro queste truffe il mio invito è quello a firmare le petizione per la raccolta di firme per mettere fine a queste furbirie:

petizione di Marco Claudio Negroni

petizione di Sergio Bellucci

Alla prossima  

Cambiamo La Nostra Italia

Roberto Di Stefano