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martedì 27 febbraio 2018

Elezioni Politiche del 4 marzo 2018 – Populismo ed altri “aspetti” italiani e non

Anche in questo conclusivo post vedremo altri aspetti sia italiani e non, per continuare quanto iniziato nel post precedente (Elezioni Politiche del 4 marzo 2018 – Gli “atteggiamenti” italiani), volti a condizionare la scelta degli elettori italiani alle prossime Elezioni Politiche del 4 marzo 2018.
Come ormai tutti gli italiani hanno percepito, la partita è "giocata" soprattutto a sconfiggere il Movimento 5 Stelle, visto come lo “spauracchio” non solo in Italia ma anche fuori dai nostri confini.
Vediamo l’atteggiamento dell’Europa per ciò che riguarda le prossime elezioni politiche italiane di marzo.
Mi chiedo e mi domando… come mai l’Unione Europea negli ultimi mesi è stata così “buona” con l’Italia?
Nessuna “bacchettata” e nessun “compito a casa”?
Nessuna opposizione alla legge di stabilità, o meglio, un piccolo richiamo c’è stato con una lettera inviata all’Italia verso la fine del 2017, che “stranamente” ha rinviato nella primavera del 2018 una nuova valutazione sul debito italiano (Lettera Ue all’Italia....)!
Tutto dipende dall’esito delle elezioni?
Ancora “stranamente” la UE è diventata più accondiscendente con Berlusconi come mai?        
Ma 6-7 anni fa non era il nemico numero uno per Angela Merkel, Junker & company, quando con lo spread costrinsero Berlusconi alle dimissioni? Forse anche “loro” sanno che purtroppo per il PD ed il centrosinistra di Renzi, per cui tifano, ci sono poche speranze di vittoria, che quindi l’unica speranza è il centrodestra di Silvio Berlusconi?    
 Allora anche l’Unione Europea è schierata contro il Movimento 5 Stelle? E’ così tanta la paura? 
Quindi in caso di vittoria del M5S alle Elezioni Politiche italiane del prossimo 4 marzo, riprenderà il “giochino” dei compiti a casa, se non basta del ricorso allo spread (Il Ricatto dello SPREADSpread ed Elezioni Politiche 2013Ecco ci risiamo…. Il Ricatto dello SPREAD....), e chi sa cos’altro?
La paura, sia per i governanti europei che per il PD ed il centrosinistra di Matteo Renzi, è il POPULISMO?   
Infatti, il M5S viene considerato un movimento populista, e mi dispiace anche che, un signore come il Presidente del Consiglio Gentiloni che si è sempre distinto per la sua pacatezza, si sia lasciato trascinare anche lui dalla corrente del suo partito e da esponenti europei, utilizzando atteggiamenti dispregiativi per il polulismo, anche se non direttamente riferiti ai grillini!
Ma che cos’è il Populismo? Il populismo è così nocivo oppure mette davvero in risalto i problemi del popolo?
Consultando da Wikipedia (Populismo) il significato del populismo è proprio riferito ai bisogni del popolo. Quindi chi è populista è con il popolo o altrimenti è contro il popolo! Non bisogna confondere il populismo con la demagogia (Demagogia da Wikipedia), cioè coloro che con false promesse cercano di accaparrarsi il popolo per i propri fini politici.   
Quindi i grillini sono dei demagoghi? Mentre Renzi con il suo centrosinistra e Berlusconi con il suo centrodestra non lo sono con le loro promesse?
Chi può sentire maggiormente i fabbisogni del popolo, perché vissuti direttamente o perché non facente parte dell’establishment, Renzi, Berlusconi e company oppure Di Maio, Di Battista e company?   
Chi è il populista? Chi è il demagoga?
Siamo quasi ormai a conclusione di quest’ultimo post, è voglio evidenziare, che come per il referendum costituzionale del dicembre del 2016 era il giorno 4, anche queste elezioni politiche ricadono il giorno 4, può essere premonizione ed un'allerta per i "vecchi" partiti!
Quindi a Renzi e Berlusconi, il mio consiglio è di non continuare ad infierire contro Di Maio ed il M5S, rischiano solo di ottenere l’effetto opposto, e provocare per i loro movimenti politici un vero e proprio tsunami a 5 Stelle!
Nel chiudere questa serie di post sulle prossime Elezioni Politiche italiane del 4 marzo 2018, dico solo, che chiunque vinca, i politici devono fare i politici, quindi preoccuparsi solo si fare delle leggi “giuste” senza guardare in faccia a chi si accontenta o si scontenta (siano essi imprenditori, amici, familiari, ecc…), ma che devono riguardare la comunità nel suo insieme, e lasciare fare poi il lavoro di attuazione e di amministrazione agli addetti, ricorrendo a dirigenti e manager dello Stato, capaci e competenti (qui si che conta la competenza, esperienza, ecc…), mettendo al posto giusto le persone giuste ed adatte, nelle migliori condizioni per svolgere i “loro” compiti serenamente, senza pressioni esterne o di favoritismo, al fine di attuare e conseguire quanto stabilito con le norme dello Stato per il bene di tutti e non solo di una parte... perchè viene il Popolo prima di tutti!
Ma ormai ci siamo… domenica 4 marzo è ormai prossima!

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Roberto Di Stefano 

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